Anorexia nervosa (AN) is characterised by severe caloric restriction, fear of weight gain, and a distorted body image. Typically, patients associate food and eating with feared negative consequences. Exposure therapy (ET) is aimed at reducing the fear response towards a phobic stimulus, and might hold potential in reducing food-related anxiety and avoidance in AN. The current pilot study aimed to explore the feasibility and impact on food-related anxiety of a virtual reality (VR) food exposure intervention (VRET) in AN. Thirty-six female patients with AN receiving intensive treatment for their eating disorder, i.e., day care, took part in the study. Participants were randomised to an experimental group (virtual kitchen condition) or a control group (virtual nature condition). Participants were exposed to one condition or the other for five consecutive days (each session lasted approximately 5 minutes). The first aim was to assess the feasibility of the VR intervention by measuring the dropout rate of participants from the VR intervention and the feeling of discomfort and presence experienced by participants immediately after VR exposure. In addition, spontaneous comments of participants after the VR exposure were collected. The second aim was to test the impact of the VR intervention over time (before vs after the VR intervention) on anxiety towards eating (anxiety when thinking about the next meal, NMA, and anxiety as measured immediately before consuming a standardised meal at the day hospital, PMA) and towards food pictures (anxiety towards foods, FA, and wanting of foods as a measure of avoidance, FW). The third aim was to test whether these measures of eating and food anxiety (NMA, PMA, FA, FW) changed over time (before vs after the VR intervention) when compared between conditions (kitchen vs nature). The data collected showed a good feasibility of the study, as the dropout rate was low, the sense of presence medium-high, and the feeling of discomfort medium-low. Both sense of presence and feeling of discomfort were higher in the kitchen condition. Anxiety towards eating and towards specific foods did not differ over time nor between the two VR conditions. Given the importance to device effective treatments for AN, future research could further explore feasibility and impact of the current intervention by increasing the number of participants and by delivering the intervention after the weight restoration phase of AN treatment is completed, when patients have more control over eating and could therefore be less prone to develop and reinforce food aversion.

L'anoressia nervosa (AN) è caratterizzata da una severa restrizione calorica, dalla paura di prendere peso e da un'immagine corporea distorta. Tipicamente, i pazienti associano il cibo a conseguenze negative. La terapia di esposizione (ET) è mirata a ridurre la risposta di paura verso uno stimolo fobico, ed è stata usata per ridurre l'ansia e l'evitamento legati al cibo nei pazienti con AN. Questo studio pilota ha lo scopo di esplorare la fattibilità e l'impatto sull'ansia legata al cibo di un intervento di esposizione al cibo in realtà virtuale (VRET) in un gruppo di pazienti con AN. Trentasei pazienti di genere femminile con AN hanno partecipato allo studio mentre ricevevano un trattamento intensivo per i disturbi alimentari presso strutture di day hospital. Le partecipanti sono state randomizzate in un gruppo sperimentale (condizione di cucina virtuale) o in un gruppo di controllo (condizione di natura virtuale). Le partecipanti sono state esposte a una delle due condizioni per cinque giorni consecutivi (ogni sessione durava circa 5 minuti). Il primo obiettivo era valutare la fattibilità dell'intervento di realtà virtuale misurando il tasso di abbandono delle partecipanti e il senso di disagio e presenza sperimentati dalle stesse immediatamente dopo l'esposizione alla realtà virtuale. Inoltre, sono stati raccolti i commenti spontanei delle partecipanti dopo l'esposizione alla realtà virtuale. Il secondo obiettivo era testare l'impatto del VRET nel corso del tempo (prima vs dopo l'intervento di realtà virtuale) sull'ansia verso l'alimentazione (ansia quando si pensa al prossimo pasto, NMA, e ansia misurata immediatamente prima di consumare un pasto standardizzato presso il day hospital, PMA) e verso le immagini di cibo (ansia verso i cibi, FA, e desiderio di cibi come misura dell'evitamento, FW). Il terzo obiettivo era testare se queste misure di ansia verso l'alimentazione e il cibo (NMA, PMA, FA, FW) cambiassero nel tempo (prima vs dopo l'intervento di realtà virtuale) quando confrontate tra le condizioni (cucina vs natura). I dati raccolti hanno mostrato una buona fattibilità dello studio, visto il basso tasso di abbandono, il senso di presenza medio-alto e il senso di disagio medio-basso riportati dalle pazienti. Sia il senso di presenza che il senso di disagio erano più alti nella condizione di cucina. L'ansia verso l'alimentazione e verso il cibo non differiva nel tempo né tra le due condizioni di realtà virtuale. Data l'importanza di sviluppare trattamenti efficaci per l'AN, future ricerche potrebbero esplorare ulteriormente la fattibilità e l'impatto dell'intervento corrente aumentando il numero di partecipanti e somministrando l'intervento dopo il completamento della fase di ripristino del peso nel trattamento dell'AN, quando i pazienti hanno maggior controllo sull'alimentazione e potrebbero quindi essere meno inclini a sviluppare e rafforzare un’avversione nei confronti del cibo.

