Il problema della sinistrosità stradale è un tema attuale e particolarmente sentito dalla collettività, che suscita non poche preoccupazioni, soprattutto per le costanti tragiche notizie riportate dai media e il senso di “impotenza” nell’arginare un fenomeno che sembra incontrollabile. Da questo nasce l’interesse per la materia, con lo scopo di conoscerne in maniera più approfondita gli aspetti più significativi ed avere maggior contezza del fenomeno. Il presente lavoro, dunque, ha avuto come oggetto principale la disciplina del reato di omicidio stradale di cui all’articolo 589 bis c.p., introdotto nel nostro ordinamento ad opera della L. 41/2016, la cui analisi ha permesso di soffermarci su un quesito che sembrava porsi quasi fisiologicamente mano a mano che si proseguiva nella trattazione: l’introduzione di questo nuovo reato era realmente necessaria e quanto è stata efficace nei suoi intenti? Di particolare importanza è stata l’analisi dell’elemento soggettivo riconducibile al reato in esame: tale analisi è stata condotta attraverso lo studio di vari casi giurisprudenziali che hanno permesso di introdurre una riflessione sull’efficacia di un’imputazione a titolo di colpa, scelta sempre mantenuta dal legislatore nel corso degli anni nonostante, in un certo momento, vi sia stato un tentativo da parte della giurisprudenza di “aprirsi” verso un’imputazione a titolo di dolo eventuale. Dopo l’analisi della fattispecie anche nei suoi profili soggettivi, si sono potute riscontrare numerose criticità sia dal punto di vista tecnico, che politico-criminale, evidenziate anche da un confronto con gli ordinamenti di altri Paesi. L’analisi comparatistica ha consentito di mettere in luce uno dei principali problemi della nuova fattispecie, ossia la mancanza di proporzionalità nel trattamento sanzionatorio: è infatti evidente come la nuova disciplina dell’omicidio e delle lesioni personali stradali sia frutto di un progressivo inasprimento delle pene in chiave emergenziale che, se da un lato può rivelarsi funzionale ad un certo aumento di consensi e potrebbe essere accolta positivamente da parte di una collettività sempre più preoccupata e turbata emotivamente di fronte alla diffusione di comportamenti percepiti come particolarmente “odiosi” e incontrollabili, dall’altro lato, invece, si rivela fallimentare sul fronte della prevenzione dei reati, risultando infatti mancante una qualsiasi strategia preventiva volta ad arginare il fenomeno. Si è cercato quindi di proporre delle possibili soluzioni che, alla luce del rispetto dei principi fondamentali di colpevolezza e proporzionalità delle pene, potrebbero rivelarsi più efficaci nel contrasto alla criminalità stradale, che ad oggi risulta carente di quel quid pluris che potrebbe davvero costituire un punto di forza nel debellare il fenomeno, ossia un’efficace strategia preventiva, funzionale ad evitare ex ante i comportamenti particolarmente temerari, così da scongiurare proprio il verificarsi di quegli eventi lesivi che si vogliono sradicare.

Il reato di omicidio stradale: l'effettiva opportunità della sua introduzione tra apparenti emergenze e prospettive future.

BORILE, MARIA FRANCESCA
2023/2024

Abstract

Il problema della sinistrosità stradale è un tema attuale e particolarmente sentito dalla collettività, che suscita non poche preoccupazioni, soprattutto per le costanti tragiche notizie riportate dai media e il senso di “impotenza” nell’arginare un fenomeno che sembra incontrollabile. Da questo nasce l’interesse per la materia, con lo scopo di conoscerne in maniera più approfondita gli aspetti più significativi ed avere maggior contezza del fenomeno. Il presente lavoro, dunque, ha avuto come oggetto principale la disciplina del reato di omicidio stradale di cui all’articolo 589 bis c.p., introdotto nel nostro ordinamento ad opera della L. 41/2016, la cui analisi ha permesso di soffermarci su un quesito che sembrava porsi quasi fisiologicamente mano a mano che si proseguiva nella trattazione: l’introduzione di questo nuovo reato era realmente necessaria e quanto è stata efficace nei suoi intenti? Di particolare importanza è stata l’analisi dell’elemento soggettivo riconducibile al reato in esame: tale analisi è stata condotta attraverso lo studio di vari casi giurisprudenziali che hanno permesso di introdurre una riflessione sull’efficacia di un’imputazione a titolo di colpa, scelta sempre mantenuta dal legislatore nel corso degli anni nonostante, in un certo momento, vi sia stato un tentativo da parte della giurisprudenza di “aprirsi” verso un’imputazione a titolo di dolo eventuale. Dopo l’analisi della fattispecie anche nei suoi profili soggettivi, si sono potute riscontrare numerose criticità sia dal punto di vista tecnico, che politico-criminale, evidenziate anche da un confronto con gli ordinamenti di altri Paesi. L’analisi comparatistica ha consentito di mettere in luce uno dei principali problemi della nuova fattispecie, ossia la mancanza di proporzionalità nel trattamento sanzionatorio: è infatti evidente come la nuova disciplina dell’omicidio e delle lesioni personali stradali sia frutto di un progressivo inasprimento delle pene in chiave emergenziale che, se da un lato può rivelarsi funzionale ad un certo aumento di consensi e potrebbe essere accolta positivamente da parte di una collettività sempre più preoccupata e turbata emotivamente di fronte alla diffusione di comportamenti percepiti come particolarmente “odiosi” e incontrollabili, dall’altro lato, invece, si rivela fallimentare sul fronte della prevenzione dei reati, risultando infatti mancante una qualsiasi strategia preventiva volta ad arginare il fenomeno. Si è cercato quindi di proporre delle possibili soluzioni che, alla luce del rispetto dei principi fondamentali di colpevolezza e proporzionalità delle pene, potrebbero rivelarsi più efficaci nel contrasto alla criminalità stradale, che ad oggi risulta carente di quel quid pluris che potrebbe davvero costituire un punto di forza nel debellare il fenomeno, ossia un’efficace strategia preventiva, funzionale ad evitare ex ante i comportamenti particolarmente temerari, così da scongiurare proprio il verificarsi di quegli eventi lesivi che si vogliono sradicare.
2023
Vehicular homicide: the actual opportunity for its introduction amidst apparent emergencies and future prospects.
Omicidio stradale
dolo e colpa
sinistri stradali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/66720