L'acclimatazione cromatica nei Cianobatteri

I Cianobatteri sono procarioti fotosintetici, tra loro molto variabili dal punto di vista morfologico, fisiologico e biochimico. Si tratta di microrganismi importanti ecologicamente perché – oltre ad aver preso parte alla creazione dell’attuale atmosfera (hanno avuto un ruolo fondamentale nel "Great Oxidation Event") – sono alla base del ciclo del carbonio e dell’azoto e sono uno dei maggiori produttori primari. Inoltre, sono in grado di formare simbiosi con altri organismi, aspetto che ha anche permesso lo sviluppo del primo organismo fotosintetico eucariote (in cui il Cianobatterio ha dato origine al plastidio primario di tale eucariote). Molte specie di Cianobatteri sono in grado di andare incontro al processo di acclimatazione cromatica, che modifica in modo reversibile la composizione delle loro strutture atte alla raccolta della luce, in relazione al cambiamento di intensità e lunghezza d’onda della luce stessa. L’acclimatazione cromatica permette quindi, alle specie in grado di svolgerla, di raggiungere il livello ottimale di attività fotosintetica anche in condizioni di luce che altrimenti risulterebbero sfavorevoli. Ad oggi sono state identificate 6 tipologie di acclimatazione cromatica, di cui la “Far-Red Light Photoacclimation” (FaRLiP) è la più recentemente scoperta. I Cianobatteri che hanno evoluto la capacità di mettere in atto FaRLiP prosperano in ambienti particolarmente ricchi per quanto riguarda lo spettro di luce far-red (700-800 nm) e sono accomunati dalla presenza, nel proprio genoma, di un cluster di 21 geni. La regolazione dei geni che costituiscono tale cluster permette loro di andare incontro a modifiche morfologiche e metaboliche quando sottoposti a luce far-red.