L'immigrazione nella comunicazione politico-mediale: realtà e rappresentazione

Il seguente elaborato è incentrato sulla comunicazione politica e mediale del fenomeno migratorio e sulle ripercussioni che i discorsi politici e mediatici hanno in funzione di orientamento dell'opinione pubblica sulla percezione del fenomeno. Partendo dall'analisi del processo di mediatizzazione che ha interessato la comunicazione politica, si analizzano gli effetti che l'utilizzo dei mass media hanno all'interno delle società contemporanee, focalizzando l'attenzione sulle dinamiche di polarizzazione politica online e nel ruolo che le "echo chambers" svolgono in esse, e approfondendo il proliferare di fenomeni quali le fake news e gli hate speech. In seguito, si indaga l'influenza mediatica nella costruzione del tema immigrazione, guardando al potere di agenda setting dei media e al ruolo degli stessi nei processi di framing, e prendendo in esame i frames dominanti nella rappresentazione del fenomeno, ovvero quello securitario e quello umanitario. I media, per loro natura sensazionalistici, tendono a focalizzarsi sul contenuto delle narrazioni che veicolano, piuttosto che sulla reale comprensione dei fenomeni, portando così alla creazione di narrazioni fortemente stereotipate e omologanti, oltre che ricche di preconcetti, pregiudizi e intrise di una comunicazione xenofoba e stigmatizzante, che alimenta il pensiero comune riguardo alla distinzione tra Noi e Loro e che facilita la propensione a politiche di chiusura e a retoriche anti-immigrazione. A conclusione del presente elaborato, si analizza il binomio composto da politiche anti-immigratorie e populismo (digitale e di destra), sviscerandone le caratteristiche e sottolineando come da un lato tragga vantaggio dell' "allarme" lanciato dai media nei confronti del tema immigrazione, e dall'altro faccia leva sui risentimenti e gli umori dei cittadini indirizzandoli verso il bersaglio più facile e individuabile, l'immigrato.