La presenza di una Linea Numerica Mentale, cioè di una modalità di rappresentazione mentale dei numeri associata a una componente spaziale, era stata teorizzata per la prima volta da Galton, nel 1880. Una della prime più importanti dimostrazioni della sua presenza deriva dallo studio di Dehaene (Dehaene et al., 1993) che individuò la presenza del cosiddetto effetto SNARC. Questo effetto consiste nella presenza di una differenza nella velocità di risposta a un compito di discriminazione a seconda della grandezza del numero. Questo studio ha dimostrato che gli esseri umani tendono ad organizzare le informazioni secondo una specifica orientazione spaziale che va da sinistra a destra. Riguardo all’origine di questa tendenza ci sono ipotesi contrastanti. Alcuni studi, come quello di Shaki (Shaki et al., 2012), sostengono che questo sia risultato della cultura, mentre altri studi (West & McCrinck, 2021), avendo individuato la presenza di un organizzazione e rappresentazione delle quantità secondo una Linea Numerica Mentale anche in popolazioni prive di educazione formale, come i bambini, sostengono che sia presente fin dalla nascita. Altri studi, come quello di Rugani (Rugani et al., 2022), hanno dimostrato come i bambini prescolari si servono di una strategia di ricerca orientata da sinistra a destra nello svolgimento di compiti spaziali/ordinali di individuazione di uno stimolo target nascosto sotto la seconda, terza o quarta coppetta di una serie di 10 disposte orizzontalmente. Il presente studio si aggiunge ai precedenti nell’indagare la presenza di una preferenza direzionale di scelta in bambini prescolari, di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Inoltre si prefigge di valutare se la direzione di scelta, verso destra o verso sinistra, possa essere influenzata dalla presenza di un distrattore, rappresentato da un secondo sperimentatore posto a lato del primo. Ai partecipanti (n = 121, età media = 60,30 ± 8,96 ) veniva chiesto, nel corso di 4 trial, di trovare uno stimolo target che veniva nascosto sempre al di sotto della seconda di sei coppette, dotate o meno di dots, allineate sagittalmente di fronte a loro. Successivamente lo sperimentatore copriva e ruotava le coppette di 90° mantenendo invariato l’ordine iniziale delle 6 coppette e la posizione del target. In questo caso le coppette erano sempre prive di dots e per questo le coppette con dots venivano sostituite di nascosto con quelle prive di dots prima di ruotarle. Per indagare la presenza di una lateralizzazione nella scelta lo sperimentatore posizionava un secondo target, identico al primo, anche nella seconda coppetta da destra. Avendo riscontrato una distribuzione non normale dei dati sono stati condotti il Wilcoxon test e il test di Mann-Whitney. Questi test sono stati condotti solo sul gruppo di bambini di 4/5 anni poichè il gruppo di bambini di 3 anni era troppo poco numeroso. Con le coppette disposte sagittalmente il Wilcoxon test ha individuato una differenza significativa a livello della seconda coppetta in tutte le condizioni sperimentali, mentre il test di Mann-Whitney ha individuato una significatività sempre per la seconda coppetta, nel confronto tra il gruppo “Condizione Numerica Random”, "Condizione Numerica", “Condizione Ordinale con Secondo Sperimentatore a Sinistra" e il gruppo "Condizione Ordinale con Secondo Sperimentatore a Destra". Con le coppette disposte in maniera fronto-parallela il Wilcoson ha individuato un significatività solo per le coppette 2L e 2R nelle diverse condizioni, infine il Mann-Whitney ha individuato una significatività tra il gruppo "Condizione Numerica" e "Condizione Ordinale con Secondo Sperimentatore a Destra". Queste analisi permettono di sostenere che ci sia una reale influenza della condizione sperimentale, data sia dalla presenza di una fattore cardinale che spaziale, nella preferenza direzionale di ricerca spaziale del target.
