In this thesis, through an initial analysis of the history of the policies that led to the current environmental regulations, we propose a critical analysis of the functionality of one of them. Specifically, we analyze the limits that are imposed because of such policies and how companies try to comply with them while maintaining, and, indeed increasing their productivity. Therefore, we analyze a single project in the production chain “C’Uve di Prun”, which participated and was the funded by the 5th MASAF Public Notice. This notice in fact rewards, by means of subsidized loans and non-repayable subsidies, those production chains that demonstrate particular attention to environmental goals, as well as to the business productivity. The analysis, which first includes a brief description of the company's situation, based on the information gathered from Annex 3 filled in by the company when submitting the application, and then goes on to focus on the project itself, which is the creation of a new business complex with high efficiency, so that it can better manage the volumes produced, also increase the quality of the product itself. This is followed by an analysis of the environmental goals arising from EU Regulation 852/2000, focusing in particular on those that the beneficiary intends to pursue with its project, then highlighting, through a SWOT analysis, the strengths, opportunities, weaknesses and threats of the initiative. Finally, we will proceed with an interview with Dr. Zecchin, the agronomist who has followed the development of the dossier, in order to better understand the limitations and opportunities provided by the Fifth Call for Chains, thus obtaining a clear picture that allows for an objective assessment of the functionality or otherwise of this policy that aims to facilitate environmental investments. At the end, we proceed by “drawing conclusion” and noticing how, in today’s environmental policies, solutions that are too innovative, and therefore not very practical, are not in fact demanded, instead they are aligned with the company’s own interests in productivity and efficiency.

In questa tesi, mediante una prima analisi sulla storia delle politiche che hanno portato agli attuali regolamenti in materia ambientale, si va ad effettuare un’analisi critica sulla funzionalità di una di queste nel contesto italiano. In particolare, si analizzano i limiti che vengono imposti in virtù di tali politiche e come le aziende cerchino di rispettarli pur mantenendo e, anzi, aumentando la produttività aziendale. Si va pertanto di analizzare un singolo progetto all’interno della Filiera “C’Uve di Prun”, che ha partecipato ed è stata ammessa alle agevolazioni previste dal V Bando MASAF. Questo bando va infatti a premiare, mediante finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto, quelle Filiere che dimostrano di avere una particolare attenzione per gli obiettivi di carattere ambientale, oltre che alla produttività aziendale. L’analisi, prevede per prima cosa una breve descrizione della situazione aziendale, basata sulle informazioni raccolte dall’Allegato 3 compilato dall’azienda in fase di presentazione della domanda e va poi a focalizzarsi sul progetto stesso, cioè la creazione di un nuovo complesso aziendale ad elevata efficienza, in modo tale da poter gestire al meglio i volumi prodotti, aumentano anche la qualità del prodotto stesso. Si procede quindi con un’analisi degli obiettivi ambientali derivanti dal regolamento UE 852/2000, focalizzandosi in particolare su quelli che il beneficiario intende perseguire con il suo progetto, evidenziando poi, mediante un’analisi SWOT, i punti di forza, le opportunità, i limiti e i rischi di questa iniziativa. Si procederà infine con un’intervista al Dottor Zecchin, l’agronomo che ha seguito lo sviluppo della pratica, per comprendere al meglio i limiti e le opportunità forniti dal V bando di Filiera, per ottenere quindi un quadro chiaro che permetta una valutazione oggettiva della funzionalità o meno di questa politica che mira ad agevolare gli investimenti di carattere ambientale. Al termine si procede quindi “tirando le somme” e osservando come, nelle attuali politiche ambientali, non vengano di fatto richieste soluzioni troppo innovative, e pertanto poco fattibili, ma come queste vadano di fatto ad allinearsi con gli stessi interessi aziendali in materia di produttività ed efficienza.

