Dall'Asia all'Europa: commercio e diffusione del tè in Età Moderna

What is tea and where does it come from? Why was it so important for Great Britain, for the rise of its empire and for the development of modern day economy? Originally from Asia, tea reached Europe in 1685 after the birth of the East India Companies in the early 17th century. The British East India Company, the EIC, and the Dutch Company, the VOC, were the largest tea importers of Europe, inevitably establishing colonial settlements in the areas of most interest not only for the trade of tea but also for the trade of spices, textiles and opium. The production of this last one was based in Bengal which was in the hands of the British who exchanged it in China illegally in exchange of tea. Initially imported as a curiosity and consumed in Europe only by the wealthiest, during the eighteenth century tea became a beverage consumed by all social classes. Uprooted by its Asian culture and later associated with "polite" culture, initially criticized, tea created a series of rites and customs rooted in British culture. The history of tea’s encounters with the West makes us aware of how modern capitalism has monetized life to accumulate profits. Today tea is the second most drunk drink in the world after water, and is mainly produced in China, India and Kenya. Therefore it could be said that tea contributed to the creation of the modern global market.

Che cos’è e da dove viene il tè? Perché è stato così importante per la Gran Bretagna, per l’ascesa del suo impero e per lo sviluppo dell’economia moderna e contemporanea? Originario della Cina, il tè si espandette in tutta l’Asia e, tramite le Compagnie delle Indie Orientali nate all’inizio del XVII secolo, raggiunse l’Europa nel 1685. La Compagnia britannica delle Indie Orientali, la EIC, e la Compagnia olandese, la VOC, furono le più grandi importatrici di tè del continente europeo che, inevitabilmente, instaurarono degli insediamenti coloniali nelle zone di maggior interesse non solo per il commercio del tè ma anche per il commercio di spezie, tessuti e oppio. La produzione di quest'ultimo era situata nel Bengala ed era nelle mani degli inglesi che lo scambiavano in Cina in cambio del tè, sebbene fosse illegale. Importato inizialmente come curiosità e consumato in Europa solo dai più abbienti, durante il XVIII secolo divenne una bevanda consumata da tutte le classi sociali. Sradicato dalla cultura asiatica e successivamente legato alla cultura “cortese”, nonostante le critiche, il tè creò una serie di riti ed usanze radicatisi nella cultura britannica. La storia del suo incontro con l'occidente ci rende consapevoli di come il capitalismo moderno abbia monetizzato la vita per accumularne profitti. Oggi il tè è la seconda bevanda bevuta al mondo dopo l’acqua, ed è prodotto principalmente in Cina, India e Kenya. Si potrebbe quindi dire che il tè contribuì alla creazione del mercato mondiale contemporaneo.