I microsatelliti sono sequenze ripetute di 2-6 nucleotidi presenti nel genoma. Grazie alla loro elevata variabilità tra individui, i microsatelliti sono utilizzati in analisi genetiche di parentela come marcatori molecolari. Questo elaborato esamina l'applicazione dei microsatelliti nel contesto di determinazione di paternità all’interno di diversi nidi di Chromis chromis (Linnaeus, 1758). L’obiettivo dello studio è determinare la percentuale di uova nei diversi nidi fecondate dai maschi territoriali, guardiani del nido, oppure fecondate da maschi sneaker. Questa percentuale è ottenuta confrontando le sequenze di microsatelliti relative a quattro loci per tutti i campioni di uova, maschi territoriali e individui della popolazione. Nel presente elaborato si descrivono questo processo di scoring delle sequenze e i relativi problemi dovuti alla mancata amplificazione di alcuni campioni. In conclusione, i risultati ottenuti mediante lo scoring non permettono di determinare in maniera attendibile la probabilità di paternità.
Utilizzo di DNA microsatellite in analisi genetiche di paternità nella Castagnola (Chromis chromis Linnaeus, 1758)
ZANELLA, LINDA
2023/2024
Abstract
I microsatelliti sono sequenze ripetute di 2-6 nucleotidi presenti nel genoma. Grazie alla loro elevata variabilità tra individui, i microsatelliti sono utilizzati in analisi genetiche di parentela come marcatori molecolari. Questo elaborato esamina l'applicazione dei microsatelliti nel contesto di determinazione di paternità all’interno di diversi nidi di Chromis chromis (Linnaeus, 1758). L’obiettivo dello studio è determinare la percentuale di uova nei diversi nidi fecondate dai maschi territoriali, guardiani del nido, oppure fecondate da maschi sneaker. Questa percentuale è ottenuta confrontando le sequenze di microsatelliti relative a quattro loci per tutti i campioni di uova, maschi territoriali e individui della popolazione. Nel presente elaborato si descrivono questo processo di scoring delle sequenze e i relativi problemi dovuti alla mancata amplificazione di alcuni campioni. In conclusione, i risultati ottenuti mediante lo scoring non permettono di determinare in maniera attendibile la probabilità di paternità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/70665