Analisi della manovra di rientro atmosferico dello Space Shuttle orbiter

L'Orbiter Vehicle del sistema Space Shuttle era in grado di sostenere regimi di volo subsonici, transonici, supersonici, ipersonici e di effettuare rientri atmosferici: non tutte le condizioni di volo e di assetto, però, erano conciliabili con i vincoli di natura strutturale, termica e di stabilità dell’Orbiter Vehicle. Per garantire la sicurezza dell’equipaggio e la riutilizzabilità del veicolo, risultava di fondamentale importanza effettuare il design delle varie fasi di volo in maniera che traiettoria ed assetto dell’Orbiter Vehicle fossero congruenti con i vincoli strutturali, termici e di stabilità del volo. In questo elaborato, a partire dalla descrizione della fase di deorbit e della entry subphase, verrà analizzato in che modo i vincoli di natura strutturale, termica e di stabilità del volo determinarono le principali scelte di flight design della manovra di rientro atmosferico dell’Orbiter Vehicle.