La seguente tesi prenderà in considerazione il tema dell’allontanamento dei minori dalla famiglia d’origine con l’intento di metterne in luce le finalità e le procedure, distanziandosi dai pregiudizi che spesso lo caratterizzano. Uno dei principali pregiudizi presenti anche tra i professionisti, considera l’allontanamento come un fallimento all’interno di un progetto di aiuto, l’ultima possibilità che gli operatori mettono in campo per sopperire a una situazione di bisogno. Con la conseguente concezione dell’allontanamento come decisione punitiva nei confronti della famiglia, che non è più nelle condizioni di soddisfare i bisogni del minore. La presenza di questi pregiudizi è avvantaggiata da un sistema giuridico che si fonda sulla priorità di mantenere il minore all’interno del proprio nucleo familiare di origine, percepito quale migliore ambiente di vita e crescita per il minore stesso, costringendo dunque gli operatori a raccogliere molti elementi per dimostrare che nella specifica situazione tale ambiente risulta invece inadeguato e maltrattante. Pur volendo tutelare il minore, questo sistema risulta molto sbilanciato sugli adulti rischiando di trattenere a lungo i bambini ed i ragazzi in condizioni di malessere che spesso si cronicizzano. Il tutto è ampiamente evidenziato anche dai numeri dei minori fuori famiglia in Italia, che è nettamente inferiore a quello degli altri paesi anche al di fuori dell’Europa. In relazione a quanto fino ad ora espresso, l’elaborato si concentrerà in un primo momento sui pilastri normativi internazionali e nazionali che hanno favorito la nascita e l’evoluzione di una cultura del minore, ponendo maggiore attenzione ai suoi diritti e ai processi in cui è coinvolto. In linea con l’evoluzione dell’attenzione verso i minori, anche i servizi di tutela verso questi ultimi si sono di conseguenza modificati, adottando strategie e pratiche operative differenti che ci permettono ora di distinguere le diverse fasi che caratterizzano i contesti di beneficità e giudiziale entro cui si avviano i percorsi di protezione (capitolo 1). In un secondo momento (capitolo 2) verrà presentato con maggiore specificità lo strumento dell’allontanamento inteso ora come punto di ri-partenza all’interno del progetto di aiuto, con una specifica attenzione al percorso dei protagonisti (minore, famiglia d’origine e assistente sociale). In un terzo momento (capitolo 3) verrà illustrata la legge regionale del Piemonte n.17/2022, concentrandosi sul contesto di nascita, le caratteristiche e le criticità che sono state evidenziate dal dibattito nato fin dalla presentazione del disegno di legge nel 2019.
L'allontanamento negli interventi di protezione dei minori. Protagonisti, progettazione e politiche.
PIROMALLI, MARTINA
2023/2024
Abstract
La seguente tesi prenderà in considerazione il tema dell’allontanamento dei minori dalla famiglia d’origine con l’intento di metterne in luce le finalità e le procedure, distanziandosi dai pregiudizi che spesso lo caratterizzano. Uno dei principali pregiudizi presenti anche tra i professionisti, considera l’allontanamento come un fallimento all’interno di un progetto di aiuto, l’ultima possibilità che gli operatori mettono in campo per sopperire a una situazione di bisogno. Con la conseguente concezione dell’allontanamento come decisione punitiva nei confronti della famiglia, che non è più nelle condizioni di soddisfare i bisogni del minore. La presenza di questi pregiudizi è avvantaggiata da un sistema giuridico che si fonda sulla priorità di mantenere il minore all’interno del proprio nucleo familiare di origine, percepito quale migliore ambiente di vita e crescita per il minore stesso, costringendo dunque gli operatori a raccogliere molti elementi per dimostrare che nella specifica situazione tale ambiente risulta invece inadeguato e maltrattante. Pur volendo tutelare il minore, questo sistema risulta molto sbilanciato sugli adulti rischiando di trattenere a lungo i bambini ed i ragazzi in condizioni di malessere che spesso si cronicizzano. Il tutto è ampiamente evidenziato anche dai numeri dei minori fuori famiglia in Italia, che è nettamente inferiore a quello degli altri paesi anche al di fuori dell’Europa. In relazione a quanto fino ad ora espresso, l’elaborato si concentrerà in un primo momento sui pilastri normativi internazionali e nazionali che hanno favorito la nascita e l’evoluzione di una cultura del minore, ponendo maggiore attenzione ai suoi diritti e ai processi in cui è coinvolto. In linea con l’evoluzione dell’attenzione verso i minori, anche i servizi di tutela verso questi ultimi si sono di conseguenza modificati, adottando strategie e pratiche operative differenti che ci permettono ora di distinguere le diverse fasi che caratterizzano i contesti di beneficità e giudiziale entro cui si avviano i percorsi di protezione (capitolo 1). In un secondo momento (capitolo 2) verrà presentato con maggiore specificità lo strumento dell’allontanamento inteso ora come punto di ri-partenza all’interno del progetto di aiuto, con una specifica attenzione al percorso dei protagonisti (minore, famiglia d’origine e assistente sociale). In un terzo momento (capitolo 3) verrà illustrata la legge regionale del Piemonte n.17/2022, concentrandosi sul contesto di nascita, le caratteristiche e le criticità che sono state evidenziate dal dibattito nato fin dalla presentazione del disegno di legge nel 2019.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/67210