With the approval of Legislative Decree 36/2023, the new Public Contracts Code officially came into force, representing a fundamental regulatory milestone not only for the innovations regarding the mechanics of public contracting but also for its pronounced orientation towards the use of new technologies within the administrative process. The decision to adopt such a text can be recognized not only within the Italian legislature but also, above all, within European institutions and administrative justice, which have advocated for transforming concepts and principles adopted by case law into positive law. The new code aims to introduce the theme of digitalization into the realm of Public Administration. This process would take place through the use of tender procedures, and more generally throughout the entire life cycle of the procedure, of the new technologies currently developed, which can speed up and make administrative processes more efficient. However, the use of such software cannot take place without first considering the fundamental principles and rights of administrative law, which guarantee the freedoms and protections inherent in our legal system, and which often come into conflict with the complex and opaque nature of state-of-the-art algorithms.

Con l’approvazione del D. lgs. 36/2023 è entrato ufficialmente in vigore il nuovo Codice dei contratti pubblici, un dato normativo fondamentale non tanto per le novità relative alle meccaniche della contrattualistica pubblica, ma che si è distinto per il suo spiccato orientamento all’uso delle nuove tecnologie all’interno del procedimento amministrativo. La scelta di adottare un testo simile non può essere riconosciuta solo nel legislatore italiano, ma anche e soprattutto nelle istituzioni europee e nella giustizia amministrativa, che hanno spinto per trasformare concetti e principi adottati dalla giurisprudenza in diritto positivo. Il nuovo codice ha come obiettivo quello di introdurre il tema della digitalizzazione all’interno del mondo della Pubblica Amministrazione. Tale processo avverrebbe tramite l’utilizzo nelle procedure di gara, e più generalmente durante tutto il ciclo di vita del procedimento, delle nuove tecnologie attualmente sviluppate, che possono velocizzare ed efficientare i processi amministrativi. Tuttavia, l’impiego di tali software non può avvenire senza prima confrontarsi con quelli che sono i principi e diritti cardine della materia amministrativa, garanti delle libertà e delle tutele presenti nel nostro ordinamento, e che spesso entrano in conflitto con la natura complessa e opaca degli algoritmi di ultima generazione.

Contratti pubblici e digitalizzazione

BUGGIO, NICOLÒ
2023/2024

Abstract

With the approval of Legislative Decree 36/2023, the new Public Contracts Code officially came into force, representing a fundamental regulatory milestone not only for the innovations regarding the mechanics of public contracting but also for its pronounced orientation towards the use of new technologies within the administrative process. The decision to adopt such a text can be recognized not only within the Italian legislature but also, above all, within European institutions and administrative justice, which have advocated for transforming concepts and principles adopted by case law into positive law. The new code aims to introduce the theme of digitalization into the realm of Public Administration. This process would take place through the use of tender procedures, and more generally throughout the entire life cycle of the procedure, of the new technologies currently developed, which can speed up and make administrative processes more efficient. However, the use of such software cannot take place without first considering the fundamental principles and rights of administrative law, which guarantee the freedoms and protections inherent in our legal system, and which often come into conflict with the complex and opaque nature of state-of-the-art algorithms.
2023
Public contracts and digitalisation
Con l’approvazione del D. lgs. 36/2023 è entrato ufficialmente in vigore il nuovo Codice dei contratti pubblici, un dato normativo fondamentale non tanto per le novità relative alle meccaniche della contrattualistica pubblica, ma che si è distinto per il suo spiccato orientamento all’uso delle nuove tecnologie all’interno del procedimento amministrativo. La scelta di adottare un testo simile non può essere riconosciuta solo nel legislatore italiano, ma anche e soprattutto nelle istituzioni europee e nella giustizia amministrativa, che hanno spinto per trasformare concetti e principi adottati dalla giurisprudenza in diritto positivo. Il nuovo codice ha come obiettivo quello di introdurre il tema della digitalizzazione all’interno del mondo della Pubblica Amministrazione. Tale processo avverrebbe tramite l’utilizzo nelle procedure di gara, e più generalmente durante tutto il ciclo di vita del procedimento, delle nuove tecnologie attualmente sviluppate, che possono velocizzare ed efficientare i processi amministrativi. Tuttavia, l’impiego di tali software non può avvenire senza prima confrontarsi con quelli che sono i principi e diritti cardine della materia amministrativa, garanti delle libertà e delle tutele presenti nel nostro ordinamento, e che spesso entrano in conflitto con la natura complessa e opaca degli algoritmi di ultima generazione.
Contratti pubblici
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