L’Intelligenza Artificiale (AI) sta rivoluzionando le metodologie con cui le imprese si approcciano al Knowledge Management. Gran parte della letteratura, tuttavia, si focalizza su come questa tecnologia possa interfacciarsi con la conoscenza esplicita, ovvero quel tipo di sapere già codificato e quindi facilmente condivisibile e comunicabile, tralasciando l’aspetto più tacito, soggettivo, idiosincratico e di difficile trasmissione che gli individui sviluppano sia come entità a sé stanti sia nel contesto organizzativo (Harfouche et al., 2022). L’obbiettivo di questo elaborato è, in prima battuta, esplorare, distinguere e catalogare le diverse forme di conoscenza organizzativa, mantenendo la conoscenza tacita dei singoli attori come fulcro nella creazione di un sapere collettivo e diffuso nelle organizzazioni. In particolare, si esplorerà come la conoscenza tacita possa essere condivisa e come sia una risorsa fonte di vantaggio competitivo sostenibile. In seconda battuta, introducendo l’AI nella discussione, si andranno a definire a livello teorico i limiti entro cui questa tecnologia può gestire le forme più o meno tacite di sapere, portando alcune considerazioni più ampie sui risvolti organizzativi derivanti da questa incapacità. Infine, verrà esposto, sia a livello teorico che tramite un caso studio originale, come l’AI sia un potente strumento in grado di potenziare le funzioni del Knowledge Management, andando ad abbattere i vincoli logistici, spaziali e temporali. Notevole enfasi verrà dedicata all’impatto dell’AI sull’aumento della conoscenza organizzativa derivante dalla fusione di conoscenza tacita ed esplicita. Il caso pratico, esposto nel capitolo 3, si concentrerà in particolare su alcune intuizioni di come le organizzazioni possano, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, implementare e godere dei vantaggi teorici esposti nelle considerazioni dei capitoli precedenti.
L'impatto dell'Intelligenza Artificiale sulla gestione della conoscenza tacita nelle organizzazioni
PILON, MATTIA
2023/2024
Abstract
L’Intelligenza Artificiale (AI) sta rivoluzionando le metodologie con cui le imprese si approcciano al Knowledge Management. Gran parte della letteratura, tuttavia, si focalizza su come questa tecnologia possa interfacciarsi con la conoscenza esplicita, ovvero quel tipo di sapere già codificato e quindi facilmente condivisibile e comunicabile, tralasciando l’aspetto più tacito, soggettivo, idiosincratico e di difficile trasmissione che gli individui sviluppano sia come entità a sé stanti sia nel contesto organizzativo (Harfouche et al., 2022). L’obbiettivo di questo elaborato è, in prima battuta, esplorare, distinguere e catalogare le diverse forme di conoscenza organizzativa, mantenendo la conoscenza tacita dei singoli attori come fulcro nella creazione di un sapere collettivo e diffuso nelle organizzazioni. In particolare, si esplorerà come la conoscenza tacita possa essere condivisa e come sia una risorsa fonte di vantaggio competitivo sostenibile. In seconda battuta, introducendo l’AI nella discussione, si andranno a definire a livello teorico i limiti entro cui questa tecnologia può gestire le forme più o meno tacite di sapere, portando alcune considerazioni più ampie sui risvolti organizzativi derivanti da questa incapacità. Infine, verrà esposto, sia a livello teorico che tramite un caso studio originale, come l’AI sia un potente strumento in grado di potenziare le funzioni del Knowledge Management, andando ad abbattere i vincoli logistici, spaziali e temporali. Notevole enfasi verrà dedicata all’impatto dell’AI sull’aumento della conoscenza organizzativa derivante dalla fusione di conoscenza tacita ed esplicita. Il caso pratico, esposto nel capitolo 3, si concentrerà in particolare su alcune intuizioni di come le organizzazioni possano, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, implementare e godere dei vantaggi teorici esposti nelle considerazioni dei capitoli precedenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/68938