I PFAS sono noti inquinanti tossici che sono stati dispersi in molte aree del mondo, tra cui il Veneto. L'esposizione prolungata a questi composti è associata a seri rischi per la salute umana, tra cui disfunzioni endocrine, danni al fegato e un aumento dell’insorgenza di alcuni tipi di cancro. Tale situazione di rischio biologico ha anche un forte impatto psicologico sulle popolazioni delle aree contaminate. Questo elaborato di tesi si inserisce nel più ampio progetto del gruppo studentesco MUTANS (Team iGEM UniPd), il cui obiettivo è applicare i metodi della biologia sintetica per sviluppare un sistema di degradazione dei PFAS. L'approccio proposto consiste nell’ingegnerizzazione di un ceppo di Escherichia coli perché esponga sulla sua superficie un enzima degradativo, in particolare una laccasi o una dealogenasi. In prospettiva si prevede di applicare questo sistema alle acque di falda, per ridurne la concentrazione di PFAS. Nel seguente trattato vengono descritte le procedure sperimentali per l'esposizione degli enzimi di interesse sulla superficie batterica. A tale proposito è stata utilizzata una versione troncata della proteina di membrana esterna OmpT, il cui dominio transmembrana è stato fuso con gli enzimi di interesse in modo che fungesse da motivo di ancoraggio.
Sviluppo di un ceppo di E. coli che espone enzimi per la degradazione dei PFAS sulla membrana tramite OmpT troncato
ROFNER, VERONIKA
2023/2024
Abstract
I PFAS sono noti inquinanti tossici che sono stati dispersi in molte aree del mondo, tra cui il Veneto. L'esposizione prolungata a questi composti è associata a seri rischi per la salute umana, tra cui disfunzioni endocrine, danni al fegato e un aumento dell’insorgenza di alcuni tipi di cancro. Tale situazione di rischio biologico ha anche un forte impatto psicologico sulle popolazioni delle aree contaminate. Questo elaborato di tesi si inserisce nel più ampio progetto del gruppo studentesco MUTANS (Team iGEM UniPd), il cui obiettivo è applicare i metodi della biologia sintetica per sviluppare un sistema di degradazione dei PFAS. L'approccio proposto consiste nell’ingegnerizzazione di un ceppo di Escherichia coli perché esponga sulla sua superficie un enzima degradativo, in particolare una laccasi o una dealogenasi. In prospettiva si prevede di applicare questo sistema alle acque di falda, per ridurne la concentrazione di PFAS. Nel seguente trattato vengono descritte le procedure sperimentali per l'esposizione degli enzimi di interesse sulla superficie batterica. A tale proposito è stata utilizzata una versione troncata della proteina di membrana esterna OmpT, il cui dominio transmembrana è stato fuso con gli enzimi di interesse in modo che fungesse da motivo di ancoraggio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/70654