In questo elaborato si propone un’analisi estetica riguardo al teatro Nō, arte tradizionale giapponese, presentando un approfondimento nella categoria del teatro Nō di demoni. Si è scelto di trattare questo argomento in quanto il Giappone, in tutte le sue arti, cela un significato più profondo rispetto a quello che si può cogliere subito e superficialmente, spesso legato alle sue tradizioni, filosofie e religione. Essendo questo un significato raffinato ed elegante, spesso associato istintivamente ad argomenti di bellezza eccezionale, come nel caso del personaggio della donna, è interessante evidenziare in che modo questo aspetto aggraziato sia presente anche nell’interpretazione dei demoni, figure oggettivamente in netto contrasto rispetto a questo ideale. Basandosi sul libro “Il segreto del teatro Nō” di Zeami Motokyo, ci si addentra alla scoperta di questa arte complessa e profonda a partire dalla sua nascita, prima prendendo in considerazione la dimensione mitologica, passando poi per il racconto che offre Zeami nel suo Quarto Libro all’interno del suo trattato intitolato “Fūshi-kaden”. Tali narrazioni rappresentano due fonti mitologiche di quest’arte, che permettono già di addentrarsi nel mondo ideale e filosofico che questo teatro offre. Da un punto di vista più storico si è preso in considerazione la nascita del Nō dalle influenze delle arti del sangaku e del bugaku. Di particolare importanza sono anche le compagnie di questo teatro, fondamentale per questo studio la scuola di Kanze fondata da Kan’ami, padre di Zeami, in quanto è grazie al loro contributo che il sarugaku ha la possibilità di diventare un’arte di Corte quando ancora veniva considerata un’arte volgare, per lo più apprezzata dal pubblico. Per dare una visione il più completa possibile del teatro Nō si sono prese in considerazione e approfondite tutte le sue parti, anche quelle che si potrebbero considerare “tecniche”, come l’architettura, gli attori e i tipi di personaggi, la musica e gli strumenti musicali, i costumi e le maschere. Nella descrizione di tutte queste parti, che all’apparenza possono sembrare isolate, distaccate una dall’altra; in realtà contengono in esse un legame inscindibile che permette di dar vita ad uno spettacolo unico, singolare ed indimenticabile. Nell’architettura del teatro, elemento a cui non molte persone prestano particolare attenzione, nonostante la sua costruzione spaziale schematica e rigida, si celano gli elementi profondi del pensiero giapponese. Si passa poi all’analisi poi di uno dei trattati più importanti di Zeami, il “Fūshi-kaden”, qui si evidenziano i suoi insegnamenti che puntano a far crescere l’attore nella sua arte, offrendogli tutti i mezzi necessari per comprenderne ogni aspetto. L’ultima parte di questa ricerca tratta in modo più approfondito le opere di demoni, analizzando innanzitutto le varie categorie di esseri soprannaturali che vanno a distinguere dei sottogruppi con delle caratteristiche uniche e particolari, sia nella loro essenza che nei costumi e nelle maschere. Nonostante la caratteristica principale di queste opere sia la potenza e la violenza, è presente nella loro interpretazione l’ideale di eleganza, delicatezza, lo yūgen, che permea sempre l’arte del teatro Nō. Come esempio per questa argomentazione si è presa l’opera Yamanba, uno spirito soprannaturale tradizionale della cultura giapponese che vaga per le montagne ma che nasconde vari aspetti interessanti nelle sue varie rappresentazioni in racconti diversi.

Il Teatro Nō Giapponese: interpretare i Demoni

VENCATO, AURORA
2023/2024

Abstract

In questo elaborato si propone un’analisi estetica riguardo al teatro Nō, arte tradizionale giapponese, presentando un approfondimento nella categoria del teatro Nō di demoni. Si è scelto di trattare questo argomento in quanto il Giappone, in tutte le sue arti, cela un significato più profondo rispetto a quello che si può cogliere subito e superficialmente, spesso legato alle sue tradizioni, filosofie e religione. Essendo questo un significato raffinato ed elegante, spesso associato istintivamente ad argomenti di bellezza eccezionale, come nel caso del personaggio della donna, è interessante evidenziare in che modo questo aspetto aggraziato sia presente anche nell’interpretazione dei demoni, figure oggettivamente in netto contrasto rispetto a questo ideale. Basandosi sul libro “Il segreto del teatro Nō” di Zeami Motokyo, ci si addentra alla scoperta di questa arte complessa e profonda a partire dalla sua nascita, prima prendendo in considerazione la dimensione mitologica, passando poi per il racconto che offre Zeami nel suo Quarto Libro all’interno del suo trattato intitolato “Fūshi-kaden”. Tali narrazioni rappresentano due fonti mitologiche di quest’arte, che permettono già di addentrarsi nel mondo ideale e filosofico che questo teatro offre. Da un punto di vista più storico si è preso in considerazione la nascita del Nō dalle influenze delle arti del sangaku e del bugaku. Di particolare importanza sono anche le compagnie di questo teatro, fondamentale per questo studio la scuola di Kanze fondata da Kan’ami, padre di Zeami, in quanto è grazie al loro contributo che il sarugaku ha la possibilità di diventare un’arte di Corte quando ancora veniva considerata un’arte volgare, per lo più apprezzata dal pubblico. Per dare una visione il più completa possibile del teatro Nō si sono prese in considerazione e approfondite tutte le sue parti, anche quelle che si potrebbero considerare “tecniche”, come l’architettura, gli attori e i tipi di personaggi, la musica e gli strumenti musicali, i costumi e le maschere. Nella descrizione di tutte queste parti, che all’apparenza possono sembrare isolate, distaccate una dall’altra; in realtà contengono in esse un legame inscindibile che permette di dar vita ad uno spettacolo unico, singolare ed indimenticabile. Nell’architettura del teatro, elemento a cui non molte persone prestano particolare attenzione, nonostante la sua costruzione spaziale schematica e rigida, si celano gli elementi profondi del pensiero giapponese. Si passa poi all’analisi poi di uno dei trattati più importanti di Zeami, il “Fūshi-kaden”, qui si evidenziano i suoi insegnamenti che puntano a far crescere l’attore nella sua arte, offrendogli tutti i mezzi necessari per comprenderne ogni aspetto. L’ultima parte di questa ricerca tratta in modo più approfondito le opere di demoni, analizzando innanzitutto le varie categorie di esseri soprannaturali che vanno a distinguere dei sottogruppi con delle caratteristiche uniche e particolari, sia nella loro essenza che nei costumi e nelle maschere. Nonostante la caratteristica principale di queste opere sia la potenza e la violenza, è presente nella loro interpretazione l’ideale di eleganza, delicatezza, lo yūgen, che permea sempre l’arte del teatro Nō. Come esempio per questa argomentazione si è presa l’opera Yamanba, uno spirito soprannaturale tradizionale della cultura giapponese che vaga per le montagne ma che nasconde vari aspetti interessanti nelle sue varie rappresentazioni in racconti diversi.
2023
The Japanese Nō Theatre: performing Demons
Teatro
Giappone
Demoni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/68110