Questa tesi si pone l’obiettivo di analizzare l’evoluzione della concezione del tempo e della sua misurazione all’interno di un periodo compreso tra l’anno Mille e il Settecento in Europa, poiché proprio nell’arco temporale preso in considerazione sono state create le basi per la costruzione dei primi orologi attraverso i quali, insieme a svariati fattori sociali, si è creata la concezione moderna di tempo giunta fino ai giorni nostri; nella tesi verrà mostrato come i vari segnatempo occidentali, tuttavia, si colleghino in gran parte alle scoperte avvenute in Oriente e come queste si siano sviluppate in Europa. L’essere umano ha sempre cercato di definire il tempo attraverso misure concrete per esigenze legate alle attività di tutti i giorni: il desiderio di un’esatta misurazione del tempo sembra un’esigenza del tutto ovvia, ma solo perché secoli di disciplina del tempo ci hanno indotto a questa mentalità. Nel Medioevo occidentale la Chiesa aveva conquistato il monopolio nella segnatura del tempo, ma durante il Rinascimento si è realizzato un rinnovamento anche in questo fondamentale campo. Verranno poi esaminati casi di misurazione del tempo in Italia principalmente attraverso gli orologi e le meridiane situati in alcune città italiane, precisando che le ‘macchine’ citate all’interno del titolo non comprendono soltanto gli strumenti fisici, ma anche stratagemmi più rudimentali e antichi come l’uso del corpo umano e della natura. Il presente lavoro si sofferma inoltre sulle caratteristiche tecniche specifiche e sui costruttori dei vari segnatempo nel corso dei secoli, mentre maggiore attenzione è dedicata all’evoluzione dei modi attraverso i quali l’uomo ha cercato di controllare la dimensione temporale, ovvero sia misurare per i propri scopi sia dare una definizione allo scorrere del tempo, componente fondamentale della vita umana.
La concezione e misurazione del tempo attraverso le sue macchine: l'evoluzione dal medioevo all'età moderna
PERILLO, MASSIMO
2023/2024
Abstract
Questa tesi si pone l’obiettivo di analizzare l’evoluzione della concezione del tempo e della sua misurazione all’interno di un periodo compreso tra l’anno Mille e il Settecento in Europa, poiché proprio nell’arco temporale preso in considerazione sono state create le basi per la costruzione dei primi orologi attraverso i quali, insieme a svariati fattori sociali, si è creata la concezione moderna di tempo giunta fino ai giorni nostri; nella tesi verrà mostrato come i vari segnatempo occidentali, tuttavia, si colleghino in gran parte alle scoperte avvenute in Oriente e come queste si siano sviluppate in Europa. L’essere umano ha sempre cercato di definire il tempo attraverso misure concrete per esigenze legate alle attività di tutti i giorni: il desiderio di un’esatta misurazione del tempo sembra un’esigenza del tutto ovvia, ma solo perché secoli di disciplina del tempo ci hanno indotto a questa mentalità. Nel Medioevo occidentale la Chiesa aveva conquistato il monopolio nella segnatura del tempo, ma durante il Rinascimento si è realizzato un rinnovamento anche in questo fondamentale campo. Verranno poi esaminati casi di misurazione del tempo in Italia principalmente attraverso gli orologi e le meridiane situati in alcune città italiane, precisando che le ‘macchine’ citate all’interno del titolo non comprendono soltanto gli strumenti fisici, ma anche stratagemmi più rudimentali e antichi come l’uso del corpo umano e della natura. Il presente lavoro si sofferma inoltre sulle caratteristiche tecniche specifiche e sui costruttori dei vari segnatempo nel corso dei secoli, mentre maggiore attenzione è dedicata all’evoluzione dei modi attraverso i quali l’uomo ha cercato di controllare la dimensione temporale, ovvero sia misurare per i propri scopi sia dare una definizione allo scorrere del tempo, componente fondamentale della vita umana.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/70452