The first chapter addresses adolescence as a critical period of human development, characterized by suboptimal decisions and actions that can lead to unintentional injuries, violence, substance abuse, unwanted pregnancies, and sexually transmitted diseases. Through brain imaging studies and animal research, neurobiological and cognitive explanations have been found to underlie these changes, highlighting increased responsiveness to incentives and social-emotional contexts during adolescence, a period when impulse control is still immature. It also explores emotional regulation as a complex process involving awareness, understanding of emotions, and cognitive and behavioral strategies to achieve desired goals, distinguishing between adaptive and maladaptive strategies. The second chapter focuses on nonsuicidal self-injury (NSSI), analyzing its classifications, historiography and diagnostic criteria. It discusses the three main types of self-injury (major, stereotypical, and moderate/superficial) and their subcategories, highlighting how the distinction between self-injury with and without suicidal intent emerged as early as the 19th century. The inclusion of NSSI in DSM-5 as a specific disorder reflects the need to recognize and treat these forms of self-harm separately. The third chapter adopts a gender perspective to analyze female self-harm in adolescence. Epidemiological studies indicate that girls tend to self-harm for intrapersonal reasons more frequently than boys. Gender differences in motivations, methods used, and emotional and behavioral consequences are explored. The role of sexual violence and social media is examined, with a focus on the impact of cyberbullying, abuse and time spent in front of screens on adolescents' mental health during the COVID-19 pandemic. Finally, future perspectives and prevention strategies are discussed, emphasizing the importance of universal and targeted measures to prevent self-harm and suicide among youth.

Il primo capitolo affronta l’adolescenza come un periodo critico dello sviluppo umano, caratterizzato da decisioni e azioni non ottimali che possono portare a lesioni involontarie, violenza, abuso di sostanze, gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. Attraverso studi di imaging cerebrale e ricerche sugli animali, sono state trovate spiegazioni neurobiologiche e cognitive alla base di tali cambiamenti, evidenziando una maggiore reattività agli incentivi e ai contesti socio-emotivi durante l'adolescenza, periodo in cui il controllo degli impulsi è ancora immaturo. Si esplora, inoltre, la regolazione emotiva come un processo complesso che coinvolge consapevolezza, comprensione delle emozioni e strategie cognitive e comportamentali per raggiungere obiettivi desiderati, distinguendo tra strategie adattative e disadattative. Il secondo capitolo si concentra sull'autolesionismo non suicidario (NSSI), analizzandone le classificazioni, la storiografia e i criteri diagnostici. Si discute delle tre principali tipologie di autolesionismo (maggiore, stereotipico e moderato/superficiale) e delle loro sottocategorie, evidenziando come la distinzione tra autolesionismo con e senza intento suicidario sia emersa già nel XIX secolo. L'inclusione dell'NSSI nel DSM-5 come disturbo specifico riflette la necessità di riconoscere e trattare separatamente queste forme di autolesionismo. Il terzo capitolo adotta una prospettiva di genere per analizzare l'autolesionismo femminile in adolescenza. Studi epidemiologici indicano che le ragazze tendono a praticare l'autolesionismo per motivi intrapersonali più frequentemente rispetto ai ragazzi. Si esplorano le differenze di genere nelle motivazioni, nei metodi utilizzati e nelle conseguenze emotive e comportamentali. Viene esaminato il ruolo delle violenze sessuali e dei social media, con particolare attenzione all'impatto del cyberbullismo, dell'abuso e del tempo trascorso davanti agli schermi sulla salute mentale degli adolescenti durante la pandemia di COVID-19. Infine, si discutono le prospettive future e le strategie di prevenzione, sottolineando l'importanza di misure universali e mirate per prevenire l'autolesionismo e il suicidio tra i giovani.

Il fenomeno dell'autolesionismo non suicidario in adolescenza: una prospettiva di genere

PINO, FEDERICA
2023/2024

Abstract

The first chapter addresses adolescence as a critical period of human development, characterized by suboptimal decisions and actions that can lead to unintentional injuries, violence, substance abuse, unwanted pregnancies, and sexually transmitted diseases. Through brain imaging studies and animal research, neurobiological and cognitive explanations have been found to underlie these changes, highlighting increased responsiveness to incentives and social-emotional contexts during adolescence, a period when impulse control is still immature. It also explores emotional regulation as a complex process involving awareness, understanding of emotions, and cognitive and behavioral strategies to achieve desired goals, distinguishing between adaptive and maladaptive strategies. The second chapter focuses on nonsuicidal self-injury (NSSI), analyzing its classifications, historiography and diagnostic criteria. It discusses the three main types of self-injury (major, stereotypical, and moderate/superficial) and their subcategories, highlighting how the distinction between self-injury with and without suicidal intent emerged as early as the 19th century. The inclusion of NSSI in DSM-5 as a specific disorder reflects the need to recognize and treat these forms of self-harm separately. The third chapter adopts a gender perspective to analyze female self-harm in adolescence. Epidemiological studies indicate that girls tend to self-harm for intrapersonal reasons more frequently than boys. Gender differences in motivations, methods used, and emotional and behavioral consequences are explored. The role of sexual violence and social media is examined, with a focus on the impact of cyberbullying, abuse and time spent in front of screens on adolescents' mental health during the COVID-19 pandemic. Finally, future perspectives and prevention strategies are discussed, emphasizing the importance of universal and targeted measures to prevent self-harm and suicide among youth.
2023
The phenomenon of nonsuicidal self-injury in adolescence: a gender perspective
Il primo capitolo affronta l’adolescenza come un periodo critico dello sviluppo umano, caratterizzato da decisioni e azioni non ottimali che possono portare a lesioni involontarie, violenza, abuso di sostanze, gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. Attraverso studi di imaging cerebrale e ricerche sugli animali, sono state trovate spiegazioni neurobiologiche e cognitive alla base di tali cambiamenti, evidenziando una maggiore reattività agli incentivi e ai contesti socio-emotivi durante l'adolescenza, periodo in cui il controllo degli impulsi è ancora immaturo. Si esplora, inoltre, la regolazione emotiva come un processo complesso che coinvolge consapevolezza, comprensione delle emozioni e strategie cognitive e comportamentali per raggiungere obiettivi desiderati, distinguendo tra strategie adattative e disadattative. Il secondo capitolo si concentra sull'autolesionismo non suicidario (NSSI), analizzandone le classificazioni, la storiografia e i criteri diagnostici. Si discute delle tre principali tipologie di autolesionismo (maggiore, stereotipico e moderato/superficiale) e delle loro sottocategorie, evidenziando come la distinzione tra autolesionismo con e senza intento suicidario sia emersa già nel XIX secolo. L'inclusione dell'NSSI nel DSM-5 come disturbo specifico riflette la necessità di riconoscere e trattare separatamente queste forme di autolesionismo. Il terzo capitolo adotta una prospettiva di genere per analizzare l'autolesionismo femminile in adolescenza. Studi epidemiologici indicano che le ragazze tendono a praticare l'autolesionismo per motivi intrapersonali più frequentemente rispetto ai ragazzi. Si esplorano le differenze di genere nelle motivazioni, nei metodi utilizzati e nelle conseguenze emotive e comportamentali. Viene esaminato il ruolo delle violenze sessuali e dei social media, con particolare attenzione all'impatto del cyberbullismo, dell'abuso e del tempo trascorso davanti agli schermi sulla salute mentale degli adolescenti durante la pandemia di COVID-19. Infine, si discutono le prospettive future e le strategie di prevenzione, sottolineando l'importanza di misure universali e mirate per prevenire l'autolesionismo e il suicidio tra i giovani.
Autolesionismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/70020