The Crimean-Congo hemorrhagic fever virus (CCHFV) is transmitted by ticks of the Hyalomma genus and causes a disease with a fatality rate of up to 30%. The virus is widespread, with cases of infection reported in Europe, Asia, and Africa, and it is further spreading due to climate change. The purpose of this thesis is to compare the different susceptibilities to CCHFV infection among a series of mammalian cell lines (SW-13, HEK293T, Huh7, A549, THP-1, VERO CCL-81, and Calu-3) that are already known to be permissive to viral replication. The goal is to determine which cell lines might be more useful for studying the CCHFV entry mechanism in order to develop effective inhibitors. For this research, CCHFV itself was not used, as its manipulation requires a high biosafety level (BSL4). Instead, a model using Vesicular Stomatitis Virus (VSV) pseudotyped with CCHFV glycoproteins was employed to confer the virus’s tropism. The engineering of the VSV also involved the insertion of the gene encoding luciferase into the VSV genome, allowing for easy infection analysis through luminescence measurement.

Il virus della febbre emorragica della Crimea-Congo (CCHFV) ha come vettore le zecche del genere Hyalomma, causa una malattia caratterizzata da un tasso di letalità fino al 30%. Il virus è molto diffuso, casi di infezione sono stati registrati in Europa, Asia e Africa e si sta ulteriormente diffondendo a seguito dei cambiamenti climatici. Lo scopo di questa tesi è di comparare la diversa suscettibilità all’infezione da CCHFV di una serie di linee cellulari di mammifero (SW-13, HEK293T, Huh7, A549, THP-1, VERO CCL-81 e Calu-3) che si sa già essere permissive alla replicazione del virus. La finalità è definire quali linee cellulari possano essere più utili per studiare il meccanismo di ingresso del CCHFV per poi sviluppare degli inibitori efficaci. Per effettuare questa ricerca non si è utilizzato il CCHF, in quanto la sua manipolazione richiede un livello di biosicurezza elevato (BSL4), ma si è utilizzato come modello il VSV (Virus della stomatite vescicolare) pseudotipizzato con le glicoproteine del CCHFV così da permetterne l’acquisizione del tropismo. L’ingegnerizzazione del VSV prevede anche l’inserimento del gene codificante la luciferasi nel genoma del VSV in modo da permettere facilmente l’analisi dell’infezione tramite la misurazione della luminescenza.

Valutazione della suscettibilità di diverse linee cellulari al virus della febbre emorragica della Crimea-Congo

PATRON, BEATRICE
2023/2024

Abstract

The Crimean-Congo hemorrhagic fever virus (CCHFV) is transmitted by ticks of the Hyalomma genus and causes a disease with a fatality rate of up to 30%. The virus is widespread, with cases of infection reported in Europe, Asia, and Africa, and it is further spreading due to climate change. The purpose of this thesis is to compare the different susceptibilities to CCHFV infection among a series of mammalian cell lines (SW-13, HEK293T, Huh7, A549, THP-1, VERO CCL-81, and Calu-3) that are already known to be permissive to viral replication. The goal is to determine which cell lines might be more useful for studying the CCHFV entry mechanism in order to develop effective inhibitors. For this research, CCHFV itself was not used, as its manipulation requires a high biosafety level (BSL4). Instead, a model using Vesicular Stomatitis Virus (VSV) pseudotyped with CCHFV glycoproteins was employed to confer the virus’s tropism. The engineering of the VSV also involved the insertion of the gene encoding luciferase into the VSV genome, allowing for easy infection analysis through luminescence measurement.
2023
Evaluation of the susceptibility of different cell lines to Crimean-Congo hemorrhagic fever virus
Il virus della febbre emorragica della Crimea-Congo (CCHFV) ha come vettore le zecche del genere Hyalomma, causa una malattia caratterizzata da un tasso di letalità fino al 30%. Il virus è molto diffuso, casi di infezione sono stati registrati in Europa, Asia e Africa e si sta ulteriormente diffondendo a seguito dei cambiamenti climatici. Lo scopo di questa tesi è di comparare la diversa suscettibilità all’infezione da CCHFV di una serie di linee cellulari di mammifero (SW-13, HEK293T, Huh7, A549, THP-1, VERO CCL-81 e Calu-3) che si sa già essere permissive alla replicazione del virus. La finalità è definire quali linee cellulari possano essere più utili per studiare il meccanismo di ingresso del CCHFV per poi sviluppare degli inibitori efficaci. Per effettuare questa ricerca non si è utilizzato il CCHF, in quanto la sua manipolazione richiede un livello di biosicurezza elevato (BSL4), ma si è utilizzato come modello il VSV (Virus della stomatite vescicolare) pseudotipizzato con le glicoproteine del CCHFV così da permetterne l’acquisizione del tropismo. L’ingegnerizzazione del VSV prevede anche l’inserimento del gene codificante la luciferasi nel genoma del VSV in modo da permettere facilmente l’analisi dell’infezione tramite la misurazione della luminescenza.
suscettibilità
CCHFV
infezione
virus emergenti
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Patron_Beatrice.pdf

accesso riservato

Dimensione 614.81 kB
Formato Adobe PDF
614.81 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/70649