The aim of this thesis is to analyse the concept of universal civil jurisdiction, in order to understand the position of international law in relation to the exercise thereof. It will be thus taken into consideration whether international law (both customary and treaty-based) mandates, authorizes, or prohibits universal civil jurisdiction. The first section, devoted to the definition of the concept and its rationale, will eventually rule out the existence of any rule of international law imposing the exercise of universal civil jurisdiction. In addition, it will be argued that any attempt to point at a prohibitive or permissive rule on the matter may not be successful without a previous inquiry into the practice of States. The practice of United States’ courts will be the object of the second section. The importance of the United States is due to the case law which has been developed on the Alien Tort Statute, which has for a long time represented by far the clearest example of universal civil jurisdiction, according to international law scholars. The most significant decisions of this case law will be taken into account. The survey will conclude with the ruling of the Supreme Court in Kiobel and its aftermath, that have arguably put an end to the universal civil jurisdiction exercised by US courts. The present work will then proceed to the study of the rare instances of universal civil jurisdiction outside the US. To that end, Canadian and European case law will be considered. Particularly relevant is the commentary of Naït-Liman v. Switzerland, a ruling of the European Court of Human Rights which represents the latest setback in the history of universal civil jurisdiction. To conclude, the focus will be shifted to some other concepts of national and international law that may constitute, de lege ferenda, considerable obstacles for the exercise of universal jurisdiction.

Lo scopo del presente lavoro è indagare il concetto di giurisdizione civile universale e comprendere se, nel diritto internazionale, esista una norma – consuetudinaria o pattizia – che obblighi gli Stati ad esercitarla, ovvero ne consenta soltanto l’esercizio, oppure ancora la faccia oggetto di divieto. Una prima parte teorica dedicata al concetto di giurisdizione civile universale, al suo posto nella dottrina generale sulla giurisdizione nel diritto internazionale e ai suoi possibili fondamenti teorici o pattizi porterà alla constatazione che, se una norma di diritto internazionale concernente la giurisdizione civile universale esiste, essa può essere solo permissiva o preclusiva. In ogni caso, l’accertamento della sua esistenza non può prescindere da una ricognizione – almeno parziale – della prassi degli Stati in materia. La seconda parte si dedica quindi alla descrizione della parabola della giurisprudenza statunitense che ha fatto applicazione dell’Alien Tort Statute, senz’ombra di dubbio l’esperienza più simile all’esercizio della giurisdizione civile universale come descritta in dottrina. Oltre ad essere stato fortemente limitato, se non addirittura completamente escluso, dalla giurisprudenza successiva al caso Kiobel, l’esercizio della giurisdizione civile universale precedente a questa decisione si mostra forse più lontano dalla definizione di giurisdizione civile universale di quanto si pensi. Alla ricognizione delle rare manifestazioni di giurisdizione civile universale al di fuori degli Stati Uniti è dedicata la terza parte del lavoro, che culmina con l’analisi della decisione Nait-Liman c. Svizzera della Corte europea dei diritti dell’uomo; decisione che ha portato anche i più strenui sostenitori della giurisdizione civile universale a disperare che si possa individuare una prassi internazionale favorevole al suo esercizio. L’ultima parte si propone invece di indagare gli ulteriori problemi che, de iure condendo, l’eventuale esercizio della giurisdizione civile universale potrebbe ingenerare, alla luce di vari aspetti di diritto internazionale e di diritto interno.

Giurisdizione civile universale per gravi violazioni dei diritti umani

PEROT, EZECHIELE
2023/2024

Abstract

The aim of this thesis is to analyse the concept of universal civil jurisdiction, in order to understand the position of international law in relation to the exercise thereof. It will be thus taken into consideration whether international law (both customary and treaty-based) mandates, authorizes, or prohibits universal civil jurisdiction. The first section, devoted to the definition of the concept and its rationale, will eventually rule out the existence of any rule of international law imposing the exercise of universal civil jurisdiction. In addition, it will be argued that any attempt to point at a prohibitive or permissive rule on the matter may not be successful without a previous inquiry into the practice of States. The practice of United States’ courts will be the object of the second section. The importance of the United States is due to the case law which has been developed on the Alien Tort Statute, which has for a long time represented by far the clearest example of universal civil jurisdiction, according to international law scholars. The most significant decisions of this case law will be taken into account. The survey will conclude with the ruling of the Supreme Court in Kiobel and its aftermath, that have arguably put an end to the universal civil jurisdiction exercised by US courts. The present work will then proceed to the study of the rare instances of universal civil jurisdiction outside the US. To that end, Canadian and European case law will be considered. Particularly relevant is the commentary of Naït-Liman v. Switzerland, a ruling of the European Court of Human Rights which represents the latest setback in the history of universal civil jurisdiction. To conclude, the focus will be shifted to some other concepts of national and international law that may constitute, de lege ferenda, considerable obstacles for the exercise of universal jurisdiction.
2023
Universal Civil Jurisdiction for Gross Human Rights Violations
Lo scopo del presente lavoro è indagare il concetto di giurisdizione civile universale e comprendere se, nel diritto internazionale, esista una norma – consuetudinaria o pattizia – che obblighi gli Stati ad esercitarla, ovvero ne consenta soltanto l’esercizio, oppure ancora la faccia oggetto di divieto. Una prima parte teorica dedicata al concetto di giurisdizione civile universale, al suo posto nella dottrina generale sulla giurisdizione nel diritto internazionale e ai suoi possibili fondamenti teorici o pattizi porterà alla constatazione che, se una norma di diritto internazionale concernente la giurisdizione civile universale esiste, essa può essere solo permissiva o preclusiva. In ogni caso, l’accertamento della sua esistenza non può prescindere da una ricognizione – almeno parziale – della prassi degli Stati in materia. La seconda parte si dedica quindi alla descrizione della parabola della giurisprudenza statunitense che ha fatto applicazione dell’Alien Tort Statute, senz’ombra di dubbio l’esperienza più simile all’esercizio della giurisdizione civile universale come descritta in dottrina. Oltre ad essere stato fortemente limitato, se non addirittura completamente escluso, dalla giurisprudenza successiva al caso Kiobel, l’esercizio della giurisdizione civile universale precedente a questa decisione si mostra forse più lontano dalla definizione di giurisdizione civile universale di quanto si pensi. Alla ricognizione delle rare manifestazioni di giurisdizione civile universale al di fuori degli Stati Uniti è dedicata la terza parte del lavoro, che culmina con l’analisi della decisione Nait-Liman c. Svizzera della Corte europea dei diritti dell’uomo; decisione che ha portato anche i più strenui sostenitori della giurisdizione civile universale a disperare che si possa individuare una prassi internazionale favorevole al suo esercizio. L’ultima parte si propone invece di indagare gli ulteriori problemi che, de iure condendo, l’eventuale esercizio della giurisdizione civile universale potrebbe ingenerare, alla luce di vari aspetti di diritto internazionale e di diritto interno.
Giurisdizione civile
Diritti umani
Universalità
Tortura
Immunità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/66724