L’elaborato si propone di indagare come la violenza vissuta durante il percorso migratorio possa essere analizzata attraverso l’ottica del genere. Di fondamentale aiuto è stato il lavoro dell’antropologia culturale nello studio delle migrazioni condotto sulla base di solidi principi teorici attraverso l’approccio etnografico. In particolare, lo sviluppo di questo filone di studi ha permesso di assistere alla produzione di una massiccia letteratura focalizzata sulla figura del migrante in quanto uomo che a partire dagli anni Settanta è stata fortemente contestata dai movimenti femministi. Il lavoro di denuncia della letteratura dominante androcentrica ha permesso l’introduzione del costrutto di genere all’interno degli studi antropologici sulle migrazioni, inoltre gli studi femministi sulle migrazioni hanno dato rilevanza alla donna in quanto figura attiva del processo migratorio e ancora oggi protagonista di molti studi sui flussi migratori. È doveroso precisare come gli studi femministi e studi di genere sulle migrazioni vengano condotti attraverso un approccio fortemente intersezionale, attraverso il quale tutti i fenomeni significativi vengono analizzati in relazione ad altre strutture come la classe sociale, l’etnicità, la religione e la cultura, oltre che al genere. Questo approccio allo studio delle migrazioni è fondamentale per comprendere come non sia solo il genere a determinare una situazione di svantaggio durante il percorso migratorio; bensì esso, abbinato alle caratteristiche sopra citate generano la continua riproduzione di situazioni di svantaggio, di abuso e violenza per la figura del migrante. Adottando un simile approccio, questo studio di tesi si propone di indagare come si connota e manifesta la violenza di genere lungo la Rotta Balcanica soffermandosi sul confine tra Bosnia ed Erzegovina e Croazia. I risultati analizzati provengono dalla “letteratura grigia” estrapolata dai report di diverse ONG che lavorano sul territorio bosniaco. Infine, si è ritenuto doveroso non circoscrivere la violenza alla sola tratta migratoria. Infatti, a partire da tale presupposto, è stato studiato come anche nel paese d’arrivo si riproduca una violenza di genere fondata principalmente sulle politiche d’accoglienza.

La varie forme della violenza di genere nel processo migratorio: un'indagine sulle esperienze vissute attraverso la Rotta Balcanica e nei contesti di arrivo.

CAZZARO, ALESSIA
2023/2024

Abstract

L’elaborato si propone di indagare come la violenza vissuta durante il percorso migratorio possa essere analizzata attraverso l’ottica del genere. Di fondamentale aiuto è stato il lavoro dell’antropologia culturale nello studio delle migrazioni condotto sulla base di solidi principi teorici attraverso l’approccio etnografico. In particolare, lo sviluppo di questo filone di studi ha permesso di assistere alla produzione di una massiccia letteratura focalizzata sulla figura del migrante in quanto uomo che a partire dagli anni Settanta è stata fortemente contestata dai movimenti femministi. Il lavoro di denuncia della letteratura dominante androcentrica ha permesso l’introduzione del costrutto di genere all’interno degli studi antropologici sulle migrazioni, inoltre gli studi femministi sulle migrazioni hanno dato rilevanza alla donna in quanto figura attiva del processo migratorio e ancora oggi protagonista di molti studi sui flussi migratori. È doveroso precisare come gli studi femministi e studi di genere sulle migrazioni vengano condotti attraverso un approccio fortemente intersezionale, attraverso il quale tutti i fenomeni significativi vengono analizzati in relazione ad altre strutture come la classe sociale, l’etnicità, la religione e la cultura, oltre che al genere. Questo approccio allo studio delle migrazioni è fondamentale per comprendere come non sia solo il genere a determinare una situazione di svantaggio durante il percorso migratorio; bensì esso, abbinato alle caratteristiche sopra citate generano la continua riproduzione di situazioni di svantaggio, di abuso e violenza per la figura del migrante. Adottando un simile approccio, questo studio di tesi si propone di indagare come si connota e manifesta la violenza di genere lungo la Rotta Balcanica soffermandosi sul confine tra Bosnia ed Erzegovina e Croazia. I risultati analizzati provengono dalla “letteratura grigia” estrapolata dai report di diverse ONG che lavorano sul territorio bosniaco. Infine, si è ritenuto doveroso non circoscrivere la violenza alla sola tratta migratoria. Infatti, a partire da tale presupposto, è stato studiato come anche nel paese d’arrivo si riproduca una violenza di genere fondata principalmente sulle politiche d’accoglienza.
2023
The various forms of Gender-based Violence in the Migration Process: An Investigation of the Experiences along the Balkan Route and in the Contexts of Arrival.
Migrazioni
Genere
Violenza di genere
Rotta Balcanica
Politiche migratorie
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/65775