L’elaborato di tesi in questione ha come oggetto l’analisi critica dei modelli e dei processi retorici riguardanti il topos dell’ineffabilità presenti nella Commedia dantesca. In particolare, la ricerca ha come centro di interesse la modalità con cui l’Alighieri, principalmente nella Commedia ma anche nella Vita Nova, affronta il tema dell’ineffabilità nelle sue differenti varianti. Si comincerà, infatti, dallo studio dei modelli a cui Dante attinge per la resa del topos dell’inesprimibile nelle sue due opere, con particolare riferimento alle tradizioni latina, patristica, trobadorica, siciliana, siculo-toscana e stilnovista, per poi concentrare le osservazioni sulla modalità in cui è sviluppata l’ineffabilità in Dante stesso. Si procederà, dunque, con un’analisi critica dell’incapacità di dire in Dante e del suo oggetto, prestando particolare attenzione alle tecniche retoriche utilizzate per la rappresentazione della stessa nella Commedia. Successivamente, ci si concentrerà sulla resa retorica dell’ineffabilità in ciascuna delle cantiche della Commedia, specialmente nel Paradiso. L’obiettivo della ricerca è indagare le modalità retoriche messe in uso da Dante per far fronte all’incapacità di espressione che caratterizza il suo intero viaggio ultramondano. Inoltre, lo scopo è anche quello di dimostrare come Dante, nonostante le dichiarazioni di ineffabilità, riesca effettivamente sempre a dire e descrivere la propria esperienza visionaria.
La topica dell'ineffabilità in Dante: modelli e processi retorici dell'inesprimibile nella "Commedia"
BORDIN, ELEONORA
2023/2024
Abstract
L’elaborato di tesi in questione ha come oggetto l’analisi critica dei modelli e dei processi retorici riguardanti il topos dell’ineffabilità presenti nella Commedia dantesca. In particolare, la ricerca ha come centro di interesse la modalità con cui l’Alighieri, principalmente nella Commedia ma anche nella Vita Nova, affronta il tema dell’ineffabilità nelle sue differenti varianti. Si comincerà, infatti, dallo studio dei modelli a cui Dante attinge per la resa del topos dell’inesprimibile nelle sue due opere, con particolare riferimento alle tradizioni latina, patristica, trobadorica, siciliana, siculo-toscana e stilnovista, per poi concentrare le osservazioni sulla modalità in cui è sviluppata l’ineffabilità in Dante stesso. Si procederà, dunque, con un’analisi critica dell’incapacità di dire in Dante e del suo oggetto, prestando particolare attenzione alle tecniche retoriche utilizzate per la rappresentazione della stessa nella Commedia. Successivamente, ci si concentrerà sulla resa retorica dell’ineffabilità in ciascuna delle cantiche della Commedia, specialmente nel Paradiso. L’obiettivo della ricerca è indagare le modalità retoriche messe in uso da Dante per far fronte all’incapacità di espressione che caratterizza il suo intero viaggio ultramondano. Inoltre, lo scopo è anche quello di dimostrare come Dante, nonostante le dichiarazioni di ineffabilità, riesca effettivamente sempre a dire e descrivere la propria esperienza visionaria.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/70371