Background: Le benzodiazepine sono farmaci di ampio utilizzo nella popolazione generale nel trattamento di diverse patologie. Tuttavia, accade spesso che le BDZ, farmaci utili e in alcuni casi indispensabili, vengano prescritte in modo inappropriato o che diventino oggetto di misuso e/o abuso con ripercussioni negative dal punto di vista psicofisico e sociale. Tale fenomeno, oltre le BDZ, interessa, seppure in misura minore, anche altri psicofarmaci, come ad esempio antidepressivi, antipsicotici, anticonvulsivanti, anticolinergici e stimolanti. Scopo della revisione narrativa: L’obiettivo di questa revisione narrativa della letteratura è di mettere in evidenza come il fenomeno dell’abuso dei farmaci da prescrizione costituisca effettivamente un importante problema di salute pubblica. A tale proposito risulta evidente l’importanza del ruolo del medico nella prescrizione attenta e consapevole degli psicofarmaci. Dal momento che, dal punto di vista epidemiologico, le BDZ rappresentano la classe di farmaci maggiormente utilizzata e prescritta, particolare attenzione verrà dedicata a queste ultime, analizzandone i possibili effetti avversi in termini psicofisici e sociali soprattutto negli adolescenti e negli anziani. Materiali e metodi: Questa tesi è stata redatta consultando siti Internet, manuali e articoli scientifici pubblicati nei seguenti siti web: Google Scholar, PubMed, Elsevier, Medline, Scopus, Web of Science, ResearchGate e la National Library of Medicine. A tale scopo, esempi di parole chiave che sono state utilizzate sono: “psicofarmaco”, “benzodiazepine”, “abuso”, “dipendenza”, “scopo ricreativo”, “prescrizione”, “antidepressivi”, “antipsicotici”, “stimolanti”, “ipnotici non benzodiazepinici”, “farmacodinamica”, “psiconauti”, “nuove sostanze psicoattive”, “adolescenti”, “anziani”, “appropriatezza prescrittiva”, “poliabuso”. Risultati e conclusioni: Questa revisione narrativa ha confermato l’ipotesi di partenza secondo la quale, spesso, nella pratica clinica si assiste a una prescrizione non appropriata delle BDZ, che, a sua volta, può favorire l’instaurarsi di comportamenti di misuso e/o abuso. A tale proposito, diversi studi hanno osservato come un uso scorretto di tali farmaci può determinare fenomeni di tolleranza, di dipendenza e diversi effetti avversi, in particolare in quelle che sono le fasce più "fragili", ovvero gli adolescenti e gli anziani. Inoltre, si riscontra come anche altri psicofarmaci tra le classi di antidepressivi, antipsicotici, anticonvulsivanti, anticolinergici e stimolanti possono presentare un potenziale rischio d’abuso.
Abuso di farmaci da prescrizione in psichiatria: il caso delle benzodiazepine
DEL MONEGO, STEFANO
2023/2024
Abstract
Background: Le benzodiazepine sono farmaci di ampio utilizzo nella popolazione generale nel trattamento di diverse patologie. Tuttavia, accade spesso che le BDZ, farmaci utili e in alcuni casi indispensabili, vengano prescritte in modo inappropriato o che diventino oggetto di misuso e/o abuso con ripercussioni negative dal punto di vista psicofisico e sociale. Tale fenomeno, oltre le BDZ, interessa, seppure in misura minore, anche altri psicofarmaci, come ad esempio antidepressivi, antipsicotici, anticonvulsivanti, anticolinergici e stimolanti. Scopo della revisione narrativa: L’obiettivo di questa revisione narrativa della letteratura è di mettere in evidenza come il fenomeno dell’abuso dei farmaci da prescrizione costituisca effettivamente un importante problema di salute pubblica. A tale proposito risulta evidente l’importanza del ruolo del medico nella prescrizione attenta e consapevole degli psicofarmaci. Dal momento che, dal punto di vista epidemiologico, le BDZ rappresentano la classe di farmaci maggiormente utilizzata e prescritta, particolare attenzione verrà dedicata a queste ultime, analizzandone i possibili effetti avversi in termini psicofisici e sociali soprattutto negli adolescenti e negli anziani. Materiali e metodi: Questa tesi è stata redatta consultando siti Internet, manuali e articoli scientifici pubblicati nei seguenti siti web: Google Scholar, PubMed, Elsevier, Medline, Scopus, Web of Science, ResearchGate e la National Library of Medicine. A tale scopo, esempi di parole chiave che sono state utilizzate sono: “psicofarmaco”, “benzodiazepine”, “abuso”, “dipendenza”, “scopo ricreativo”, “prescrizione”, “antidepressivi”, “antipsicotici”, “stimolanti”, “ipnotici non benzodiazepinici”, “farmacodinamica”, “psiconauti”, “nuove sostanze psicoattive”, “adolescenti”, “anziani”, “appropriatezza prescrittiva”, “poliabuso”. Risultati e conclusioni: Questa revisione narrativa ha confermato l’ipotesi di partenza secondo la quale, spesso, nella pratica clinica si assiste a una prescrizione non appropriata delle BDZ, che, a sua volta, può favorire l’instaurarsi di comportamenti di misuso e/o abuso. A tale proposito, diversi studi hanno osservato come un uso scorretto di tali farmaci può determinare fenomeni di tolleranza, di dipendenza e diversi effetti avversi, in particolare in quelle che sono le fasce più "fragili", ovvero gli adolescenti e gli anziani. Inoltre, si riscontra come anche altri psicofarmaci tra le classi di antidepressivi, antipsicotici, anticonvulsivanti, anticolinergici e stimolanti possono presentare un potenziale rischio d’abuso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/67027