Tra conservazione e coesistenza: il caso di studio dell’orso bruno (Ursus arctos Linnaeus, 1758)

La gestione dei grandi carnivori rappresenta una delle sfide più significative per la conservazione della biodiversità. Il successo delle politiche ambientali volte alla conservazione della fauna selvatica ha permesso il ritorno dei grandi carnivori in aree urbanizzate, ripristinando il ruolo ecologico di queste specie. Tuttavia, l’interazione tra uomo e grandi predatori è spesso causa di conflitti, dovuti principalmente ai danni economici causati dagli animali, all’utilizzo improprio del territorio e alla possibile minaccia alla sicurezza umana. Questo elaborato tratta il tema della convivenza tra uomo e orso bruno (Ursus arctos), con l’obiettivo di analizzare le sfide e le opportunità legate alla salvaguardia di questa specie, con particolare riferimento alla popolazione presente nelle Alpi Centrali Italiane. Dopo una breve analisi sulla biologia ed ecologia dell'orso bruno e sulla storia delle sue popolazioni in Europa, lo studio esamina gli impatti delle attività umane sulla specie. Viene approfondito l'Indice Cumulativo delle Attività all'Aperto (COI), uno strumento per valutare l'impatto della presenza umana sulla distribuzione e la scelta dell’habitat da parte degli orsi. Successivamente, viene analizzato il Piano d'Azione interregionale per la Conservazione dell'Orso Bruno sulle Alpi Centro-Orientali (PACOBACE), che include strategie di monitoraggio e gestione dei conflitti con l’uomo. Infine, sono proposte azioni di prevenzione e comunicazione volte a garantire la conservazione dell’orso bruno in un contesto di coesistenza sostenibile con l’uomo. I risultati dell’analisi mostrano che la scelta dell’habitat e il comportamento degli orsi bruni sono fortemente influenzati dalla presenza antropica nel paesaggio, e che il futuro di questa specie iconica dipende strettamente dalla nostra capacità di equilibrare le esigenze di conservazione con quelle umane.