Con il termine “malattie invisibili delle donne” ci si riferisce a uno spettro di patologie e condizioni piuttosto ampio e non ben delineato da tratti patologici comuni o da una stessa sintomatologia. Questa denominazione, infatti, non appartiene all’ambito medico-scientifico ma ad un ambito sociale: ciò che caratterizza queste patologie è un’invisibilità nel loro riconoscimento e trattamento. Fanno parte di questa categoria di malattie: endometriosi, adenomiosi, vulvodinia, fibromialgia e neuropatia del pudendo, che colpiscono fino al 16% delle donne. Negli ultimi anni in Italia, grazie all’impegno di associazioni, comitati e attiviste, il tema ha cominciato ad essere più conosciuto ed è entrato nel dibattito politico. L’interrogativo da cui parte questa ricerca è: perché proprio queste condizioni sono invisibilizzate? Con delle interviste in profondità a ragazze affette da questi disturbi si cercherà di comprendere come la scarsa rilevanza di determinate patologie influenzi profondamente il vissuto personale. Indagando il tema, sono state rintracciate le disuguaglianze di genere ancora esistenti nella storia del trattamento medico delle donne; per poi ragionare sulla biomedicina, sul suo potere di definizione e sulla messa in discussione che le malattie senza legittimità operano verso il modello biomedico.
Invisibili o invisibilizzate? Il ruolo della cultura e della medicina nelle esperienze di dolore persistente pelvico femminile
MANENTE, ALESSIA
2023/2024
Abstract
Con il termine “malattie invisibili delle donne” ci si riferisce a uno spettro di patologie e condizioni piuttosto ampio e non ben delineato da tratti patologici comuni o da una stessa sintomatologia. Questa denominazione, infatti, non appartiene all’ambito medico-scientifico ma ad un ambito sociale: ciò che caratterizza queste patologie è un’invisibilità nel loro riconoscimento e trattamento. Fanno parte di questa categoria di malattie: endometriosi, adenomiosi, vulvodinia, fibromialgia e neuropatia del pudendo, che colpiscono fino al 16% delle donne. Negli ultimi anni in Italia, grazie all’impegno di associazioni, comitati e attiviste, il tema ha cominciato ad essere più conosciuto ed è entrato nel dibattito politico. L’interrogativo da cui parte questa ricerca è: perché proprio queste condizioni sono invisibilizzate? Con delle interviste in profondità a ragazze affette da questi disturbi si cercherà di comprendere come la scarsa rilevanza di determinate patologie influenzi profondamente il vissuto personale. Indagando il tema, sono state rintracciate le disuguaglianze di genere ancora esistenti nella storia del trattamento medico delle donne; per poi ragionare sulla biomedicina, sul suo potere di definizione e sulla messa in discussione che le malattie senza legittimità operano verso il modello biomedico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/65764