STUDIO SPERIMENTALE SULL'ASSOCIAZIONE SPAZIO-NUMERICA NEI BAMBINI IN ETÀ PRESCOLARE
CONTE, BEATRICE
2023/2024
Abstract
La presenza di una Linea Numerica Mentale, cioè di una modalità di rappresentazione mentale dei numeri associata a una componente spaziale, era stata teorizzata per la prima volta da Galton, nel 1880. Una della prime più importanti dimostrazioni della sua presenza deriva dallo studio di Dehaene (Dehaene et al., 1993) che individuò la presenza del cosiddetto effetto SNARC. Questo effetto consiste nella presenza di una differenza nella velocità di risposta a un compito di discriminazione a seconda della grandezza del numero. Questo studio ha dimostrato che gli esseri umani tendono ad organizzare le informazioni secondo una specifica orientazione spaziale che va da sinistra a destra. Riguardo all’origine di questa tendenza ci sono ipotesi contrastanti. Alcuni studi, come quello di Shaki (Shaki et al., 2012), sostengono che questo sia risultato della cultura, mentre altri studi (West & McCrinck, 2021), avendo individuato la presenza di un organizzazione e rappresentazione delle quantità secondo una Linea Numerica Mentale anche in popolazioni prive di educazione formale, come i bambini, sostengono che sia presente fin dalla nascita. Altri studi, come quello di Rugani (Rugani et al., 2022), hanno dimostrato come i bambini prescolari si servono di una strategia di ricerca orientata da sinistra a destra nello svolgimento di compiti spaziali/ordinali di individuazione di uno stimolo target nascosto sotto la seconda, terza o quarta coppetta di una serie di 10 disposte orizzontalmente. Il presente studio si aggiunge ai precedenti nell’indagare la presenza di una preferenza direzionale di scelta in bambini prescolari, di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Inoltre si prefigge di valutare se la direzione di scelta, verso destra o verso sinistra, possa essere influenzata dalla presenza di un distrattore, rappresentato da un secondo sperimentatore posto a lato del primo. Ai partecipanti (n = 121, età media = 60,30 ± 8,96 ) veniva chiesto, nel corso di 4 trial, di trovare uno stimolo target che veniva nascosto sempre al di sotto della seconda di sei coppette, dotate o meno di dots, allineate sagittalmente di fronte a loro. Successivamente lo sperimentatore copriva e ruotava le coppette di 90° mantenendo invariato l’ordine iniziale delle 6 coppette e la posizione del target. In questo caso le coppette erano sempre prive di dots e per questo le coppette con dots venivano sostituite di nascosto con quelle prive di dots prima di ruotarle. Per indagare la presenza di una lateralizzazione nella scelta lo sperimentatore posizionava un secondo target, identico al primo, anche nella seconda coppetta da destra. Avendo riscontrato una distribuzione non normale dei dati sono stati condotti il Wilcoxon test e il test di Mann-Whitney. Questi test sono stati condotti solo sul gruppo di bambini di 4/5 anni poichè il gruppo di bambini di 3 anni era troppo poco numeroso. Con le coppette disposte sagittalmente il Wilcoxon test ha individuato una differenza significativa a livello della seconda coppetta in tutte le condizioni sperimentali, mentre il test di Mann-Whitney ha individuato una significatività sempre per la seconda coppetta, nel confronto tra il gruppo “Condizione Numerica Random”, "Condizione Numerica", “Condizione Ordinale con Secondo Sperimentatore a Sinistra" e il gruppo "Condizione Ordinale con Secondo Sperimentatore a Destra". Con le coppette disposte in maniera fronto-parallela il Wilcoson ha individuato un significatività solo per le coppette 2L e 2R nelle diverse condizioni, infine il Mann-Whitney ha individuato una significatività tra il gruppo "Condizione Numerica" e "Condizione Ordinale con Secondo Sperimentatore a Destra". Queste analisi permettono di sostenere che ci sia una reale influenza della condizione sperimentale, data sia dalla presenza di una fattore cardinale che spaziale, nella preferenza direzionale di ricerca spaziale del target.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/69833