I biosensori sono dei dispositivi biotecnologici che permettono di rilevare dei segnali biologici e di convertirli in impulsi facilmente comprensibili dall’uomo. Si basano su una componente biologica, la quale può essere di varia natura (una proteina, una sequenza nucleotidica, ecc…) e dotata di elevata sensibilità ad un analita biologico, il cui riconoscimento produce un segnale che viene ricevuto e convertito da un detector chimico-fisico. La conversione del segnale viene poi ultimata da un elemento in grado di tradurlo, che per l’appunto prende il nome di trasduttore, il quale restituisce il segnale in una forma più accessibile e quantificabile: il segnale può essere ottico, elettrico, elettrochimico o di qualsiasi altra forma facilmente leggibile dall’operatore o da un dispositivo elettronico. Sempre più stanno prendendo piede i biosensori basati su materiale genetico, una tipologia di biosensori che sfrutta la complementarità delle basi azotate nelle sequenze nucleotidiche di DNA e RNA per il riconoscimento di bersagli non solo di natura nucleica ma anche proteica, come nel caso degli aptasensori ovvero i biosensori basati sugli aptameri, e che trovano già impiego in campo diagnostico e in laboratorio.
Biosensori e genosensori: utilizzi nella rilevazione di segnali biologici
TORRESAN, DAVIDE
2023/2024
Abstract
I biosensori sono dei dispositivi biotecnologici che permettono di rilevare dei segnali biologici e di convertirli in impulsi facilmente comprensibili dall’uomo. Si basano su una componente biologica, la quale può essere di varia natura (una proteina, una sequenza nucleotidica, ecc…) e dotata di elevata sensibilità ad un analita biologico, il cui riconoscimento produce un segnale che viene ricevuto e convertito da un detector chimico-fisico. La conversione del segnale viene poi ultimata da un elemento in grado di tradurlo, che per l’appunto prende il nome di trasduttore, il quale restituisce il segnale in una forma più accessibile e quantificabile: il segnale può essere ottico, elettrico, elettrochimico o di qualsiasi altra forma facilmente leggibile dall’operatore o da un dispositivo elettronico. Sempre più stanno prendendo piede i biosensori basati su materiale genetico, una tipologia di biosensori che sfrutta la complementarità delle basi azotate nelle sequenze nucleotidiche di DNA e RNA per il riconoscimento di bersagli non solo di natura nucleica ma anche proteica, come nel caso degli aptasensori ovvero i biosensori basati sugli aptameri, e che trovano già impiego in campo diagnostico e in laboratorio.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Torresan_Davide.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.08 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.08 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/70564