Esposizioni nazionali ed internazionali: il ruolo dell’Italia tra fine Ottocento ed inizio Novecento

In London in 1851, the Great Exhibition of the Works and Industries of all Nations was organized: for the first time in human history, a major event is organized that focuses on inventive art applied to the world of industry and where exhibitors showcase their “knowhow” by sharing it with the public. This event attracts many visitors from different countries. In the following years we witnessed the phenomenon of exhibition hysteria, a phenomenon born from the Great Universal Exhibition in Paris of 1889, where all visitors to the world admire the products on display and make fruitful collaborations. Italy also participates in this phenomenon, especially the cities of Turin and Milan. Turin in particular manages to combine the modernity with the Risorgimento period, thus obtaining a unique and distinct role from the other Universal Exhibitions. Milan, on the other hand, at the beginning of the twentieth century will give a wide space to the theme of transport and mobility, trying to address also in a key of curiosity the advantages offered by the new resources in the industrial world and, above all, the use and applications of electricity.

A Londra nel 1851 viene organizzata la Great Exhibition of the Works and Industries of all Nations: per la prima volta nella storia umana viene organizzato un grande evento che pone al centro l’arte inventiva applicata al mondo dell’industria e dove gli espositori mettono in vetrina il proprio “saper fare” condividendolo con il pubblico. Tale evento attira molti visitatori da diversi Paesi. Negli anni seguenti si assiste al fenomeno dell’isteria espositiva, un fenomeno nato a partire dalla grande Esposizione Universale di Parigi del 1889, dove tutti i visitatori del mondo ammirano i prodotti esposti e stringono proficue collaborazioni. Anche l’Italia partecipa a questo fenomeno, soprattutto le città di Torino e di Milano. Torino in particolare riesce ad unire la modernità dell’evento con il periodo risorgimentale, procurandosi così un ruolo unico e distinto dalle altre Esposizioni universali. Milano invece ad inizio Novecento darà ampio spazio al tema dei trasporti e della mobilità, cercando di affrontare anche in chiave di curiosità i vantaggi offerti dalle nuove risorse nel mondo industriale e, soprattutto, l’uso e le applicazioni dell’energia elettrica.