L’obiettivo dell’elaborato è presentare una revisione organica della letteratura riguardante i concetti di resilienza organizzativa, dynamic capabilities e organizational learning, mettendo in luce la complessità e la multidimensionalità di questi temi. Nel primo capitolo l’attenzione si concentra sulla resilienza organizzativa. Le difficoltà nel trovarne una definizione univoca hanno portato Hillmann e Guenther (2021) a proporre una revisione letteraria che raggruppa una serie di attributi, ricavati da svariate definizioni, in sei domini concettuali. Successivamente vengono analizzate diverse concettualizzazioni di resilienza che la considerano, anche unitamente, come risultato, processo e capacità organizzativa. Il capitolo, poi, presenta tre diversi approcci adottabili in base al grado di incertezza e di cambiamento dell’ambiente e, infine, analizza la resilienza anche in un’ottica di lungo periodo considerando le relazioni che intercorrono tra resilienza e “pratiche sociali e ambientali”. Tema centrale del secondo capitolo sono, invece, le dynamic capabilities, descritte in base al dinamismo di mercato e suddivise in categorie in base a come vengono sfruttate le risorse. Il capitolo propone, inoltre, due concettualizzazioni di dynamic capabilities formulate dallo stesso autore a distanza di un decennio che, prima, le considera come una combinazione unica di processi, posizioni e percorsi e, successivamente, come tre dimensioni: sensing, seizing e reconfiguring. Infine, viene descritto il concetto di dipendenza dal percorso, path dependence. Visto che in alcuni casi questa caratteristica porta le dynamic capabilities ad essere disfunzionali, alla fine del capitolo vengono esaminate varie strategie da adottare per poterla superare. Infine, il terzo capitolo si focalizza sull’organizational learning, legato alle dynamic capabilities poiché il loro sviluppo permette di generare nuove pratiche e routine e creare flussi di nuova conoscenza che danno vita all’apprendimento organizzativo. Nel corso del capitolo vengono esaminati tre building blocks che rappresentano tre condizioni fondamentali per dar vita ad un’organizzazione che apprende e, successivamente, si considera una concettualizzazione che separa l’apprendimento organizzativo in quattro processi: ricerca, creazione, ritenzione e trasferimento di conoscenza. In seguito, vengono approfonditi sette errori che le organizzazioni commettono e che ostacolando l’apprendimento organizzativo, terminando con un focus sulla scuola vista come un’organizzazione che apprende.
RESILIENZA ORGANIZZATIVA, DYNAMIC CAPABILITIES E ORGANIZATIONAL LEARNING
BAGARELLO, ELENA
2023/2024
Abstract
L’obiettivo dell’elaborato è presentare una revisione organica della letteratura riguardante i concetti di resilienza organizzativa, dynamic capabilities e organizational learning, mettendo in luce la complessità e la multidimensionalità di questi temi. Nel primo capitolo l’attenzione si concentra sulla resilienza organizzativa. Le difficoltà nel trovarne una definizione univoca hanno portato Hillmann e Guenther (2021) a proporre una revisione letteraria che raggruppa una serie di attributi, ricavati da svariate definizioni, in sei domini concettuali. Successivamente vengono analizzate diverse concettualizzazioni di resilienza che la considerano, anche unitamente, come risultato, processo e capacità organizzativa. Il capitolo, poi, presenta tre diversi approcci adottabili in base al grado di incertezza e di cambiamento dell’ambiente e, infine, analizza la resilienza anche in un’ottica di lungo periodo considerando le relazioni che intercorrono tra resilienza e “pratiche sociali e ambientali”. Tema centrale del secondo capitolo sono, invece, le dynamic capabilities, descritte in base al dinamismo di mercato e suddivise in categorie in base a come vengono sfruttate le risorse. Il capitolo propone, inoltre, due concettualizzazioni di dynamic capabilities formulate dallo stesso autore a distanza di un decennio che, prima, le considera come una combinazione unica di processi, posizioni e percorsi e, successivamente, come tre dimensioni: sensing, seizing e reconfiguring. Infine, viene descritto il concetto di dipendenza dal percorso, path dependence. Visto che in alcuni casi questa caratteristica porta le dynamic capabilities ad essere disfunzionali, alla fine del capitolo vengono esaminate varie strategie da adottare per poterla superare. Infine, il terzo capitolo si focalizza sull’organizational learning, legato alle dynamic capabilities poiché il loro sviluppo permette di generare nuove pratiche e routine e creare flussi di nuova conoscenza che danno vita all’apprendimento organizzativo. Nel corso del capitolo vengono esaminati tre building blocks che rappresentano tre condizioni fondamentali per dar vita ad un’organizzazione che apprende e, successivamente, si considera una concettualizzazione che separa l’apprendimento organizzativo in quattro processi: ricerca, creazione, ritenzione e trasferimento di conoscenza. In seguito, vengono approfonditi sette errori che le organizzazioni commettono e che ostacolando l’apprendimento organizzativo, terminando con un focus sulla scuola vista come un’organizzazione che apprende.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/68883