Nell'ambito della psicologia sociale, il pregiudizio e la discriminazione rappresentano tematiche di grande rilevanza e complessità. Tra i molteplici fattori che contribuiscono alla formazione e alla manifestazione del pregiudizio, la comunicazione non verbale gioca un ruolo significativo, specialmente durante l'infanzia. La presente tesi si propone di esplorare il peso della comunicazione non verbale degli agenti di socializzazione e di educazione primaria (insegnanti) nell'influenzare la risposta dei bambini in età prescolare e scolare alla discriminazione razziale. Attraverso una preliminare revisione della letteratura e un attento studio empirico, realizzato grazie alla collaborazione degli Istituti Scolastici, si indagherà come i segnali non verbali degli adulti possano modulare le percezioni e le reazioni dei bambini di fronte a situazioni di discriminazione basate sul colore della pelle. Nello specifico, lo studio si compone di somministrazioni individuali strutturate secondo due condizioni sperimentali, assegnate ai partecipanti in modo randomizzato: condizione di controllo e condizione sperimentale non verbale. Vengono quindi mostrati due filmati con personaggi di genere congruente a quello del partecipante: un bambino di pelle bianca distribuisce dieci caramelle tra un bambino di pelle bianca e un bambino di pelle nera. Uno di questi filmati presenta uno scenario egalitario mentre l’altro uno scenario discriminatorio. Nei filmati, oltre ai personaggi protagonisti, viene introdotta la figura di una maestra. Nella condizione sperimentale la maestra manifesta segnali di comunicazione non verbale, mentre nella condizione di controllo si limita ad osservare la situazione. La seconda fase prevede la rilevazione degli atteggiamenti impliciti e successivamente delle preferenze esplicite. Infine, la quarta ed ultima fase prevede l’introduzione di nuovi scenari con nuovi protagonisti, alla cui illustrazione seguono gli stessi quesiti posti in precedenza. Questi nuovi scenari si differenziano da quelli precedenti per l’assenza della fonte di manipolazione, ovvero la maestra.

Il potere del non verbale sugli atteggiamenti sociali intragruppo e intergruppi in età evolutiva

AGOUZOUL, SABRINA
2023/2024

Abstract

Nell'ambito della psicologia sociale, il pregiudizio e la discriminazione rappresentano tematiche di grande rilevanza e complessità. Tra i molteplici fattori che contribuiscono alla formazione e alla manifestazione del pregiudizio, la comunicazione non verbale gioca un ruolo significativo, specialmente durante l'infanzia. La presente tesi si propone di esplorare il peso della comunicazione non verbale degli agenti di socializzazione e di educazione primaria (insegnanti) nell'influenzare la risposta dei bambini in età prescolare e scolare alla discriminazione razziale. Attraverso una preliminare revisione della letteratura e un attento studio empirico, realizzato grazie alla collaborazione degli Istituti Scolastici, si indagherà come i segnali non verbali degli adulti possano modulare le percezioni e le reazioni dei bambini di fronte a situazioni di discriminazione basate sul colore della pelle. Nello specifico, lo studio si compone di somministrazioni individuali strutturate secondo due condizioni sperimentali, assegnate ai partecipanti in modo randomizzato: condizione di controllo e condizione sperimentale non verbale. Vengono quindi mostrati due filmati con personaggi di genere congruente a quello del partecipante: un bambino di pelle bianca distribuisce dieci caramelle tra un bambino di pelle bianca e un bambino di pelle nera. Uno di questi filmati presenta uno scenario egalitario mentre l’altro uno scenario discriminatorio. Nei filmati, oltre ai personaggi protagonisti, viene introdotta la figura di una maestra. Nella condizione sperimentale la maestra manifesta segnali di comunicazione non verbale, mentre nella condizione di controllo si limita ad osservare la situazione. La seconda fase prevede la rilevazione degli atteggiamenti impliciti e successivamente delle preferenze esplicite. Infine, la quarta ed ultima fase prevede l’introduzione di nuovi scenari con nuovi protagonisti, alla cui illustrazione seguono gli stessi quesiti posti in precedenza. Questi nuovi scenari si differenziano da quelli precedenti per l’assenza della fonte di manipolazione, ovvero la maestra.
2023
The power of non-verbal communication on intragroup and intergroup social attitudes in developmental age
Età evolutiva
Non verbale
Intragruppo
Intergruppo
Pregiudizio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/66090