La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa incurabile caratterizzata da deficit motori progressivi tra i quali tremore, rigidità, instabilità posturale e bradicinesia. Durante gli stadi successivi della malattia possono comparire ulteriori sintomi non motori, quali disfunzione autonomica, dolore e declino cognitivo. La malattia di Parkinson è la seconda patologia neurodegenerativa più comune, la cui prevalenza aumenta con l’età; il numero di decessi e di anni di vita corretti per disabilità sono tra i più elevati tra le malattie neurologiche. PARK2 è il gene mutato più comune nei casi familiari monogenici recessivi della malattia di Parkinson. Le mutazioni patogene causano una perdita di funzione della proteina codificata, l’ubiquitina E3 ligasi "Parkin". I substrati dell'ubiquitinazione di Parkin interessano sostanzialmente l'intera dinamica mitocondriale. In vari modelli animali, attraverso la mutazione del gene Polg, sono stati prodotti individui con invecchiamento prematuro e delezioni cumulative del DNA mitocondriale (mtDNA). Lo studio in oggetto ha mirato a combinare le mutazioni di Parkin e Polg per analizzarne simultaneamente il ruolo nella malattia di Parkinson. L'animale modello selezionato è il topo, data la sua anatomia e fisiologia simile a quella umana. Lo studio dimostra che i topi doppi mutanti per Parkin e Polg non mostrano neuro-degenerazione dopaminergica né deficit motori dipendenti dal sistema nigro-striatale. Inoltre, la perdita di Parkin non sinergizza con la disfunzione mitocondriale indotta da Polg. In sostanza, lo studio evidenzia che i topi doppi mutanti per Parkin e Polg non rappresentano un modello completamente fedele per la malattia di Parkinson.
L’assenza di Parkin non promuove la disfunzione di dopamina o del mitocondrio in topi mutatori mitocondriali PolgAD257A/D257A
ZHU, ZHANGYU
2023/2024
Abstract
La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa incurabile caratterizzata da deficit motori progressivi tra i quali tremore, rigidità, instabilità posturale e bradicinesia. Durante gli stadi successivi della malattia possono comparire ulteriori sintomi non motori, quali disfunzione autonomica, dolore e declino cognitivo. La malattia di Parkinson è la seconda patologia neurodegenerativa più comune, la cui prevalenza aumenta con l’età; il numero di decessi e di anni di vita corretti per disabilità sono tra i più elevati tra le malattie neurologiche. PARK2 è il gene mutato più comune nei casi familiari monogenici recessivi della malattia di Parkinson. Le mutazioni patogene causano una perdita di funzione della proteina codificata, l’ubiquitina E3 ligasi "Parkin". I substrati dell'ubiquitinazione di Parkin interessano sostanzialmente l'intera dinamica mitocondriale. In vari modelli animali, attraverso la mutazione del gene Polg, sono stati prodotti individui con invecchiamento prematuro e delezioni cumulative del DNA mitocondriale (mtDNA). Lo studio in oggetto ha mirato a combinare le mutazioni di Parkin e Polg per analizzarne simultaneamente il ruolo nella malattia di Parkinson. L'animale modello selezionato è il topo, data la sua anatomia e fisiologia simile a quella umana. Lo studio dimostra che i topi doppi mutanti per Parkin e Polg non mostrano neuro-degenerazione dopaminergica né deficit motori dipendenti dal sistema nigro-striatale. Inoltre, la perdita di Parkin non sinergizza con la disfunzione mitocondriale indotta da Polg. In sostanza, lo studio evidenzia che i topi doppi mutanti per Parkin e Polg non rappresentano un modello completamente fedele per la malattia di Parkinson.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/70621