L’obiettivo della presente tesi è, in primo luogo, esaminare dettagliatamente la complessa realtà di una delle principali è più pericolose rotte migratorie in tutto il mondo: il Tapón del Darién. In secondo luogo, si propone di analizzare in che modo i migranti e i richiedenti asilo, vengano sfruttati dalle organizzazioni criminali, dalle bande locali, dalle comunità indigene e dalle autorità statali. Questa zona, conosciuta come la finestra del continente sudamericano verso il Centroamerica e il Nordamerica, è caratterizzata da una fitta e rigogliosa foresta che si estende per 17.014 km2. L’interruzione della Panamericana, il sistema di strade più lungo al mondo, rende difficile il passaggio da parte delle persone che si dirigono principalmente verso gli Stati Uniti nella ricerca di un futuro migliore. L’area del Darién, scarsamente abitata, fa sì che le avversità affrontate dai migranti non siano solo strettamente collegate alla natura che li circonda, ma anche alla presenza consolidata del gruppo criminale organizzato più potente del paese, le Autodefensas Gaitanistas de Colombia, o Clan del Golfo. Questo gruppo armato, oltre ad essere uno dei principali attori coinvolti nel narcotraffico a livello nazionale ed internazionale, ha il totale controllo della rotta migratoria nel Darién. Si stima che i Gaitanistas possano aver ottenuto circa 57 milioni di dollari mediante il traffico di più di 520.000 migranti nel 2023. Uomini, donne e bambini sono costantemente esposti al rischio di essere vittime di diversi tipi di estorsioni, furti, violenze sessuali, sparizioni forzate e omicidi. Il presente lavoro esaminerà in che modo i diritti umani “fondamentali”, come il diritto alla vita, alla libertà di movimento, alla sicurezza e alla salute fisica e mentale, vengono violati ogni giorno, con un breve approfondimento sulla vulnerabilità delle donne e la violenza di genere lungo la frontiera. L’elaborato, inoltre, si prefigge di delineare come le politiche migratorie dei paesi direttamente e indirettamente coinvolti, come Colombia, Panama e Stati Uniti, influenzino in larga misura la crisi umanitaria. Per concludere, la tesi si impegna a proporre soluzioni durature e sostenibili nel tempo per contrastare l’emergenza in corso, affrontando le cause principali che spingono le persone a emigrare mettendo a rischio la propria vita alla ricerca di condizioni di vita migliori.

Lo sfruttamento dei migranti nel Tapón del Darién: una crisi umanitaria lontana da ogni sguardo

TORRES PRADA, SARAH ELVIRA
2023/2024

Abstract

L’obiettivo della presente tesi è, in primo luogo, esaminare dettagliatamente la complessa realtà di una delle principali è più pericolose rotte migratorie in tutto il mondo: il Tapón del Darién. In secondo luogo, si propone di analizzare in che modo i migranti e i richiedenti asilo, vengano sfruttati dalle organizzazioni criminali, dalle bande locali, dalle comunità indigene e dalle autorità statali. Questa zona, conosciuta come la finestra del continente sudamericano verso il Centroamerica e il Nordamerica, è caratterizzata da una fitta e rigogliosa foresta che si estende per 17.014 km2. L’interruzione della Panamericana, il sistema di strade più lungo al mondo, rende difficile il passaggio da parte delle persone che si dirigono principalmente verso gli Stati Uniti nella ricerca di un futuro migliore. L’area del Darién, scarsamente abitata, fa sì che le avversità affrontate dai migranti non siano solo strettamente collegate alla natura che li circonda, ma anche alla presenza consolidata del gruppo criminale organizzato più potente del paese, le Autodefensas Gaitanistas de Colombia, o Clan del Golfo. Questo gruppo armato, oltre ad essere uno dei principali attori coinvolti nel narcotraffico a livello nazionale ed internazionale, ha il totale controllo della rotta migratoria nel Darién. Si stima che i Gaitanistas possano aver ottenuto circa 57 milioni di dollari mediante il traffico di più di 520.000 migranti nel 2023. Uomini, donne e bambini sono costantemente esposti al rischio di essere vittime di diversi tipi di estorsioni, furti, violenze sessuali, sparizioni forzate e omicidi. Il presente lavoro esaminerà in che modo i diritti umani “fondamentali”, come il diritto alla vita, alla libertà di movimento, alla sicurezza e alla salute fisica e mentale, vengono violati ogni giorno, con un breve approfondimento sulla vulnerabilità delle donne e la violenza di genere lungo la frontiera. L’elaborato, inoltre, si prefigge di delineare come le politiche migratorie dei paesi direttamente e indirettamente coinvolti, come Colombia, Panama e Stati Uniti, influenzino in larga misura la crisi umanitaria. Per concludere, la tesi si impegna a proporre soluzioni durature e sostenibili nel tempo per contrastare l’emergenza in corso, affrontando le cause principali che spingono le persone a emigrare mettendo a rischio la propria vita alla ricerca di condizioni di vita migliori.
2023
The Exploitation of Migrants in the Darién Gap: A Humanitarian Crisis Hiding in Plain Sight
Migranti
Tapón del Darién
Smuggling
Sfruttamento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/67727