La personificazione di oggetti non vivi segue la narrazione secondo cui tali oggetti possono provare emozioni, elaborare pensieri e presentare personalità indipendenti, pur non essendo biologicamente vivi. Su questo processo di personificazione possono poi essere instaurati legami affettivi percepiti come veri e validi anche quando c'è consapevolezza della loro effettiva unilateralità. Il rapporto che si instaura può di conseguenza risultare rilevante per il benessere della persona e dunque, con un’indagine attraverso la letteratura, sono stati analizzati aspetti cognitivi, culturali e sociali che influenzano la narrazione attraverso la percezione di animazione. Viene in primo luogo definita la personificazione come euristica per spiegare l’imprevedibilità degli oggetti dotati di movimento, poi come pratica volta alla valorizzazione delle esperienze significative vissute dall’individuo. Viene successivamente presa in esame la pratica della scrittura di personaggi in ambito letterario per illustrare come la personalità immaginata, indipendentemente dall’ancoraggio col mondo esterno, può risultare autonoma e funzionale nella sua percezione. Si discute infine il modo in cui la narrazione viene mantenuta nonostante la consapevolezza della sua non-realtà (ipotizzando che la stessa consapevolezza possa favorirne il mantenimento piuttosto che inibirlo), insieme alle conseguenze che può avere una volta stabilita. Il testo individua dunque diversi aspetti e fattori che influenzano e caratterizzano la personificazione e li prende in esame.

Essere umano e oggetti non vivi: personificazione e relazioni

FAVARO, SOFIA
2023/2024

Abstract

La personificazione di oggetti non vivi segue la narrazione secondo cui tali oggetti possono provare emozioni, elaborare pensieri e presentare personalità indipendenti, pur non essendo biologicamente vivi. Su questo processo di personificazione possono poi essere instaurati legami affettivi percepiti come veri e validi anche quando c'è consapevolezza della loro effettiva unilateralità. Il rapporto che si instaura può di conseguenza risultare rilevante per il benessere della persona e dunque, con un’indagine attraverso la letteratura, sono stati analizzati aspetti cognitivi, culturali e sociali che influenzano la narrazione attraverso la percezione di animazione. Viene in primo luogo definita la personificazione come euristica per spiegare l’imprevedibilità degli oggetti dotati di movimento, poi come pratica volta alla valorizzazione delle esperienze significative vissute dall’individuo. Viene successivamente presa in esame la pratica della scrittura di personaggi in ambito letterario per illustrare come la personalità immaginata, indipendentemente dall’ancoraggio col mondo esterno, può risultare autonoma e funzionale nella sua percezione. Si discute infine il modo in cui la narrazione viene mantenuta nonostante la consapevolezza della sua non-realtà (ipotizzando che la stessa consapevolezza possa favorirne il mantenimento piuttosto che inibirlo), insieme alle conseguenze che può avere una volta stabilita. Il testo individua dunque diversi aspetti e fattori che influenzano e caratterizzano la personificazione e li prende in esame.
2023
Humans and non-living objects: personification and relationships
personificazione
oggetti inanimati
relazioni
animacy
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/66184