Negli ultimi anni l’Italia è divenuta una delle principali mete di sbarco dei migranti, a causa degli ingenti flussi migratori verso l’Europa. Questo fenomeno ha portato ad un incremento significativo di diversità multietniche all’interno del paese, creando sfide, politiche e sociali, volte ad un’ottimale integrazione di tali soggetti. L’integrazione è un fenomeno sociale multidimensionale, che richiede una serie di interventi mirati alla piena inclusione su vari fronti, tra cui l’accesso all’istruzione, al lavoro, all’assistenza sanitaria e, non indifferente, a livello sociale. Nonostante siano state adottate svariate misure nel corso degli anni passati, molte sono ancora le criticità che ne ostacolano la realizzazione. Lo Stato italiano, fin dai primi anni ’90, ha registrato un aumento costante dei flussi migratori, culminati nelle crisi migratorie degli anni 2015-2016 , che hanno portato migliaia di migranti e rifugiati a cercare asilo sulle coste della penisola, accrescendo man mano la percezione emergenziale da parte della classe politica e della società stessa. La popolazione migrante affronta numerose difficoltà nell’integrarsi nei vari settori, da quello lavorativo a quello sanitario, il tutto aggravato da barriere linguistiche, discriminazione e politiche inadeguate nel rispondere alle loro esigenze specifiche. Negli anni la politica italiana ha spesso analizzato il fenomeno migratorio sotto una lente emergenziale, descrivendo i migranti come problema, piuttosto che come valore, influenzando non solo le politiche, ma la percezione stessa della società di arrivo. Nonostante le misure adottate, che si analizzeranno nel corso di questo elaborato, molte restano le lacune istituzionali al fine di favorire una piena ed effettiva integrazione della popolazione migrante. La seguente tesi ha quindi lo scopo di analizzare le sfide e le criticità per un pieno raggiungimento dell’integrazione multidimensionale dei migranti, e come le politiche odierne stiano, e possano, affrontare questa situazione, con il fine ultimo di raggiungere una società paritaria, che riconosca al migrante gli stessi diritti e le stesse opportunità della comunità autoctona. L’integrazione è un fenomeno sociale, e pertanto viene promosso dalla società di arrivo; se però mancano l’interesse e la volontà di gestione da parte delle istituzioni questa, per quanto innovativa possa essere, tenderà con più facilità ad escludere chi percepisce come diverso. Quindi il primo passo va sicuramente svolto da coloro che in politica definiamo policy makers, ovvero coloro a cui spetta il compito di formulare e di adottare politiche pubbliche al fine di risolvere un problema fortemente sentito e percepito dall’opinione pubblica. Lo scopo di questa tesi è quello di portare un nuovo punto di vista non solo in merito agli obiettivi raggiunti, ma in vista anche degli obiettivi raggiungibili nel prossimo futuro, promuovendo in modo attivo l’integrazione di tutti, in tutti gli ambienti. I punti trattati in questo elaborato saranno molteplici: dall’aspetto teorico del termine di integrazione, alla sua gestione dal punto di vista burocratico, prima a livello europeo e poi a livello italiano. Si parlerà dei modi in cui lo Stato italiano gestisce l’aspetto dell’integrazione e infine si terminerà con una visione sulla narrazione effettiva del migrante, ovvero come questo viene percepito a livello politico ma soprattutto a livello sociale. Questa, se da una parte vede le donne spesso rinchiuse all’interno dell’ambiente familiare, dall’altra aumenta il fenomeno di criminalizzazione dell’uomo migrante, aumentando i casi di esclusione sociale. In conclusione, tale elaborato si occuperà di rispondere ad un quesito che da sempre genera un forte dibattito, pubblico e politico: la comunità migrante rappresenta un beneficio o un costo per lo Stato italiano e per la comunità autoctona?