Effects of Exposing Patients With Anorexia Nervosa to a Virtual Reality Kitchen Environment

CANNAVÒ, CLAUDIA
2023/2024

Abstract

Anorexia nervosa (AN) is characterised by severe caloric restriction, fear of weight gain, and a distorted body image. Typically, patients associate food and eating with feared negative consequences. Exposure therapy (ET) is aimed at reducing the fear response towards a phobic stimulus, and might hold potential in reducing food-related anxiety and avoidance in AN. The current pilot study aimed to explore the feasibility and impact on food-related anxiety of a virtual reality (VR) food exposure intervention (VRET) in AN. Thirty-six female patients with AN receiving intensive treatment for their eating disorder, i.e., day care, took part in the study. Participants were randomised to an experimental group (virtual kitchen condition) or a control group (virtual nature condition). Participants were exposed to one condition or the other for five consecutive days (each session lasted approximately 5 minutes). The first aim was to assess the feasibility of the VR intervention by measuring the dropout rate of participants from the VR intervention and the feeling of discomfort and presence experienced by participants immediately after VR exposure. In addition, spontaneous comments of participants after the VR exposure were collected. The second aim was to test the impact of the VR intervention over time (before vs after the VR intervention) on anxiety towards eating (anxiety when thinking about the next meal, NMA, and anxiety as measured immediately before consuming a standardised meal at the day hospital, PMA) and towards food pictures (anxiety towards foods, FA, and wanting of foods as a measure of avoidance, FW). The third aim was to test whether these measures of eating and food anxiety (NMA, PMA, FA, FW) changed over time (before vs after the VR intervention) when compared between conditions (kitchen vs nature). The data collected showed a good feasibility of the study, as the dropout rate was low, the sense of presence medium-high, and the feeling of discomfort medium-low. Both sense of presence and feeling of discomfort were higher in the kitchen condition. Anxiety towards eating and towards specific foods did not differ over time nor between the two VR conditions. Given the importance to device effective treatments for AN, future research could further explore feasibility and impact of the current intervention by increasing the number of participants and by delivering the intervention after the weight restoration phase of AN treatment is completed, when patients have more control over eating and could therefore be less prone to develop and reinforce food aversion.
2023
Effects of Exposing Patients With Anorexia Nervosa to a Virtual Reality Kitchen Environment
L'anoressia nervosa (AN) è caratterizzata da una severa restrizione calorica, dalla paura di prendere peso e da un'immagine corporea distorta. Tipicamente, i pazienti associano il cibo a conseguenze negative. La terapia di esposizione (ET) è mirata a ridurre la risposta di paura verso uno stimolo fobico, ed è stata usata per ridurre l'ansia e l'evitamento legati al cibo nei pazienti con AN. Questo studio pilota ha lo scopo di esplorare la fattibilità e l'impatto sull'ansia legata al cibo di un intervento di esposizione al cibo in realtà virtuale (VRET) in un gruppo di pazienti con AN. Trentasei pazienti di genere femminile con AN hanno partecipato allo studio mentre ricevevano un trattamento intensivo per i disturbi alimentari presso strutture di day hospital. Le partecipanti sono state randomizzate in un gruppo sperimentale (condizione di cucina virtuale) o in un gruppo di controllo (condizione di natura virtuale). Le partecipanti sono state esposte a una delle due condizioni per cinque giorni consecutivi (ogni sessione durava circa 5 minuti). Il primo obiettivo era valutare la fattibilità dell'intervento di realtà virtuale misurando il tasso di abbandono delle partecipanti e il senso di disagio e presenza sperimentati dalle stesse immediatamente dopo l'esposizione alla realtà virtuale. Inoltre, sono stati raccolti i commenti spontanei delle partecipanti dopo l'esposizione alla realtà virtuale. Il secondo obiettivo era testare l'impatto del VRET nel corso del tempo (prima vs dopo l'intervento di realtà virtuale) sull'ansia verso l'alimentazione (ansia quando si pensa al prossimo pasto, NMA, e ansia misurata immediatamente prima di consumare un pasto standardizzato presso il day hospital, PMA) e verso le immagini di cibo (ansia verso i cibi, FA, e desiderio di cibi come misura dell'evitamento, FW). Il terzo obiettivo era testare se queste misure di ansia verso l'alimentazione e il cibo (NMA, PMA, FA, FW) cambiassero nel tempo (prima vs dopo l'intervento di realtà virtuale) quando confrontate tra le condizioni (cucina vs natura). I dati raccolti hanno mostrato una buona fattibilità dello studio, visto il basso tasso di abbandono, il senso di presenza medio-alto e il senso di disagio medio-basso riportati dalle pazienti. Sia il senso di presenza che il senso di disagio erano più alti nella condizione di cucina. L'ansia verso l'alimentazione e verso il cibo non differiva nel tempo né tra le due condizioni di realtà virtuale. Data l'importanza di sviluppare trattamenti efficaci per l'AN, future ricerche potrebbero esplorare ulteriormente la fattibilità e l'impatto dell'intervento corrente aumentando il numero di partecipanti e somministrando l'intervento dopo il completamento della fase di ripristino del peso nel trattamento dell'AN, quando i pazienti hanno maggior controllo sull'alimentazione e potrebbero quindi essere meno inclini a sviluppare e rafforzare un’avversione nei confronti del cibo.
Anorexia Nervosa
Virtual Reality
Exposure Therapy
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/66636