The Pozzuolo del Friuli barrack has been built in the early 20th century within the historical center of Ferrara, after the gradual demolition of the San Vito monastery. The new military complex, near the famous Schifanoia Palace, was part of an historical urban block close to the old city walls. The bad state of the building, after its abandonment, has generated a new inaccessible urban void. Nowadays, the municipal administration’s plan is to create a new city pole that can promote economical and social development representing a plurality of interests. Growing investments of the university have led to an increasing numer of students. The university’s aim is to improve its position within the city, encouraging the construction of new spaces responding to the increasing needs of the students. The project consists in the construction of a university campus for the humanistic faculties. New social spaces give to the project an urban character, using some architectural types like the court, the square and the hall. The project’s aim is to avoid the idea of the centrality with a monolithic building, searching on the contrary different relations to the context, using a variety of volumes. There are two main elements of the project. The first one is the rectangle-shaped court, center of the composition, that binds together the different buildings of the campus, the second one is the square, that is designed to create a relation between the urban block and the ex-cavallerizza which is detached from that. The complexity of the functions, residential blocks, library, research center, classrooms and other facilities, create a better articulation of the spaces and give the idea of a small city within the historical center. The project consist of autonomus volumes with a specific shape and function which are connected by indoor and outdoor paths, create overall an envirorment full of suggestions.

La caserma Pozzuolo venne realizzata nei primi anni del XX secolo nel centro storico di Ferrara in seguito alla progressiva demolizione del monastero Agostiniano di San Vito. Il nuovo complesso militare, adiacente a Palazzo Schifanoia, faceva parte di un isolato storico in prossimità delle antiche mura della città. Lo stato di degrado della caserma, in seguito all’abbandono avvenuto negli ultimi vent’anni, ha dato vita ad un vuoto urbano inaccessibile. Attualmente l’amministrazione comunale prevede di reinserire la caserma all’interno del circuito urbano cittadino prevedendo un nuovo Polo culturale della città in cui condensare una pluralità di interessi a carattere sociale, economico. Gli investimenti crescenti dell’Università hanno portato ad un aumento del numero degli iscritti. Di fronte alle sfide e agli scenari futuri l’università ambisce ad acquisire un ruolo di primo piano nella città, promuovendo la realizzazione di nuove funzioni a carattere universitario per rispondere alla crescente domanda di nuovi spazi e servizi per gli studenti. Il progetto prevede la realizzazione di un campus universitario per le facoltà umanistiche. Il ruolo urbano del campus è definito immaginando nuovi spazi a carattere sociale, ricorrendo a dispositivi architettonici come la piazza, la corte e l’aula. Il progetto rifugge dall’idea di ribadire una forte centralità attraverso un edificio monolitico affermando al contrario l’intenzione di una decisa apertura verso l’esterno con spazi e volumi relazionati al contesto urbano circostante. Due sono i principali elementi determinanti il progetto. Il primo l’ampia corte allungata fulcro della composizione attorno cui ruotano i principali volumi esistenti e di progetto, il secondo la nuova piazza, capace di ridefinire la relazione con l’ex cavallerizza. La complessità delle funzioni, residenze, biblioteca, aule studio, uffici, favorisce una maggiore articolazione degli spazi tanto che il progetto assume il carattere di una piccola città nella città pensata come una composizione narrativa di volumi e di spazi e percorsi. Il progetto è definito da corpi autonomi architettonicamente connotati per forma e funzione, legati assieme da una rete di percorsi interni ed esterni, componendo un paesaggio urbano articolato e ricco di suggestioni.

Il Campus e la Città. Rigenerazione dell'ex Caserma Pozzuolo del Friuli di Ferrara.

GALIMBERTI, SIMONE
2023/2024

Abstract

The Pozzuolo del Friuli barrack has been built in the early 20th century within the historical center of Ferrara, after the gradual demolition of the San Vito monastery. The new military complex, near the famous Schifanoia Palace, was part of an historical urban block close to the old city walls. The bad state of the building, after its abandonment, has generated a new inaccessible urban void. Nowadays, the municipal administration’s plan is to create a new city pole that can promote economical and social development representing a plurality of interests. Growing investments of the university have led to an increasing numer of students. The university’s aim is to improve its position within the city, encouraging the construction of new spaces responding to the increasing needs of the students. The project consists in the construction of a university campus for the humanistic faculties. New social spaces give to the project an urban character, using some architectural types like the court, the square and the hall. The project’s aim is to avoid the idea of the centrality with a monolithic building, searching on the contrary different relations to the context, using a variety of volumes. There are two main elements of the project. The first one is the rectangle-shaped court, center of the composition, that binds together the different buildings of the campus, the second one is the square, that is designed to create a relation between the urban block and the ex-cavallerizza which is detached from that. The complexity of the functions, residential blocks, library, research center, classrooms and other facilities, create a better articulation of the spaces and give the idea of a small city within the historical center. The project consist of autonomus volumes with a specific shape and function which are connected by indoor and outdoor paths, create overall an envirorment full of suggestions.
2023
Regeneration of the Caserma Pozzuolo del Friuli
La caserma Pozzuolo venne realizzata nei primi anni del XX secolo nel centro storico di Ferrara in seguito alla progressiva demolizione del monastero Agostiniano di San Vito. Il nuovo complesso militare, adiacente a Palazzo Schifanoia, faceva parte di un isolato storico in prossimità delle antiche mura della città. Lo stato di degrado della caserma, in seguito all’abbandono avvenuto negli ultimi vent’anni, ha dato vita ad un vuoto urbano inaccessibile. Attualmente l’amministrazione comunale prevede di reinserire la caserma all’interno del circuito urbano cittadino prevedendo un nuovo Polo culturale della città in cui condensare una pluralità di interessi a carattere sociale, economico. Gli investimenti crescenti dell’Università hanno portato ad un aumento del numero degli iscritti. Di fronte alle sfide e agli scenari futuri l’università ambisce ad acquisire un ruolo di primo piano nella città, promuovendo la realizzazione di nuove funzioni a carattere universitario per rispondere alla crescente domanda di nuovi spazi e servizi per gli studenti. Il progetto prevede la realizzazione di un campus universitario per le facoltà umanistiche. Il ruolo urbano del campus è definito immaginando nuovi spazi a carattere sociale, ricorrendo a dispositivi architettonici come la piazza, la corte e l’aula. Il progetto rifugge dall’idea di ribadire una forte centralità attraverso un edificio monolitico affermando al contrario l’intenzione di una decisa apertura verso l’esterno con spazi e volumi relazionati al contesto urbano circostante. Due sono i principali elementi determinanti il progetto. Il primo l’ampia corte allungata fulcro della composizione attorno cui ruotano i principali volumi esistenti e di progetto, il secondo la nuova piazza, capace di ridefinire la relazione con l’ex cavallerizza. La complessità delle funzioni, residenze, biblioteca, aule studio, uffici, favorisce una maggiore articolazione degli spazi tanto che il progetto assume il carattere di una piccola città nella città pensata come una composizione narrativa di volumi e di spazi e percorsi. Il progetto è definito da corpi autonomi architettonicamente connotati per forma e funzione, legati assieme da una rete di percorsi interni ed esterni, componendo un paesaggio urbano articolato e ricco di suggestioni.
Urbanistica
Architettura
Rigenerazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/69246