Il tumore al seno è una delle malattie più diffuse nel genere femminile, infatti secondo le statistiche una donna su otto si trova ad affrontare questa malattia nel corso della vita. Proprio per questa sua grande incidenza è una delle principali cause di morte per donne colpite da tumore e per le demolizione mammaria. La ricostruzione del seno è molto importante, dopo la mastectomia, sia per motivi psicologici, in quanto il seno è visto come un organo di nutrimento, sia per ragioni estetiche. Oggi, la tecnica di ricostruzione chirurgica del seno (mastoplastica ricostruttiva) maggiormente utilizzata prevede l’inserimento di una protesi siliconica che vada a sostituire i tessuti asportati. Nonostante ciò, questa tecnica risulta avere innumerevoli svantaggi come: sviluppo di problemi per il sistema immunitario, formazione di una capsula fibrotica, eventuale rottura dell’impianto con rilascio di componenti cancerogene nell’organismo e probabili inestetismi che si manifestano come rughe e marcata asimmetria. Un miglioramento è rappresentato dall'unione sinergica di protesi siliconica e lipofilling autologo, in cui però i problemi dovuti all'inserimento di un materiale riempito in silicone possono persistere. L'obiettivo di questo elaborato è, pertanto, portare alla luce come le nuove tecniche chirurgiche rigenerative/riempitive per la ricostruzione della mammella attraverso l’impiego di scaffold 3-D biocompatibili, in grado di promuovere la rigenerazione del tessuto asportato, rappresentino una potenziale speranza per le pazienti in termini di sicurezza e risultato estetico ponendo così rimedio alle problematiche e agli eventi avversi correlati all’utilizzo di una protesi siliconica che spesso a follow-up medio-lunghi si risolvono solamente con la rimozione dell’impianto. Recenti studi hanno dimostrato come i meta-materiali meccanici, ovvero dei biomateriali progettati in laboratorio anche attraverso l'intelligenza artificiale e ottenuti tramite tecniche di stampa 3-D, abbiano proprietà biomeccaniche e visco-elastiche molto simili ai tessuti molli della mammella, quindi possono essere in parte definiti bio-mimetici. Questi costrutti 3-D biocompatibili e bio-riassorbibili si prestano a promuovere la ricrescita del tessuto in situ o con tecniche di tissue engineering attraverso l’impiego di cellule autologhe indifferenziate (cellule staminali-mesenchimali dello stesso paziente), biodegradandosi del tempo, lasciando così spazio ad un tessuto connettivo neoformato. Inoltre, grazie all’utilizzo di idrogel di derivazione biologica o semisinetica, questa nuova generazione di scaffold potrà risultare sempre di più biocompatibile, bio-mimetica e permissiva verso le componenti cellulare indifferenziate e i tessuti connettivi riceventi, minimizzando il rischio potenziale di insorgenza di eventi avversi; compresi reazioni immunitarie e rigetto, garantendo nel lungo termine un outcome clinico ed estetico soddisfacente, pertanto, migliorando significativamente la qualità di vita delle pazienti.

Progettazione di una nuova generazione di scaffold per la ricostruzione del seno in seguito a interventi di mastoplastica: meta-materiali meccano-mimetici e proprietà meccaniche dei tessuti biologici

DONÀ, ILARIA
2023/2024

Abstract

Il tumore al seno è una delle malattie più diffuse nel genere femminile, infatti secondo le statistiche una donna su otto si trova ad affrontare questa malattia nel corso della vita. Proprio per questa sua grande incidenza è una delle principali cause di morte per donne colpite da tumore e per le demolizione mammaria. La ricostruzione del seno è molto importante, dopo la mastectomia, sia per motivi psicologici, in quanto il seno è visto come un organo di nutrimento, sia per ragioni estetiche. Oggi, la tecnica di ricostruzione chirurgica del seno (mastoplastica ricostruttiva) maggiormente utilizzata prevede l’inserimento di una protesi siliconica che vada a sostituire i tessuti asportati. Nonostante ciò, questa tecnica risulta avere innumerevoli svantaggi come: sviluppo di problemi per il sistema immunitario, formazione di una capsula fibrotica, eventuale rottura dell’impianto con rilascio di componenti cancerogene nell’organismo e probabili inestetismi che si manifestano come rughe e marcata asimmetria. Un miglioramento è rappresentato dall'unione sinergica di protesi siliconica e lipofilling autologo, in cui però i problemi dovuti all'inserimento di un materiale riempito in silicone possono persistere. L'obiettivo di questo elaborato è, pertanto, portare alla luce come le nuove tecniche chirurgiche rigenerative/riempitive per la ricostruzione della mammella attraverso l’impiego di scaffold 3-D biocompatibili, in grado di promuovere la rigenerazione del tessuto asportato, rappresentino una potenziale speranza per le pazienti in termini di sicurezza e risultato estetico ponendo così rimedio alle problematiche e agli eventi avversi correlati all’utilizzo di una protesi siliconica che spesso a follow-up medio-lunghi si risolvono solamente con la rimozione dell’impianto. Recenti studi hanno dimostrato come i meta-materiali meccanici, ovvero dei biomateriali progettati in laboratorio anche attraverso l'intelligenza artificiale e ottenuti tramite tecniche di stampa 3-D, abbiano proprietà biomeccaniche e visco-elastiche molto simili ai tessuti molli della mammella, quindi possono essere in parte definiti bio-mimetici. Questi costrutti 3-D biocompatibili e bio-riassorbibili si prestano a promuovere la ricrescita del tessuto in situ o con tecniche di tissue engineering attraverso l’impiego di cellule autologhe indifferenziate (cellule staminali-mesenchimali dello stesso paziente), biodegradandosi del tempo, lasciando così spazio ad un tessuto connettivo neoformato. Inoltre, grazie all’utilizzo di idrogel di derivazione biologica o semisinetica, questa nuova generazione di scaffold potrà risultare sempre di più biocompatibile, bio-mimetica e permissiva verso le componenti cellulare indifferenziate e i tessuti connettivi riceventi, minimizzando il rischio potenziale di insorgenza di eventi avversi; compresi reazioni immunitarie e rigetto, garantendo nel lungo termine un outcome clinico ed estetico soddisfacente, pertanto, migliorando significativamente la qualità di vita delle pazienti.
2023
Design of a new generation of scaffolds for breast reconstruction following breast augmentation surgery: mechano-mimetic meta-materials and mechanical properties of biological tissues
Mastectomia
Protesi
Scaffold
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/67621