Carpe diem à travers les siècles : analyse du contexte littéraire et philosophique italien et français

This study focuses on exploring the concept of time, with particular emphasis on the theme of carpe diem in Italian and French literature. In the first chapter, it begins with a quote from Saint Augustine that highlights human incapacity to define time, leading to a universal definition. The study also examines the distinction between various types of time according to Henri Bergson, including lived time and scientific time, as well as the concepts of linear, cyclical, kronos, and kairos time. The chapter concludes with an analysis of Horace's Ode 1.11 dedicated to Leuconoe. In the second part, it explores the evolution of the carpe diem concept in Italian literature through authors such as Lorenzo de' Medici, Giacomo Leopardi, Gabriele D'Annunzio, with particular attention to Carlo Michelstaedter's perspective. The final section analyzes carpe diem in French literature with Alphonse de Lamartine, Charles Baudelaire, Guillaume Apollinaire, focusing especially on the latter, Pierre de Ronsard's conception.

Questo studio si concentra sull'esplorazione del concetto di tempo, con particolare attenzione al tema del carpe diem nella letteratura italiana e francese. Nel primo capitolo, si parte da una citazione di Sant'Agostino che mette in luce l'incapacità umana di definire il tempo, per giungere a una sua definizione. Si esamina inoltre la distinzione tra i diversi tipi di tempo secondo Henri Bergson, inclusi il tempo vissuto e il tempo scientifico, nonché le concezioni di tempo lineare, circolare, kronos e kairos. Il capitolo si conclude con un'analisi dell'Ode 1.11 di Orazio dedicata a Leuconoe. Nella seconda parte, si esplora l'evoluzione del concetto di carpe diem nella letteratura italiana attraverso autori come Lorenzo de' Medici, Giacomo Leopardi, Gabriele D'Annunzio, con particolare attenzione alla visione di Carlo Michelstaedter. Nella parte conclusiva, si analizza il carpe diem nella letteratura francese con Alphonse de Lamartine, Charles Baudelaire, Guillaume Apollinaire, concentrandosi soprattutto sulla concezione di quest'ultimo, Pierre de Ronsard.