Il presente lavoro intende dimostrare come il teatro tragico di Euripide si inserisca a pieno titolo nel ruolo svolto dalle istituzioni politiche conclamate della polis greca del V sec. a.c, affiancandosi alla dinamicità e alla dialettica che caratterizza il sistema politico, un sistema politico costantemente messo in discussione e minacciato da continui cambiamenti. La ricerca partirà, dunque, dalla concezione della tragedia presentata da Aristotele, per soffermarsi sui concetti di potere e le sue forme, la sovranità e il kratos e infine analizzerà due tragedie di Euripide, Le Supplici e l’Eretteo, scelte in quanto maggiormente significative per questa analisi, non già perché intendano offrire delle risposte alle problematiche sollevate, bensì per la presenza di agoni argomentativi su tali questioni. Si cercherà di mettere in luce come il mondo greco sia, ad usare una terminologia nietzscheana, un amalgama tutt’altro che armonico ed equilibrato, dello spirito apollineo e dionisiaco e la tragedia, quale parte integrante della polis, abbia un’essenza filosofica in grado di interrogarsi su questa realtà complessa.
Dimensione e tensione politica nelle Supplici e nell'Eretteo di Euripide
GIORDAN, CATIA
2023/2024
Abstract
Il presente lavoro intende dimostrare come il teatro tragico di Euripide si inserisca a pieno titolo nel ruolo svolto dalle istituzioni politiche conclamate della polis greca del V sec. a.c, affiancandosi alla dinamicità e alla dialettica che caratterizza il sistema politico, un sistema politico costantemente messo in discussione e minacciato da continui cambiamenti. La ricerca partirà, dunque, dalla concezione della tragedia presentata da Aristotele, per soffermarsi sui concetti di potere e le sue forme, la sovranità e il kratos e infine analizzerà due tragedie di Euripide, Le Supplici e l’Eretteo, scelte in quanto maggiormente significative per questa analisi, non già perché intendano offrire delle risposte alle problematiche sollevate, bensì per la presenza di agoni argomentativi su tali questioni. Si cercherà di mettere in luce come il mondo greco sia, ad usare una terminologia nietzscheana, un amalgama tutt’altro che armonico ed equilibrato, dello spirito apollineo e dionisiaco e la tragedia, quale parte integrante della polis, abbia un’essenza filosofica in grado di interrogarsi su questa realtà complessa.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/68986