Evaluating Liver Transplantation Outcomes in Over-70 Patients: A Prospective Study

Background European and international guidelines do not contraindicate Liver Transplantation (LT) in elderly patients, focusing on clinical and physiological age over chronological age. However, many Transplant Centers have set a maximum age limit (65-70 years). This study proposes an evaluation model for liver transplant candidates over 70. Materials and Methods In 2019, a protocol was introduced to assess liver transplant suitability for candidates aged 70-75 with cirrhosis or HCC, using deceased donors only. The protocol includes a geriatric assessment (Multidimensional Prognostic Index, MPI) and considers both hepato-related and non-hepato-related risk factors. Patients with an MPI score of 2 or less were eligible for transplantation. Primary endpoint: one-year overall survival (OS). Secondary endpoints: one-year graft survival, post-operative complications (Comprehensive Complication Index, CCI), and hospital/ICU stay duration. Minimum sample size: 18. A retrospective comparison was made with patients under 70 who underwent liver transplantation from 2016 to 2022. ClinicalTrials.gov ID: NCT06382740. Results Among 31 patients over 70 enrolled from 2019 to 2024, 71% were male, and 81% had Hepatocellular Carcinoma (HCC). Median MELD score: 16.0. One-year OS rate: 88.7%. One-year graft survival rate: 84.2%. Median CCI: 20.5. Median hospital stay: 16 days; ICU stay: 5 days. Comparing the ‘Over 70’ cohort with the ‘Under 70’ group, no difference in primary and secondary endpoints was observed, except for a lower median CCI in the ‘Over 70’ group (20.9 vs. 29.6). Conclusions Liver transplantation is viable for elderly patients, and age should not be an absolute contraindication. Increasing life expectancy and an expanding donor pool necessitate considering biological rather than chronological age for transplantation eligibility. This study proposes a pre-listing evaluation model based on geriatric assessment and liver-related and non-liver-related risk factors.

Background Nonostante le linee guida europee e internazionali non controindichino specificamente il trapianto di fegato (LT) nei pazienti anziani, molti centri di trapianto hanno stabilito un limite di età massimo (65-70 anni). Questo studio propone un modello di valutazione per i candidati al trapianto di fegato ultrasettantenni. Materiali e Metodi Nel 2019 è stato introdotto un protocollo per valutare l’idoneità al trapianto di fegato per candidati di età compresa tra 70 e 75 anni con cirrosi o HCC. Il protocollo include trapianti solo da donatori deceduti ed è limitato ai pazienti al loro primo trapianto per malattia epatica cronica o neoplasia epatica, prevede una valutazione geriatrica (Indice Prognostico Multidimensionale, MPI) e considera fattori di rischio epatici e non epatici. I pazienti con un punteggio MPI di 2 o meno erano idonei al trapianto. L’endpoint principale era la sopravvivenza complessiva (OS) ad un anno, con endpoint secondari come la sopravvivenza del graft, le complicazioni post-operatorie (CCI), e la durata dei soggiorni ospedalieri e in terapia intensiva (ICU). Dimensione minima campione: 18. Abbiamo retrospettivamente confrontato la coorte di pazienti ultrasettantenni trapiantati con la popolazione generale di pazienti, sotto i 70 anni, che presso il nostro Centro hanno subito un trapianto di fegato dal 2016 al 2022. ClinicalTrials.gov ID: NCT06382740. Risultati Tra i 31 pazienti ultrasettantenni arruolati dal 2019 al 2024, il 71% erano maschi e l’81% soffriva di HCC. Il tasso di sopravvivenza complessiva ad un anno era dell’88.7%, mentre la sopravvivenza del graft era dell’84.2%. Il CCI mediano era 20.5 e la degenza ospedaliera mediana era di 16 giorni, con una permanenza in ICU di 5 giorni. Non sono state osservate differenze significative tra i pazienti ‘Over 70’ e ‘Under 70’ in termini di endpoint primari e secondari, eccetto per il CCI, inferiore nei pazienti ‘Over 70’ (20.9 vs. 29.6). Conclusioni Il trapianto di fegato è una valida opzione terapeutica per i pazienti anziani e l’età non deve essere considerata una controindicazione assoluta. È fondamentale valutare l’età biologica rispetto a quella anagrafica per determinare l’idoneità al trapianto. Lo studio propone un modello di valutazione pre-listing basato su una scala di punteggio definita dalla valutazione geriatrica e dai fattori di rischio correlati e non al fegato.