La circolazione extracorporea, che ha affascinato l’uomo fin dai primi dell’Ottocento, si è sviluppata negli anni fino ad arrivare alle attuali tecniche di assistenza meccanica al circolo: queste tecniche sono basate su dispositivi che permettono di sostituire temporaneamente le funzioni di cuore e polmoni. Il circuito di bypass cardiopolmonare (Cardio-Pulmonary Bypass, CPB), il cui utilizzo avviene in sala operatoria, permette al chirurgo di operare su un cuore non battente e di avere campo operatorio libero dal sangue, mantenendo in vita il paziente e conservando al meglio il muscolo cardiaco. Le tecniche di ossigenazione extracorporea (Extracorporeal Membrane Oxygenation, ECMO), utilizzabili anche in terapia intensiva, permettono la sopravvivenza del paziente sostituendo o coadiuvando le funzioni di cuore e/o polmoni. Nel presente elaborato vengono presentate le caratteristiche principali dei due apparati, ponendo attenzione sui materiali utilizzati per la costruzione dei diversi componenti e illustrando le principali tecniche di inserimento e collegamento con il corpo del paziente. Vengono inoltre evidenziate le principali complicazioni associate all’utilizzo della circolazione extracorporea, proponendo infine alcuni clinici come esempi di applicazione.
Assistenza meccanica al circolo: differenti modalità di funzionamento e di utilizzo di CPB e ECMO
SOLLINI, VALENTINA
2023/2024
Abstract
La circolazione extracorporea, che ha affascinato l’uomo fin dai primi dell’Ottocento, si è sviluppata negli anni fino ad arrivare alle attuali tecniche di assistenza meccanica al circolo: queste tecniche sono basate su dispositivi che permettono di sostituire temporaneamente le funzioni di cuore e polmoni. Il circuito di bypass cardiopolmonare (Cardio-Pulmonary Bypass, CPB), il cui utilizzo avviene in sala operatoria, permette al chirurgo di operare su un cuore non battente e di avere campo operatorio libero dal sangue, mantenendo in vita il paziente e conservando al meglio il muscolo cardiaco. Le tecniche di ossigenazione extracorporea (Extracorporeal Membrane Oxygenation, ECMO), utilizzabili anche in terapia intensiva, permettono la sopravvivenza del paziente sostituendo o coadiuvando le funzioni di cuore e/o polmoni. Nel presente elaborato vengono presentate le caratteristiche principali dei due apparati, ponendo attenzione sui materiali utilizzati per la costruzione dei diversi componenti e illustrando le principali tecniche di inserimento e collegamento con il corpo del paziente. Vengono inoltre evidenziate le principali complicazioni associate all’utilizzo della circolazione extracorporea, proponendo infine alcuni clinici come esempi di applicazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/68830