ANALISI DELLA SEDIMENTAZIONE ALLA PESCIARA DI BOLCA E CORRELAZIONE CON L'ATTIVITÀ VULCANICA DEI MONTI LESSINI

This thesis aims to evaluate whether there is a possible correlation between the findings of fossil remains sedimented in the Bolca fish area and the volcanic activities that occurred near the Lessini mountains. Some theories have tried to justify the abundance of fish within the laminated layers of the fish tank, hypothesizing catastrophic events that have been repeated over time. One of the first theories hypothesized the existence of volcanic activity (gas exhalations, eruptions, etc.) to justify the mortality of marine organisms. Through soil analyzes carried out on site and studies carried out on the areas surrounding the study area, we tried to understand if there could actually be a correlation between these two. Research has shown that volcanic activities and lava flows alternated with periods of sedimentation of fish bodies during periods of repopulation of the area. Inside a depression present in the Pesciara, volcanic materials were found with a thickness of approximately 400 m. Having found no residues of ash or volcanic material inside the slabs that contained the fossilized remains, it was concluded that the volcanic activity did not particularly influence the mortality of the fish, and at least seven distinct cycles were recognized where the volcanic activity alternates with local episodes of marine sedimentation. This led to the conclusion that after each eruption, there was a moment of recovery in which the biome was repopulated.

Questa tesi vuole valutare se esiste una possibile correlazione tra i ritrovamenti di resti fossili sedimentati nella pesciara di Bolca e le attività vulcaniche avvenute nei pressi dei monti Lessini. Alcune teorie hanno cercato di giustificare l’abbondanza di pesci all’interno degli strati laminati della pesciara, ipotizzando eventi catastrofici che si sono ripetuti nel tempo. Una delle prime teorie ha ipotizzato l’esistenza di attività vulcanica (esalazioni di gas, eruzioni, ecc.) per giustificare la mortalità degli organismi marini. Tramite le analisi del suolo avvenuti in loco e studi fatti sulle aree circostanti la zona di studio, si è cercato di capire se effettivamente potesse esserci una correlazione fra queste due. Dalle ricerche è risultato che le attività vulcaniche e le colate laviche si sono alternate con periodi di sedimentazione di corpi di pesci in periodi di ripopolamento della zona. All’interno di una depressione presente nella pesciara si sono ritrovati materiali vulcanici per uno spessore di circa 400 m. Non avendo trovato residui di ceneri o materiale vulcanico all’interno delle lastre che contenevano i resti fossilizzati, si è concluso che l’attività vulcanica non ha influenzato in particolar modo la mortalità dei pesci, e sono stati riconosciuti almeno sette cicli distinti dove l’attività vulcanica si alterna con locali episodi di sedimentazione marina. Questo ha portato alla conclusione che dopo ogni eruzione, avveniva un momento di ripresa in cui il bioma si ripopolava.