Diagnosi pre-chirurgica dell’alveolo post-estrattivo: studio trasversale sulla base di una nuova classificazione.

Introduction. Current classifications of post-extraction sockets are based exclusively on a median sagittal section of the tooth. Additionally, sockets are distinguished solely by the thickness of the buccal wall, < or > 1 mm. In 85% of the anterior teeth of the maxilla, the buccal wall has a thickness of < 1 mm. Post-extraction bone loss in these cases ranges from 8% to 99%, with low prognostic significance. The new classification aims to understand and predict the risk of post-extraction tissue collapse, and this study intends to analyze the frequency distribution of the proposed classes. Materials and Methods. The analysis of 45 patients was conducted by overlaying DICOM files and .STL files using the RealGuide software. A total of 356 single-rooted teeth in the upper arch were analyzed. For bone analysis, the Root Prominence (RP) and Contour Line Length (CLL) allow for the identification of 4 categories: 1, 2A, 2B, and 3. For soft tissue analysis, the Supra-Crestal Height (SCH) and Soft Tissue Prominence (STP) define two Forms: Flat and Scalloped. Results. Frequency of bone classes: TYPE 1 - 21%, TYPE 2A - 22%, TYPE 2B - 45%, TYPE 3 - 12%. The Scalloped Form (83%) is more frequent than the Flat Form (17%). Conclusions. The described classes are well represented within the sample. The sample is significant when compared with reference studies in Literature. Additionally, the new classification was able to identify three subgroups (2A, 2B, 3) within the macro-category of buccal wall thickness < 1 mm. Future clinical studies will aim to validate this classification.

Introduzione. Le attuali classificazioni dell’alveolo post-estrattivo sono basate esclusivamente su una sezione sagittale mediana del dente. Di conseguenza, gli alveoli vengono distinti solo in base allo spessore della parete buccale, < o > 1 mm. Nell'85% degli elementi anteriori del mascellare superiore, la parete buccale ha uno spessore < 1 mm. La perdita ossea post-estrattiva in questi casi va dall’8% al 99%, con basso significato prognostico. La nuova classificazione mira a comprendere e prevedere il rischio di collasso tissutale post-estrattivo e tale studio vuole analizzare la distribuzione di frequenza delle classi proposte. Materiali e metodi. L'analisi su 45 pazienti è stata condotta sovrapponendo file DICOM e file .STL tramite il software RealGuide. Sono stati analizzati 356 elementi dentari monoradicolati dell’arcata superiore. Per l'analisi ossea, la Prominenza della Radice (RP) e la Lunghezza della Linea di Contorno (CLL) permettono di individuare 4 categorie: 1, 2A, 2B e 3. Per l'analisi dei tessuti molli l’Altezza Sovra-Crestale (SCH) e la Prominenza dei Tessuti Molli (STP) definiscono due Forme: Piatta e Festonata. Risultati. Frequenza delle classi ossee: TIPO 1 - 21%, TIPO 2A- 22%, TIPO 2B - 45%, TIPO 3 - 12%. La Forma Festonata (83%) è più frequente della Forma Piatta (17%). Conclusioni. Le classi descritte sono ben rappresentate all’interno del campione, il quale risulta valido se confrontato con gli studi di riferimento presenti in Letteratura. Inoltre, tale classificazione è stata in grado di individuare tre sottogruppi (2A, 2B, 3) all’interno della macrocategoria dello spessore di parete buccale 1 < mm. Futuri studi clinici avranno l’obiettivo di validare tale classificazione.