Il DNA barcoding è una tecnica che permette di identificare univocamente una specie grazie all'analisi di specifiche sequenze geniche evolutivamente conservate chiamate barcoding markers/barcodes. Il marker deve contenere una regione altamente variabile così da discriminare specie diverse ed essere affiancato da regioni fortemente conservate così da poter disegnare dei primer universali. Questa tecnica è utile nell'identificazione delle specie vegetali in quanto con l’analisi morfologica, basata sulle chiavi dicotomiche, spesso il risultato non è certo. Per le specie vegetali non esiste un marcatore universale che sia in grado di discriminarle tutte, pertanto si utilizzano combinazioni di marker. Per le piante si usa il gene rbcL (ribulose-1,5-bisphosphate carboxylase/oxygenase large subunit), per le macroalghe verdi tufA (translation elongation factor Tu gene) e per le macroalghe rosse e brune cox1 (cytochrome c oxidase subunit 1). Nella caratterizzazione della biodiversità vegetale della Laguna di Venezia è stato utilizzato un approccio combinato caratterizzato da un’iniziale identificazione morfologica di organismi vegetali seguita dall’identificazione molecolare tramite DNA barcoding. I risultati finora ottenuti hanno mostrato una buona capacità classificativa per i marker per piante e macroalghe verdi, mentre i marcatori disponibili per le macroalghe rosse e brune hanno dato risultati affidabili su un numero limitato di campioni.
Identificazione molecolare delle specie vegetali della Laguna di Venezia tramite DNA barcoding
PINTO, ALICE
2023/2024
Abstract
Il DNA barcoding è una tecnica che permette di identificare univocamente una specie grazie all'analisi di specifiche sequenze geniche evolutivamente conservate chiamate barcoding markers/barcodes. Il marker deve contenere una regione altamente variabile così da discriminare specie diverse ed essere affiancato da regioni fortemente conservate così da poter disegnare dei primer universali. Questa tecnica è utile nell'identificazione delle specie vegetali in quanto con l’analisi morfologica, basata sulle chiavi dicotomiche, spesso il risultato non è certo. Per le specie vegetali non esiste un marcatore universale che sia in grado di discriminarle tutte, pertanto si utilizzano combinazioni di marker. Per le piante si usa il gene rbcL (ribulose-1,5-bisphosphate carboxylase/oxygenase large subunit), per le macroalghe verdi tufA (translation elongation factor Tu gene) e per le macroalghe rosse e brune cox1 (cytochrome c oxidase subunit 1). Nella caratterizzazione della biodiversità vegetale della Laguna di Venezia è stato utilizzato un approccio combinato caratterizzato da un’iniziale identificazione morfologica di organismi vegetali seguita dall’identificazione molecolare tramite DNA barcoding. I risultati finora ottenuti hanno mostrato una buona capacità classificativa per i marker per piante e macroalghe verdi, mentre i marcatori disponibili per le macroalghe rosse e brune hanno dato risultati affidabili su un numero limitato di campioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/70555