Il seguente lavoro di tesi ripercorre le azioni che sono state messe in campo a livello sia siderurgico che di processo, per produrre l’acciaio qualità S355J2+AR conforme alla norma EN10025, senza imbattersi nella formazione della ferrite di Widmanstatten (formazione di strutture dure localizzate che creerebbero discontinuità alle caratteristiche meccaniche del materiale). Per il conseguimento di tale obiettivo sono stati analizzati due diversi metodi. Prove di trazione, effettuate su barre con profilo angolare e piatto, hanno permesso di evidenziare che questa particolare struttura provoca un andamento anomalo della curva forza-deformazione, causando la perdita del classico tratto di snervamento che conferisce duttilità al materiale, fondamentale per gli acciai da costruzione. Il primo metodo utilizzato è stato quello di modificare l’analisi chimica della qualità S355J2, andando ad aumentare le percentuali di affinanti di grano cristallino: vanadio e manganese aggiunti in fase di affinazione (Ladle Fournace). Dalle prove si è evinto che questo metodo non è stato in grado di rendere il materiale conforme su tutti gli spessori. Il secondo metodo è stato quello di intervenire sul processo di riscaldo delle billette, ossia sulla temperatura di austenitizzazione del semiprodotto utilizzando la ricetta standard di produzione dell’acciaio in oggetto. È stato ultimato il focus sulla temperatura, in quanto le caratteristiche meccaniche e microstrutturali del laminato sono strettamente correlabili alla temperatura di riscaldo del semiprodotto e di conseguenza alla temperatura di laminazione e di raffreddamento.
Effetto della temperatura di austenitizzazione sulle prestazioni meccaniche di un acciaio qualità S355J2+AR
MASSARELLI, SARA
2023/2024
Abstract
Il seguente lavoro di tesi ripercorre le azioni che sono state messe in campo a livello sia siderurgico che di processo, per produrre l’acciaio qualità S355J2+AR conforme alla norma EN10025, senza imbattersi nella formazione della ferrite di Widmanstatten (formazione di strutture dure localizzate che creerebbero discontinuità alle caratteristiche meccaniche del materiale). Per il conseguimento di tale obiettivo sono stati analizzati due diversi metodi. Prove di trazione, effettuate su barre con profilo angolare e piatto, hanno permesso di evidenziare che questa particolare struttura provoca un andamento anomalo della curva forza-deformazione, causando la perdita del classico tratto di snervamento che conferisce duttilità al materiale, fondamentale per gli acciai da costruzione. Il primo metodo utilizzato è stato quello di modificare l’analisi chimica della qualità S355J2, andando ad aumentare le percentuali di affinanti di grano cristallino: vanadio e manganese aggiunti in fase di affinazione (Ladle Fournace). Dalle prove si è evinto che questo metodo non è stato in grado di rendere il materiale conforme su tutti gli spessori. Il secondo metodo è stato quello di intervenire sul processo di riscaldo delle billette, ossia sulla temperatura di austenitizzazione del semiprodotto utilizzando la ricetta standard di produzione dell’acciaio in oggetto. È stato ultimato il focus sulla temperatura, in quanto le caratteristiche meccaniche e microstrutturali del laminato sono strettamente correlabili alla temperatura di riscaldo del semiprodotto e di conseguenza alla temperatura di laminazione e di raffreddamento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/67295