The purpose of the present work is to philosophically analyze the relationship between graffiti and the postmodern condition described by Baudrillard; at the same time we want to illustrate the use of situationist techniques in the creation of graffiti. It is therefore a matter of grasping the subversive aspects of the artistic current, from a conceptual and stylistic point of view, so that their use as a weapon against the supremacy of the image over reality can be understood. In doing this, reference to "Symbolic exchange and death" will be made, especially in the first chapter, in order to understand the logic of the controlling code in postmodern society. Then we will move on to a study of the first forms of contemporary street art, namely the tags of New York, as symbols of a rebellion from the simulacrum to which the contemporary individual is subjected. In the second chapter, some situationist methods for the liberation of society from the market's logic and mass medias will be explained, so as to grasp their essence in the most recent graffitis. To support this, street works will be analysed, drawing the attention on the use of détournement techniques and psychogeography, typical of situationist philosophy. Finally, in the third chapter, we will observe the inconsistencies of street art which, on the one hand, maintains its subversive side, but on the other hand, bends to the code supremacy and the profit's logic. The contradiction between the conceptuality of graffitis and their entry into the official art world will be explored in depth, making reference to the public City Walls project and the artistic organization FashionModa. As a result, the final aim will be to understand whether the urban riot implemented by graffiti art was effective for the revolution of the postmodern condition, or whether it was incorporated by the action of the simulacrum, becoming part of the system from which it wanted to rebel.

Il presente lavoro mira ad analizzare filosoficamente il rapporto tra il movimento artistico dei graffiti e la condizione postmoderna descritta da Baudrillard; parallelamente si vuole illustrare l’impiego di tecniche situazioniste nella creazione dei graffiti. Si tratta allora di cogliere gli aspetti sovversivi della corrente artistica, da un punto di vista concettuale e stilistico, affinché se ne comprenda il loro uso come arma contro il dominio dell’immagine sulla realtà. Nel fare ciò, si farà riferimento, soprattutto nel primo capitolo, a "Lo scambio simbolico e la morte" affinché si apprenda la logica del codice dominante nella società postmoderna, per poi passare ad uno studio delle prime forme di arte di strada contemporanea, ovvero le tag di New York, come simboli per una ribellione dal simulacro a cui l’individuo contemporaneo è sottomesso. Nel secondo capitolo, si studieranno alcuni metodi situazionisti per la liberazione della società dalla logica del mercato e dei mezzi di comunicazione di massa, così da coglierne l’essenza nei graffiti più maturi. A sostegno di ciò, verranno analizzate delle opere di strada, mettendo in luce l’utilizzo delle tecniche di détournement e della psicogeografia, tipiche della filosofia situazionista. Infine, nel terzo capitolo, si procederà ad osservare le incoerenze della street art che, da una parte conserva il suo lato sovversivo, ma dall’altra si piega al codice dominante e alla logica del profitto. Si approfondiranno le incongruenze tra la concettualità dei graffiti e la loro entrata nel mondo dell’arte ufficiale, facendo riferimento al progetto pubblico City Walls e all’organizzazione artistica FashionModa. Dunque, l’obiettivo finale sarà quello di comprendere se la sommossa urbana messa in atto dal graffitismo sia stata efficace per la rivoluzione della condizione postmoderna, o se sia stata inglobata dall’azione del simulacro, diventando parte del sistema da cui volveva ribellarsi.

Oltre il muro: il messaggio filosofico dell’arte di strada

MENINI, GENNY
2023/2024

Abstract

The purpose of the present work is to philosophically analyze the relationship between graffiti and the postmodern condition described by Baudrillard; at the same time we want to illustrate the use of situationist techniques in the creation of graffiti. It is therefore a matter of grasping the subversive aspects of the artistic current, from a conceptual and stylistic point of view, so that their use as a weapon against the supremacy of the image over reality can be understood. In doing this, reference to "Symbolic exchange and death" will be made, especially in the first chapter, in order to understand the logic of the controlling code in postmodern society. Then we will move on to a study of the first forms of contemporary street art, namely the tags of New York, as symbols of a rebellion from the simulacrum to which the contemporary individual is subjected. In the second chapter, some situationist methods for the liberation of society from the market's logic and mass medias will be explained, so as to grasp their essence in the most recent graffitis. To support this, street works will be analysed, drawing the attention on the use of détournement techniques and psychogeography, typical of situationist philosophy. Finally, in the third chapter, we will observe the inconsistencies of street art which, on the one hand, maintains its subversive side, but on the other hand, bends to the code supremacy and the profit's logic. The contradiction between the conceptuality of graffitis and their entry into the official art world will be explored in depth, making reference to the public City Walls project and the artistic organization FashionModa. As a result, the final aim will be to understand whether the urban riot implemented by graffiti art was effective for the revolution of the postmodern condition, or whether it was incorporated by the action of the simulacrum, becoming part of the system from which it wanted to rebel.
2023
Beyond the wall: the philosophical message of street art.
Il presente lavoro mira ad analizzare filosoficamente il rapporto tra il movimento artistico dei graffiti e la condizione postmoderna descritta da Baudrillard; parallelamente si vuole illustrare l’impiego di tecniche situazioniste nella creazione dei graffiti. Si tratta allora di cogliere gli aspetti sovversivi della corrente artistica, da un punto di vista concettuale e stilistico, affinché se ne comprenda il loro uso come arma contro il dominio dell’immagine sulla realtà. Nel fare ciò, si farà riferimento, soprattutto nel primo capitolo, a "Lo scambio simbolico e la morte" affinché si apprenda la logica del codice dominante nella società postmoderna, per poi passare ad uno studio delle prime forme di arte di strada contemporanea, ovvero le tag di New York, come simboli per una ribellione dal simulacro a cui l’individuo contemporaneo è sottomesso. Nel secondo capitolo, si studieranno alcuni metodi situazionisti per la liberazione della società dalla logica del mercato e dei mezzi di comunicazione di massa, così da coglierne l’essenza nei graffiti più maturi. A sostegno di ciò, verranno analizzate delle opere di strada, mettendo in luce l’utilizzo delle tecniche di détournement e della psicogeografia, tipiche della filosofia situazionista. Infine, nel terzo capitolo, si procederà ad osservare le incoerenze della street art che, da una parte conserva il suo lato sovversivo, ma dall’altra si piega al codice dominante e alla logica del profitto. Si approfondiranno le incongruenze tra la concettualità dei graffiti e la loro entrata nel mondo dell’arte ufficiale, facendo riferimento al progetto pubblico City Walls e all’organizzazione artistica FashionModa. Dunque, l’obiettivo finale sarà quello di comprendere se la sommossa urbana messa in atto dal graffitismo sia stata efficace per la rivoluzione della condizione postmoderna, o se sia stata inglobata dall’azione del simulacro, diventando parte del sistema da cui volveva ribellarsi.
Postmodernismo
Situazionismo
Graffiti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/68054