L'integrazione multidimensionale dei migranti: prospettive e criticità in Italia oggi
STEFANI, MADDALENA MARIA
2023/2024
Abstract
Negli ultimi anni l’Italia è divenuta una delle principali mete di sbarco dei migranti, a causa degli ingenti flussi migratori verso l’Europa. Questo fenomeno ha portato ad un incremento significativo di diversità multietniche all’interno del paese, creando sfide, politiche e sociali, volte ad un’ottimale integrazione di tali soggetti. L’integrazione è un fenomeno sociale multidimensionale, che richiede una serie di interventi mirati alla piena inclusione su vari fronti, tra cui l’accesso all’istruzione, al lavoro, all’assistenza sanitaria e, non indifferente, a livello sociale. Nonostante siano state adottate svariate misure nel corso degli anni passati, molte sono ancora le criticità che ne ostacolano la realizzazione. Lo Stato italiano, fin dai primi anni ’90, ha registrato un aumento costante dei flussi migratori, culminati nelle crisi migratorie degli anni 2015-2016 , che hanno portato migliaia di migranti e rifugiati a cercare asilo sulle coste della penisola, accrescendo man mano la percezione emergenziale da parte della classe politica e della società stessa. La popolazione migrante affronta numerose difficoltà nell’integrarsi nei vari settori, da quello lavorativo a quello sanitario, il tutto aggravato da barriere linguistiche, discriminazione e politiche inadeguate nel rispondere alle loro esigenze specifiche. Negli anni la politica italiana ha spesso analizzato il fenomeno migratorio sotto una lente emergenziale, descrivendo i migranti come problema, piuttosto che come valore, influenzando non solo le politiche, ma la percezione stessa della società di arrivo. Nonostante le misure adottate, che si analizzeranno nel corso di questo elaborato, molte restano le lacune istituzionali al fine di favorire una piena ed effettiva integrazione della popolazione migrante. La seguente tesi ha quindi lo scopo di analizzare le sfide e le criticità per un pieno raggiungimento dell’integrazione multidimensionale dei migranti, e come le politiche odierne stiano, e possano, affrontare questa situazione, con il fine ultimo di raggiungere una società paritaria, che riconosca al migrante gli stessi diritti e le stesse opportunità della comunità autoctona. L’integrazione è un fenomeno sociale, e pertanto viene promosso dalla società di arrivo; se però mancano l’interesse e la volontà di gestione da parte delle istituzioni questa, per quanto innovativa possa essere, tenderà con più facilità ad escludere chi percepisce come diverso. Quindi il primo passo va sicuramente svolto da coloro che in politica definiamo policy makers, ovvero coloro a cui spetta il compito di formulare e di adottare politiche pubbliche al fine di risolvere un problema fortemente sentito e percepito dall’opinione pubblica. Lo scopo di questa tesi è quello di portare un nuovo punto di vista non solo in merito agli obiettivi raggiunti, ma in vista anche degli obiettivi raggiungibili nel prossimo futuro, promuovendo in modo attivo l’integrazione di tutti, in tutti gli ambienti. I punti trattati in questo elaborato saranno molteplici: dall’aspetto teorico del termine di integrazione, alla sua gestione dal punto di vista burocratico, prima a livello europeo e poi a livello italiano. Si parlerà dei modi in cui lo Stato italiano gestisce l’aspetto dell’integrazione e infine si terminerà con una visione sulla narrazione effettiva del migrante, ovvero come questo viene percepito a livello politico ma soprattutto a livello sociale. Questa, se da una parte vede le donne spesso rinchiuse all’interno dell’ambiente familiare, dall’altra aumenta il fenomeno di criminalizzazione dell’uomo migrante, aumentando i casi di esclusione sociale. In conclusione, tale elaborato si occuperà di rispondere ad un quesito che da sempre genera un forte dibattito, pubblico e politico: la comunità migrante rappresenta un beneficio o un costo per lo Stato italiano e per la comunità autoctona?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/67723