Teplizumab è un nuovo farmaco approvato nel 2022 dall’FDA per il trattamento di pazienti che risultano a rischio di sviluppare il diabete di tipo 1, con lo scopo di ritardare l’esordio clinico della patologia. Questo nuovo farmaco rappresenta senz’altro una grande innovazione nell’ambito del diabete, essendo il primo in assoluto ad essere stato approvato con tale meccanismo d’azione. Ovviamente come tutti i medicinali non è perfetto, rappresenta una serie di possibili effetti collaterali e anche una serie di limiti di utilizzo. Uno tra tutti è rappresentato proprio dai pazienti verso cui è rivolto, ovvero bambini e adulti che si trovano in una situazione di prediabete, che non presentano i sintomi ma che li potrebbero sviluppare nei successivi mesi. Qui sono fondamentali metodi e conoscenze adeguate a diagnosticare precocemente la patologia in modo da poter identificare per tempo i possibili pazienti a cui destinare il farmaco. Vari studi sono stati analizzati i quali hanno studiato il possibile utilizzo del farmaco nei pazienti con patologia conclamata e da questi è emerso che Teplizumab presenta sicuramente degli effetti positivi, rappresentati da un miglioramento nella concentrazione del peptide C e una diminuzione dell’uso di insulina, ma ovviamente non causa la remissione del diabete. Un altro punto che è stato analizzato è il fatto che questo nuovo farmaco non è ancora stato approvato dall’EMA e che famiglie e pazienti risultano essere titubanti date le scarse conoscenze e le scarse azioni informative messe in atto. Se non altro il farmaco va considerato come il punto d’inizio di quelli che potrebbero essere futuri trattamenti per il diabete di tipo 1 auspicando ad arrivare anche ad una cura per questa patologia.
Il futuro del diabete di tipo 1: Teplizumab e la diagnosi precoce.
MORO, NICOLO'
2023/2024
Abstract
Teplizumab è un nuovo farmaco approvato nel 2022 dall’FDA per il trattamento di pazienti che risultano a rischio di sviluppare il diabete di tipo 1, con lo scopo di ritardare l’esordio clinico della patologia. Questo nuovo farmaco rappresenta senz’altro una grande innovazione nell’ambito del diabete, essendo il primo in assoluto ad essere stato approvato con tale meccanismo d’azione. Ovviamente come tutti i medicinali non è perfetto, rappresenta una serie di possibili effetti collaterali e anche una serie di limiti di utilizzo. Uno tra tutti è rappresentato proprio dai pazienti verso cui è rivolto, ovvero bambini e adulti che si trovano in una situazione di prediabete, che non presentano i sintomi ma che li potrebbero sviluppare nei successivi mesi. Qui sono fondamentali metodi e conoscenze adeguate a diagnosticare precocemente la patologia in modo da poter identificare per tempo i possibili pazienti a cui destinare il farmaco. Vari studi sono stati analizzati i quali hanno studiato il possibile utilizzo del farmaco nei pazienti con patologia conclamata e da questi è emerso che Teplizumab presenta sicuramente degli effetti positivi, rappresentati da un miglioramento nella concentrazione del peptide C e una diminuzione dell’uso di insulina, ma ovviamente non causa la remissione del diabete. Un altro punto che è stato analizzato è il fatto che questo nuovo farmaco non è ancora stato approvato dall’EMA e che famiglie e pazienti risultano essere titubanti date le scarse conoscenze e le scarse azioni informative messe in atto. Se non altro il farmaco va considerato come il punto d’inizio di quelli che potrebbero essere futuri trattamenti per il diabete di tipo 1 auspicando ad arrivare anche ad una cura per questa patologia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/69029