Mnemosyne, l'Atlante di Warburg. Alcune riflessioni sulla fortuna dell'opera

With my thesis I want to retrace the fortune of Aby Warburg’s last unfinished work: the Mnemosyne Atlas. The genesis of this work covered the span of two years, from 1927 until the sudden death of its author, in 1929, which was the cause of the state of incompleteness of the project itself. Following Warburg’s disappearance, the panels that made up the Atlas were "dismantled" and, as a result, the work became the exclusive reserve of those scholars who had access to the documentary evidence preserved at the Warburg Institute. The "rebirth" of the Atlas began in the 90s, when the panels were rebuilt and exhibited, first in Vienna and Hamburg (Daedalus version) and later in Italy. After the publication of a catalogue that collected the exhibition materials, the volume edition of Mnemosyne was elaborated, which in Italy was published in 2002 by the publisher Nino Aragno.

Con la mia tesi voglio ripercorrere la fortuna dell'ultima opera incompiuta di Aby Warburg: l’Atlante Mnemosyne. La genesi di quest’opera coprì l’arco di due anni, dal 1927 fino alla morte improvvisa del suo autore, nel 1929, che fu causa dello stato di incompiutezza del progetto stesso. In seguito alla scomparsa di Warburg, i pannelli che costituivano l'Atlante vennero "smontati" e di conseguenza, l'opera divenne riserva esclusiva di quegli studiosi che avevano accesso alle testimonianze documentarie conservate al Warburg Institute. La "rinascita" dell’Atlante ebbe inizio negli anni '90 del '900, quando i pannelli vennero ricostruiti ed esposti, prima a Vienna e ad Amburgo (versione Daedalus) e, in seguito, anche in Italia. Dopo la pubblicazione di un catalogo che raccoglieva i materiali delle esposizioni, venne elaborata l'edizione in volume di Mnemosyne, che in Italia venne pubblicata nel 2002, dall'editore Nino Aragno.