Questa tesi si propone di analizzare il tema della disuguaglianza, non prettamente da un punto di vista economico, politico e sociale, bensì psicologico culturale, con attenzione particolare alla povertà, nello specifico la povertà educativa. L’agenda 2030, con suoi 17 obiettivi e ben 179 traguardi è il punto di partenza. Un ‘idea nata dalla lettura del libro “Diritti Umani e inclusione” (Nota et al., 2019), dove vengono presi in esame e presentati gli obiettivi che l’Agenda per lo sviluppo sostenibile si prefigge di realizzare entro il 2030. I temi della disuguaglianza e della povertà educativa vengono trattati in funzione del raggiungimento del Goal numero 4 dell'Agenda 2030, che mira a fornire un'educazione di qualità, equa e inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti (ONU, 2015). Sono inoltre proposti alcuni percorsi concreti per migliorare il benessere complessivo dell'umanità, come lo studio dell’eco-psicologia, le intelligenze multiple e la psichiatria transculturale. La figura dello psicologo viene presentata in un ‘ottica diversa rispetto al passato: uno psicologo che, carico di passione e voglia di mettersi in gioco, pur mantenendo la sua professionalità, sia sempre presente e al servizio della comunità, sperimentando e applicando metodi nuovi e alternativi necessari in una società dove ogni giorno aumentano i migranti. Un esempio è rappresentato dalla psichiatria transculturale, ideata e proposta dalla psichiatra spagnola Marie Rose Moro. Questo innovativo approccio terapeutico punta a sfruttare le competenze culturali dei pazienti e dei terapeuti, tenendo conto degli effetti della migrazione sugli individui e sui gruppi, oltre a riconoscere e valorizzare la diversità culturale (Moro,2020,p.12). L’abbandono di stereotipi e pregiudizi è un invito alla creazione di una società in cui non esisteranno più privilegi individuali, ma privilegi di tutti.
La voce della disuguaglianza
FACCINI, STEFANIA
2023/2024
Abstract
Questa tesi si propone di analizzare il tema della disuguaglianza, non prettamente da un punto di vista economico, politico e sociale, bensì psicologico culturale, con attenzione particolare alla povertà, nello specifico la povertà educativa. L’agenda 2030, con suoi 17 obiettivi e ben 179 traguardi è il punto di partenza. Un ‘idea nata dalla lettura del libro “Diritti Umani e inclusione” (Nota et al., 2019), dove vengono presi in esame e presentati gli obiettivi che l’Agenda per lo sviluppo sostenibile si prefigge di realizzare entro il 2030. I temi della disuguaglianza e della povertà educativa vengono trattati in funzione del raggiungimento del Goal numero 4 dell'Agenda 2030, che mira a fornire un'educazione di qualità, equa e inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti (ONU, 2015). Sono inoltre proposti alcuni percorsi concreti per migliorare il benessere complessivo dell'umanità, come lo studio dell’eco-psicologia, le intelligenze multiple e la psichiatria transculturale. La figura dello psicologo viene presentata in un ‘ottica diversa rispetto al passato: uno psicologo che, carico di passione e voglia di mettersi in gioco, pur mantenendo la sua professionalità, sia sempre presente e al servizio della comunità, sperimentando e applicando metodi nuovi e alternativi necessari in una società dove ogni giorno aumentano i migranti. Un esempio è rappresentato dalla psichiatria transculturale, ideata e proposta dalla psichiatra spagnola Marie Rose Moro. Questo innovativo approccio terapeutico punta a sfruttare le competenze culturali dei pazienti e dei terapeuti, tenendo conto degli effetti della migrazione sugli individui e sui gruppi, oltre a riconoscere e valorizzare la diversità culturale (Moro,2020,p.12). L’abbandono di stereotipi e pregiudizi è un invito alla creazione di una società in cui non esisteranno più privilegi individuali, ma privilegi di tutti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/66183