Investimenti sostenibili nei contratti di filiera. Analisi del caso studio 'C'Uve di Prun'

ZOCCA, VITTORIA
2023/2024

Abstract

In this thesis, through an initial analysis of the history of the policies that led to the current environmental regulations, we propose a critical analysis of the functionality of one of them. Specifically, we analyze the limits that are imposed because of such policies and how companies try to comply with them while maintaining, and, indeed increasing their productivity. Therefore, we analyze a single project in the production chain “C’Uve di Prun”, which participated and was the funded by the 5th MASAF Public Notice. This notice in fact rewards, by means of subsidized loans and non-repayable subsidies, those production chains that demonstrate particular attention to environmental goals, as well as to the business productivity. The analysis, which first includes a brief description of the company's situation, based on the information gathered from Annex 3 filled in by the company when submitting the application, and then goes on to focus on the project itself, which is the creation of a new business complex with high efficiency, so that it can better manage the volumes produced, also increase the quality of the product itself. This is followed by an analysis of the environmental goals arising from EU Regulation 852/2000, focusing in particular on those that the beneficiary intends to pursue with its project, then highlighting, through a SWOT analysis, the strengths, opportunities, weaknesses and threats of the initiative. Finally, we will proceed with an interview with Dr. Zecchin, the agronomist who has followed the development of the dossier, in order to better understand the limitations and opportunities provided by the Fifth Call for Chains, thus obtaining a clear picture that allows for an objective assessment of the functionality or otherwise of this policy that aims to facilitate environmental investments. At the end, we proceed by “drawing conclusion” and noticing how, in today’s environmental policies, solutions that are too innovative, and therefore not very practical, are not in fact demanded, instead they are aligned with the company’s own interests in productivity and efficiency.
2023
Sustainable investments in production chain contracts. Analysis of the case study 'C'Uve di Prun.
In questa tesi, mediante una prima analisi sulla storia delle politiche che hanno portato agli attuali regolamenti in materia ambientale, si va ad effettuare un’analisi critica sulla funzionalità di una di queste nel contesto italiano. In particolare, si analizzano i limiti che vengono imposti in virtù di tali politiche e come le aziende cerchino di rispettarli pur mantenendo e, anzi, aumentando la produttività aziendale. Si va pertanto di analizzare un singolo progetto all’interno della Filiera “C’Uve di Prun”, che ha partecipato ed è stata ammessa alle agevolazioni previste dal V Bando MASAF. Questo bando va infatti a premiare, mediante finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto, quelle Filiere che dimostrano di avere una particolare attenzione per gli obiettivi di carattere ambientale, oltre che alla produttività aziendale. L’analisi, prevede per prima cosa una breve descrizione della situazione aziendale, basata sulle informazioni raccolte dall’Allegato 3 compilato dall’azienda in fase di presentazione della domanda e va poi a focalizzarsi sul progetto stesso, cioè la creazione di un nuovo complesso aziendale ad elevata efficienza, in modo tale da poter gestire al meglio i volumi prodotti, aumentano anche la qualità del prodotto stesso. Si procede quindi con un’analisi degli obiettivi ambientali derivanti dal regolamento UE 852/2000, focalizzandosi in particolare su quelli che il beneficiario intende perseguire con il suo progetto, evidenziando poi, mediante un’analisi SWOT, i punti di forza, le opportunità, i limiti e i rischi di questa iniziativa. Si procederà infine con un’intervista al Dottor Zecchin, l’agronomo che ha seguito lo sviluppo della pratica, per comprendere al meglio i limiti e le opportunità forniti dal V bando di Filiera, per ottenere quindi un quadro chiaro che permetta una valutazione oggettiva della funzionalità o meno di questa politica che mira ad agevolare gli investimenti di carattere ambientale. Al termine si procede quindi “tirando le somme” e osservando come, nelle attuali politiche ambientali, non vengano di fatto richieste soluzioni troppo innovative, e pertanto poco fattibili, ma come queste vadano di fatto ad allinearsi con gli stessi interessi aziendali in materia di produttività ed efficienza.
Sostenibilità
Investimenti
Produttività
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/67574