Il 14 giugno 2023 il Parlamento europeo ha votato la bozza dell’Artificial Intelligence Act, un progetto di legge sull’Intelligenza Artificiale a cui si stava lavorando da circa due anni, volto a regolamentarne l’impiego in tutti i settori della società, con l’esclusione della difesa. La legge si pone come obiettivo quello di delineare un quadro normativo che possa garantire un impiego responsabile, etico e sicuro dell’Intelligenza Artificiale. Tra le novità più rivoluzionarie introdotte dal regolamento vi è sicuramente l’approccio basato sul rischio che individua quattro categorie di rischio dei sistemi classificandoli in: inaccettabile, alto, limitato e minimo e li sottopone a diversi obblighi di legge. Il presente elaborato si propone di esplorare il contenuto dell’atto, in particolare, approfondendo e analizzando il risk-based approach e indagando una sua applicazione concreta ad un caso studio.
L’Artificial Intelligence Act: un’applicazione del risk-based approach a un caso studio.
GRUDINA, STEFANIA
2023/2024
Abstract
Il 14 giugno 2023 il Parlamento europeo ha votato la bozza dell’Artificial Intelligence Act, un progetto di legge sull’Intelligenza Artificiale a cui si stava lavorando da circa due anni, volto a regolamentarne l’impiego in tutti i settori della società, con l’esclusione della difesa. La legge si pone come obiettivo quello di delineare un quadro normativo che possa garantire un impiego responsabile, etico e sicuro dell’Intelligenza Artificiale. Tra le novità più rivoluzionarie introdotte dal regolamento vi è sicuramente l’approccio basato sul rischio che individua quattro categorie di rischio dei sistemi classificandoli in: inaccettabile, alto, limitato e minimo e li sottopone a diversi obblighi di legge. Il presente elaborato si propone di esplorare il contenuto dell’atto, in particolare, approfondendo e analizzando il risk-based approach e indagando una sua applicazione concreta ad un caso studio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/65928