Background: Thanks to the improvement in diagnostic and surgical techniques, the survival rate of patients with congenital heart disease (CHD) has significantly increased. Consequently, the number of patients requiring multiple surgeries over their lifetime is also growing. Aim of the study: The study has a dual objective. The first is to describe and analyse the characteristics of the paediatric population with CHD, requiring cardiac reoperation. The second one is to evaluate the impact of three-dimensional reconstruction diagnostic investigations on the quality of reoperations. Materials and Methods: A retrospective longitudinal observational study has been conducted on paediatric patients who have undergone cardiac reinterventions at AOPD, between 2013 and 2022. The ability of 2D imaging and 3D printing to reconstruct patients’ actual anatomy have been compared trough qualitative score. Results: The study includes 296 reoperations; in 59.12% of the cases, it was the second sternotomy of patients’ life. The main procedures performed are Fontan 15.54% (46), pulmonary valve replacement 7.09% (21), VSD repair 6.76% (20), conduit placement 6.76% (20), and atrioventricular valve repair 6.76% (20). The risk of intraoperative complications reaches 22.97%. The postoperative mortality rate is 8.78%. 3D imaging, both in its digital form and as printed physical models, provides an advantage (p-value < 0.05) over 2D imaging in defining the position in relation to the sternum of the right atrium, right ventricle, RVOT, and sternal asymmetries. Conclusions: The paediatric population undergoing multiple cardiac surgeries faces significant intraoperative and postoperative risks, with high morbidity and mortality rate. 3D imaging could be a successful tool, useful for the growth of awareness of surgeon towards the anatomy of their patients. This can lead to a reduction of intraoperative risks.

Presupposti dello studio: Grazie al miglioramento delle tecniche diagnostiche e chirurgiche, la sopravvivenza dei pazienti affetti da cardiopatie congenite (CHD) è aumentata notevolmente. Di conseguenza, cresce anche il numero di pazienti che necessita di subire plurime operazioni nel corso della vita. Scopo dello studio: Lo studio si pone un duplice obiettivo. Il primo è descrivere e analizzare le caratteristiche della popolazione pediatrica affetta da CHD che necessita di reintervento cardiochirurgico. Il secondo è valutare l’impatto che indagini diagnostiche di ricostruzione tridimensionale hanno sulla qualità dei reinterventi. Materiali e metodi: Si è condotto uno studio osservazionale longitudinale retrospettivo su pazienti pediatrici che hanno subito reinterventi cardiochirurgici in AOPD, tra il 2013 e il 2022. Tramite score qualitativo, si è confrontata la capacità delle tecniche di imaging 2D e di stampa 3D di ricostruire il quadro anatomico reale dei pazienti. Risultati: I reinterventi inclusi nello studio sono 296; nel 59.12% dei casi si tratta della seconda sternotomia. Le principali procedure svolte sono Fontan 15.54% (46), sostituzione della valvola polmonare 7.09% (21), correzione VSD 6.76% (20), posizionamento di condotto 6.76% (20), riparazione della valvola atrioventricolare 6.76% (20). Il rischio di complicanze intraoperatorie è del 22.97%. Il tasso di mortalità postoperatoria raggiunge il 8.78%. L’imaging 3D, nella sua forma digitale e nella forma fisica stampata, determina un vantaggio (p-value < 0.05) rispetto all’imaging 2D nel definire la posizione rispetto allo sterno di atrio destro, ventricolo destro, RVOT e asimmetrie sternali. Conclusioni: La popolazione pediatrica che si sottopone a multipli interventi cardiochirurgici ha un importante rischio intraoperatorio e postoperatorio, con morbilità e mortalità rilevanti. L’imaging 3D rappresenta uno strumento valido nella pianificazione preoperatoria, utile per aumentare la consapevolezza del chirurgo riguardo i rapporti tra le strutture anatomiche del singolo paziente; questo potrebbe risultare in una riduzione dei rischi intraoperatori.

