Il presente elaborato si propone di esplorare il ruolo dei sistemi colinergici nicotinici nelle compromissioni cognitive del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ADHD). L’ADHD è un disturbo del neurosviluppo, caratterizzato da livelli clinicamente significativi di disattenzione, iperattività e/o impulsività, che ha origine nell'infanzia e, nella maggior parte dei casi, persiste fino all'età adulta. Le caratteristiche ad esso associate, che includono disregolazione emotiva e deficit cognitivi, contribuiscono alle notevoli difficoltà funzionali di questo disturbo. Tuttavia gli attuali trattamenti approvati per l’ADHD, nonostante siano ragionevolmente efficaci, non affrontano in modo adeguato gli aspetti cognitivi del disturbo. Ciò in primo luogo evidenzia la necessità di nuove terapie farmacologiche e in secondo luogo suggerisce che altri sistemi neurotrasmettitoriali siano implicati nei deficit cognitivi specifici presenti nei pazienti con ADHD. L’interesse per il potenziale coinvolgimento dei sistemi colinergici nicotinici nelle basi neurobiologiche dell’ADHD è emerso, in parte, dall’osservazione che l’ADHD è associato a diverse caratteristiche del comportamento legato al fumo; infatti adolescenti ed adulti con ADHD iniziano a fumare più precocemente, fumano più sigarette al giorno e presentano tassi di cessazione più bassi rispetto ad adolescenti ed adulti senza disturbo. Inoltre svariati studi riportano una riduzione dei sintomi cognitivi associati all’ADHD a seguito del trattamento con nicotina, tra cui un miglioramento nella funzione attenzionale e nell’inibizione cognitiva/comportamentale. Questa singolare relazione tra ADHD e nicotina, assieme ai già noti effetti nicotinici sulla cognizione che il presente elaborato si propone di chiarire, ha stimolato la ricerca sulle potenziali implicazioni terapeutiche degli agenti nicotinici per l’ADHD. La prospettiva di sviluppare specifici approcci terapeutici colinergici nell'ADHD è stata oggetto di crescente interesse negli ultimi anni e sono stati sviluppati nuovi agonisti nicotinici che sembrano essere efficaci per i sintomi dell’ADHD e generalmente ben tollerati, con effetti collaterali da lievi a moderati. Questo suggerisce che una terapia farmacologica mirata ai recettori nicotinici dell'acetilcolina potrebbe apportare beneficio clinico nell’ADHD, rendendo necessaria la continua ricerca e il perfezionamento di agonisti con maggiore specificità e minori effetti collaterali.
Nicotina e ADHD: ruolo dei sistemi colinergici e possibilità di intervento
CONSOLATI, MADDALENA
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato si propone di esplorare il ruolo dei sistemi colinergici nicotinici nelle compromissioni cognitive del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ADHD). L’ADHD è un disturbo del neurosviluppo, caratterizzato da livelli clinicamente significativi di disattenzione, iperattività e/o impulsività, che ha origine nell'infanzia e, nella maggior parte dei casi, persiste fino all'età adulta. Le caratteristiche ad esso associate, che includono disregolazione emotiva e deficit cognitivi, contribuiscono alle notevoli difficoltà funzionali di questo disturbo. Tuttavia gli attuali trattamenti approvati per l’ADHD, nonostante siano ragionevolmente efficaci, non affrontano in modo adeguato gli aspetti cognitivi del disturbo. Ciò in primo luogo evidenzia la necessità di nuove terapie farmacologiche e in secondo luogo suggerisce che altri sistemi neurotrasmettitoriali siano implicati nei deficit cognitivi specifici presenti nei pazienti con ADHD. L’interesse per il potenziale coinvolgimento dei sistemi colinergici nicotinici nelle basi neurobiologiche dell’ADHD è emerso, in parte, dall’osservazione che l’ADHD è associato a diverse caratteristiche del comportamento legato al fumo; infatti adolescenti ed adulti con ADHD iniziano a fumare più precocemente, fumano più sigarette al giorno e presentano tassi di cessazione più bassi rispetto ad adolescenti ed adulti senza disturbo. Inoltre svariati studi riportano una riduzione dei sintomi cognitivi associati all’ADHD a seguito del trattamento con nicotina, tra cui un miglioramento nella funzione attenzionale e nell’inibizione cognitiva/comportamentale. Questa singolare relazione tra ADHD e nicotina, assieme ai già noti effetti nicotinici sulla cognizione che il presente elaborato si propone di chiarire, ha stimolato la ricerca sulle potenziali implicazioni terapeutiche degli agenti nicotinici per l’ADHD. La prospettiva di sviluppare specifici approcci terapeutici colinergici nell'ADHD è stata oggetto di crescente interesse negli ultimi anni e sono stati sviluppati nuovi agonisti nicotinici che sembrano essere efficaci per i sintomi dell’ADHD e generalmente ben tollerati, con effetti collaterali da lievi a moderati. Questo suggerisce che una terapia farmacologica mirata ai recettori nicotinici dell'acetilcolina potrebbe apportare beneficio clinico nell’ADHD, rendendo necessaria la continua ricerca e il perfezionamento di agonisti con maggiore specificità e minori effetti collaterali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/69964