In 1949, Pier Paolo Pasolini was expelled from the PCI for «moral unworthiness», a periphrasis for his homosexuality. In 1980, ARCI Gay -a space for claims and demands from the homosexual community- was founded within ARCI, an association close to the PCI. This thesis aims to investigate the relationship between the PCI and the «homosexual issue» in this time span. Our research path focuses on the relationship between private and political space in the PCI. In this regard, the first chapter analyses the Party’s stance on homosexuality in the 1940-1950’s given the context of the imposition of policy on private space of the militants, encompassing the pedagogical function exercised by the Party through morality. The second chapter, contextualised in 1960-1968, focuses on the trial for plagiarism against Aldo Braibanti, in the backdrop of the liberation of morals and the renewed visibility of homosexuality. This instance enables us to evaluate the Party's attitudes on homosexuality,highlighting how the issue did not yet hold political significance in 1968. The turn of the 1970’s, inaugurated by the foundation of FUORI, bestows -for the first time in Italy- a political sense to homosexuality, regarding the private space as a political matter. The PCI accepts this shift and the Party recognizes the homosexual movement’s issues as political ones, especially after the political elections of 1979. Lastly, the foundation of the ARCI Gay and the space allotted for the homosexual community in the Party press demonstrates the support from the Party to the issues of the homosexual movement, by the 1980’s. This last point is analysed in comparison with the lines of Enrico Berlinguer’s policy, which gave significant attention to social and youth movements, according with the strategy of the «democratic alternative».

Nel 1949 Pier Paolo Pasolini viene espulso dal PCI per «indegnità morale», ovvero per la sua omosessualità. Nel 1980 è fondata nell'ambito dell'ARCI - associazione vicina al PCI - l'ARCI Gay, uno spazio dedicato alle istanze e alle rivendicazioni degli omosessuali. L'elaborato prova a indagare, in questo arco cronologico, l'evoluzione dell'atteggiamento del PCI verso la «questione omosessuale». La linea scelta si concentra sul rapporto nel PCI tra lo spazio politico e lo spazio privato. In questo senso, nel primo capitolo sugli anni 1940-1950 l'atteggiamento verso l'omosessualità è analizzato alla luce dell'imposizione della politica sullo spazio privato dei militanti, nel contesto della funzione pedagogica esercitata dal partito attraverso la sua morale. Il secondo capitolo, sugli anni 1960-1968, sullo sfondo della liberalizzazione dei costumi e della nuova visibilità assunta dall'omosessualità, si concentra sul processo per plagio ad Aldo Braibanti. Il caso consente di approfondire le posizioni del PCI riguardo all'omosessualità, rilevando come nel 1968 il tema non assumesse ancora un rilievo politico. La svolta degli anni '70, inaugurata dalla nascita del FUORI, impone per la prima volta in Italia la considerazione dell'omosessualità come questione politica, nell'ambito della politicità attribuita allo spazio privato. La sollecitazione è recepita dal PCI che riconosce la politicità delle rivendicazioni degli omosessuali, soprattutto a partire dalle elezioni del 1979. Infine, La nascita di ARCI Gay e gli spazi concessi alla tematica sulla stampa vicina al partito, testimoniano ormai l'accoglimento delle istanze del movimento negli anni Ottanta. Quest'ultimo punto è indagato parallelamente alle linee della politica di Enrico Berlinguer nell'attenzione ai movimenti sociali e giovanili, secondo la nuova strategia dell'«alternativa democratica».

Il Partito Comunista Italiano e la «questione omosessuale» tra spazio politico e spazio privato. Primi spunti per una ricerca.

GIOCOLI, ANGELO
2023/2024

Abstract

In 1949, Pier Paolo Pasolini was expelled from the PCI for «moral unworthiness», a periphrasis for his homosexuality. In 1980, ARCI Gay -a space for claims and demands from the homosexual community- was founded within ARCI, an association close to the PCI. This thesis aims to investigate the relationship between the PCI and the «homosexual issue» in this time span. Our research path focuses on the relationship between private and political space in the PCI. In this regard, the first chapter analyses the Party’s stance on homosexuality in the 1940-1950’s given the context of the imposition of policy on private space of the militants, encompassing the pedagogical function exercised by the Party through morality. The second chapter, contextualised in 1960-1968, focuses on the trial for plagiarism against Aldo Braibanti, in the backdrop of the liberation of morals and the renewed visibility of homosexuality. This instance enables us to evaluate the Party's attitudes on homosexuality,highlighting how the issue did not yet hold political significance in 1968. The turn of the 1970’s, inaugurated by the foundation of FUORI, bestows -for the first time in Italy- a political sense to homosexuality, regarding the private space as a political matter. The PCI accepts this shift and the Party recognizes the homosexual movement’s issues as political ones, especially after the political elections of 1979. Lastly, the foundation of the ARCI Gay and the space allotted for the homosexual community in the Party press demonstrates the support from the Party to the issues of the homosexual movement, by the 1980’s. This last point is analysed in comparison with the lines of Enrico Berlinguer’s policy, which gave significant attention to social and youth movements, according with the strategy of the «democratic alternative».
2023
The Italian Communist Party and the «homosexual matter» between political and private space. First insights for a study.
Nel 1949 Pier Paolo Pasolini viene espulso dal PCI per «indegnità morale», ovvero per la sua omosessualità. Nel 1980 è fondata nell'ambito dell'ARCI - associazione vicina al PCI - l'ARCI Gay, uno spazio dedicato alle istanze e alle rivendicazioni degli omosessuali. L'elaborato prova a indagare, in questo arco cronologico, l'evoluzione dell'atteggiamento del PCI verso la «questione omosessuale». La linea scelta si concentra sul rapporto nel PCI tra lo spazio politico e lo spazio privato. In questo senso, nel primo capitolo sugli anni 1940-1950 l'atteggiamento verso l'omosessualità è analizzato alla luce dell'imposizione della politica sullo spazio privato dei militanti, nel contesto della funzione pedagogica esercitata dal partito attraverso la sua morale. Il secondo capitolo, sugli anni 1960-1968, sullo sfondo della liberalizzazione dei costumi e della nuova visibilità assunta dall'omosessualità, si concentra sul processo per plagio ad Aldo Braibanti. Il caso consente di approfondire le posizioni del PCI riguardo all'omosessualità, rilevando come nel 1968 il tema non assumesse ancora un rilievo politico. La svolta degli anni '70, inaugurata dalla nascita del FUORI, impone per la prima volta in Italia la considerazione dell'omosessualità come questione politica, nell'ambito della politicità attribuita allo spazio privato. La sollecitazione è recepita dal PCI che riconosce la politicità delle rivendicazioni degli omosessuali, soprattutto a partire dalle elezioni del 1979. Infine, La nascita di ARCI Gay e gli spazi concessi alla tematica sulla stampa vicina al partito, testimoniano ormai l'accoglimento delle istanze del movimento negli anni Ottanta. Quest'ultimo punto è indagato parallelamente alle linee della politica di Enrico Berlinguer nell'attenzione ai movimenti sociali e giovanili, secondo la nuova strategia dell'«alternativa democratica».
PCI
omosessualità
spazio privato
spazio politico
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