Le sottovarianti di SARS-CoV-2 Omicron continuano tuttora ad emergere. Ciò che le caratterizza è un elevato numero di polimorfismi localizzati nella glicoproteina Spike, e questo potrebbe avere delle conseguenze nella patogenicità e nella trasmissione del virus. Al fine di valutare il ruolo della proteina Spike nella patogenesi di SARS-CoV-2, in particolare nella sua variante Omicron BA.1, è stato condotto uno studio basato sulla generazione di due virus ricombinanti, a partire dalla sequenza genomica ancestrale di SARS-CoV-2 WA1, rWA1-D614G e rWA1-Omi-S, caratterizzati, rispettivamente, dalla presenza della mutazione D614G e dalla Spike di Omicron BA.1. La caratterizzazione dei virus ricombinanti è avvenuta sia in vitro che in vivo; in particolare gli esperimenti condotti in vitro hanno dimostrato che rWA1-Omi-S presenta minore fusogenicità e capacità di diffondere da cellula a cellula quando confrontato con rWA1-D614G. Al fine di stabilire il contributo della proteina Spike nella patogenesi dell’infezione è stato fondamentale impiegare un modello animale. Nello specifico, sono stati studiati gli effetti dell’inoculo dei virus ricombinanti in un modello felino, naturalmente suscettibile all’infezione da SARS-CoV-2. I risultati hanno dimostrato un fenotipo attenuato associato a rWA1-Omi-S, e la correlazione di quest’ultimo con la proteina Spike.

La proteina Spike di SARS-CoV-2 è un determinante di virulenza e svolge un ruolo fondamentale nel fenotipo attenuato di Omicron in un modello felino di infezione

PINATO, SOFIA
2023/2024

Abstract

Le sottovarianti di SARS-CoV-2 Omicron continuano tuttora ad emergere. Ciò che le caratterizza è un elevato numero di polimorfismi localizzati nella glicoproteina Spike, e questo potrebbe avere delle conseguenze nella patogenicità e nella trasmissione del virus. Al fine di valutare il ruolo della proteina Spike nella patogenesi di SARS-CoV-2, in particolare nella sua variante Omicron BA.1, è stato condotto uno studio basato sulla generazione di due virus ricombinanti, a partire dalla sequenza genomica ancestrale di SARS-CoV-2 WA1, rWA1-D614G e rWA1-Omi-S, caratterizzati, rispettivamente, dalla presenza della mutazione D614G e dalla Spike di Omicron BA.1. La caratterizzazione dei virus ricombinanti è avvenuta sia in vitro che in vivo; in particolare gli esperimenti condotti in vitro hanno dimostrato che rWA1-Omi-S presenta minore fusogenicità e capacità di diffondere da cellula a cellula quando confrontato con rWA1-D614G. Al fine di stabilire il contributo della proteina Spike nella patogenesi dell’infezione è stato fondamentale impiegare un modello animale. Nello specifico, sono stati studiati gli effetti dell’inoculo dei virus ricombinanti in un modello felino, naturalmente suscettibile all’infezione da SARS-CoV-2. I risultati hanno dimostrato un fenotipo attenuato associato a rWA1-Omi-S, e la correlazione di quest’ultimo con la proteina Spike.
2023
The SARS-CoV-2 Spike protein is a virulence determinant and plays a major role on the attenuated phenotype of Omicron virus in a feline model of infection
SARS-CoV-2
Spike
Omicron BA.1
virulenza
patogenesi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/68168