Impatto della ricostruzione 3D sul planning preoperatorio di pazienti in età pediatrica sottoposti a reintervento cardiochirurgico

FIORIN, GAIA
2023/2024

Abstract

Background: Thanks to the improvement in diagnostic and surgical techniques, the survival rate of patients with congenital heart disease (CHD) has significantly increased. Consequently, the number of patients requiring multiple surgeries over their lifetime is also growing. Aim of the study: The study has a dual objective. The first is to describe and analyse the characteristics of the paediatric population with CHD, requiring cardiac reoperation. The second one is to evaluate the impact of three-dimensional reconstruction diagnostic investigations on the quality of reoperations. Materials and Methods: A retrospective longitudinal observational study has been conducted on paediatric patients who have undergone cardiac reinterventions at AOPD, between 2013 and 2022. The ability of 2D imaging and 3D printing to reconstruct patients’ actual anatomy have been compared trough qualitative score. Results: The study includes 296 reoperations; in 59.12% of the cases, it was the second sternotomy of patients’ life. The main procedures performed are Fontan 15.54% (46), pulmonary valve replacement 7.09% (21), VSD repair 6.76% (20), conduit placement 6.76% (20), and atrioventricular valve repair 6.76% (20). The risk of intraoperative complications reaches 22.97%. The postoperative mortality rate is 8.78%. 3D imaging, both in its digital form and as printed physical models, provides an advantage (p-value < 0.05) over 2D imaging in defining the position in relation to the sternum of the right atrium, right ventricle, RVOT, and sternal asymmetries. Conclusions: The paediatric population undergoing multiple cardiac surgeries faces significant intraoperative and postoperative risks, with high morbidity and mortality rate. 3D imaging could be a successful tool, useful for the growth of awareness of surgeon towards the anatomy of their patients. This can lead to a reduction of intraoperative risks.
2023
The role of 3D reconstruction on the preoperative planning of paediatric patients undergoing cardiac reoperation
Presupposti dello studio: Grazie al miglioramento delle tecniche diagnostiche e chirurgiche, la sopravvivenza dei pazienti affetti da cardiopatie congenite (CHD) è aumentata notevolmente. Di conseguenza, cresce anche il numero di pazienti che necessita di subire plurime operazioni nel corso della vita. Scopo dello studio: Lo studio si pone un duplice obiettivo. Il primo è descrivere e analizzare le caratteristiche della popolazione pediatrica affetta da CHD che necessita di reintervento cardiochirurgico. Il secondo è valutare l’impatto che indagini diagnostiche di ricostruzione tridimensionale hanno sulla qualità dei reinterventi. Materiali e metodi: Si è condotto uno studio osservazionale longitudinale retrospettivo su pazienti pediatrici che hanno subito reinterventi cardiochirurgici in AOPD, tra il 2013 e il 2022. Tramite score qualitativo, si è confrontata la capacità delle tecniche di imaging 2D e di stampa 3D di ricostruire il quadro anatomico reale dei pazienti. Risultati: I reinterventi inclusi nello studio sono 296; nel 59.12% dei casi si tratta della seconda sternotomia. Le principali procedure svolte sono Fontan 15.54% (46), sostituzione della valvola polmonare 7.09% (21), correzione VSD 6.76% (20), posizionamento di condotto 6.76% (20), riparazione della valvola atrioventricolare 6.76% (20). Il rischio di complicanze intraoperatorie è del 22.97%. Il tasso di mortalità postoperatoria raggiunge il 8.78%. L’imaging 3D, nella sua forma digitale e nella forma fisica stampata, determina un vantaggio (p-value < 0.05) rispetto all’imaging 2D nel definire la posizione rispetto allo sterno di atrio destro, ventricolo destro, RVOT e asimmetrie sternali. Conclusioni: La popolazione pediatrica che si sottopone a multipli interventi cardiochirurgici ha un importante rischio intraoperatorio e postoperatorio, con morbilità e mortalità rilevanti. L’imaging 3D rappresenta uno strumento valido nella pianificazione preoperatoria, utile per aumentare la consapevolezza del chirurgo riguardo i rapporti tra le strutture anatomiche del singolo paziente; questo potrebbe risultare in una riduzione dei rischi intraoperatori.
Reintervento
Ricostruzione 3D
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/65822